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DI

FRANCESCO PETRARCA

RIORDINATO

DA

LUIGI DOMENICO SPADI

CON LE INTERPRETAZIONI

DI

GIACOMO LEOPARDI

Tennemi Amor anni ventuno ardendo.

PETRARCA

FIRENZE

ANDREA BETTINI LIBRAIO-EDITORE

Piazza Santa Trinita

1858

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AVVERTIMENTO DELL' EDITORE.

l'or

Mi lusingo di far cosa grata agli studiosi con offrir loro il Canzoniere riordinato dall'ingegnoso giovane L. D. Spadi, col qual riordinamento, a parer mio, viene ad aver termine il lavoro incominciato già da quel gran maestro che fu il LEOPARDI; unendosi adesso alla buona interpretazione, dine vero del detto Canzoniere. E così i Giovanetti addentrandosi compitamente nel pensiero e nell' animo del Poela, vi piglieran più piacere, e l'avranno assai più spesso alle mani: mellendo da parte tanti libracci, che tornano di così grave pregiudizio non meno al ben parlare che al ben pensare.

DI

FRANCESCO PETRARCA

Francesco Petrarca nacque in Arezzo il 20 luglio del 1304 da Eletta Canigiani e da Pietro di Parenzo, conosciuto volgarmente col nome di Petraccolo, che poi il giovane fece suo, mutandolo in Petrarca: famiglia originaria della città di Firenze, dalla quale aveva avuto il bando, onde poi di paese in paese, si mise a stare in Provenza. Quivi il giovane imparò grammatica e rettorica, e poi andò a Montpellier e a Bologna a studio della legge: ma in breve, per il gran desiderio che aveva di assiduamente attendere alla filosofia morale e alla storia, se ne ritrasse.

Compose diverse cose. Ma quella che gli acquistò soprattutto gran fama, fu il Canzoniere; per l'eleganza del dettato, la copia, la bellezza delle immagini, e la verità con la quale ritrae le segrete ed opposte passioni, che di momento in momento travagliano gl' innamorati.

Questo Poeta fu di statura mediocre, e d'un colore che dava nel bruno, d'occhi lieti e vivaci, d' animo alto, disdegnoso, ma tenero; d'acuto e vasto ingegno e buona immaginativa; semplice nel suo parlare, leale, officioso, costumato, e cortese, onde a molti gran signori e principi, caro ed accetto. Morì ad Arquata nell'anno 1374, della vita sua settantesimo. Il principe della città di Padova gli fece l'esequie; ed ebbe grandi onori.

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