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Nel dopo pranzo vi si cantò la Compieta, con musica nuova, composta dall' Accademico Filarmonico, e Maestro di Cappella Pomponio Pradelli, insigne suonatore di Violoncello (1).

Questa stessa Festa nel 1788 (2) fu trasferita alla Domenica dei 6. Aprile, e solennizzata con singolar pompa. Il Signor Ambasciadore Marchese Ulisse Gozzadini, con Monsig. Alessandro Malvasia Governatore assistè alla solenne Messa, accompagnata da scielta Musica, con la quale furono parimenti celebrati i primi, e secondi Vespri, coll' assistenza di tutta la Fratellanza in sacco.

Nello stesso giorno di Domenica, nel 1789 fu celebrata la stessa Festa con divota pompa di apparato, e di sacre decorazioni, con la solenne Messa accompagnata da scelta musica, alla quale assistè

(1) Il Canonico Pier Francesco Peggi Bolognese comprò un Violoncello dagli eredi del celebre suonatore Giuseppe Jachini, (Gio. Fantuzzi T. IV. p. 350.) a cui si spostò lo Scannetto, che tiene alzate le quattro corde. Egli trovò il modo di rimetterlo al suo luogo, e ne scrisse un Trattato intitolato de Anima, nome, che i Sonatori danno allo Scannetto. Carlo Fantuzzi T. VI. p. 329. Gio. Fantuzzi Scrittori Bologn. T. VI. p. 323. (2) Chracas n. 1385. 12. Aprile 1788.

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Mons. Antonio Lamberto Rusconi Governatore (1), alla testa di tutta la Fratellanza.

Nel 1791 fu esposto, e sepolto in questa Chiesa il pio Sacerdote Tommaso Giustiniani, che per lo spazio di 52 anni vi avea giornalmente celebrato il santo sacrifizio della Messa, e che lasciò 16 luoghi di Monte, per far celebrare in ogni Mese 15 Messe all' Altare di S. Caterina, che con decreto della S. Visita Apostolica de' 7. Dicembre 1819, sono state ridotte a sette, che ne formano 86, nel giro di tutto l'anno, in vece di 180, come risulta dagli atti di Famiano Salvi Notajo Capitolino, e da questa Iscrizione, che coronerà la presente raccolta lapidaria di questa Chiesa.

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Obblighi perpetui di Messe da celebrarsi nel giro
di tutto l'anno.

Non sarà inutile, che io qui soggiunga, per regola de' tem

pi avvenire, la Tabella delle Messe perpetue da celebrarsi in questa Chiesa, secondo la riduzione del numero di 1410, fatta a quel

(1) Chracas n. 1542. 10. Ottobre 1789.

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lo di 589, con decreto della S. Visita Apostolica dei 7. Dicembre 1819, favoritami dalla singolar gentilezza del moderno zelantissimo Rettore Sig. Avv. D. Giuliano Barbieri Bolognese.

Per Giacomo Domenichini, e suoi all' Altare di S. Giuseppe da 724, ridotte a 351.

Per Giovanni Zannotti, e. suoi, da 12 a 5.

Per Lorenzo Grimaldi da soddisfarsi per l'intere da 24 a due al Mese.

Per Luca Gio: Barbieri, da una al mese al N. 5.

Per Gio: Balasso Menzoni, da 60 a 5 al Mese N.o 24. Per Raimondo Pennati, e suoi, da due al Mese al N. 11. Per D. Tommaso Giustiniani, da 15 il Mese a 7, N.° 86. Per Giuseppe Cajelli al 1 Aprile giorno della sua morte N.o 3. all'altare di S. Giuseppe 1, per Lucia sua Madre a' 17. Gennajo, 1 a' 19. Marzo, 2 a' 15. Agosto, 1 per Enrico suo Padre ai 13. Settembre, per Gio: suo Fratello ai 18. Ottobre.

1

Per Gio: Balasso Menzoni, ridotte da 20 ad 11 da celebrarsi dalla Domenica innanzi le Rogazioni, e da continuare fino al dì dell' Ascensione.

Per Geminiano Padre di Lorenzo Lodi 1 a'17. Gennajo, 1. a' 17. Marzo per Eleonora sua Madre, 1 a' 17. Aprile per Caterina sua Consorte.

Pel Card. Gabriele Paleotti da 12 a 5.

Per Terenzio Macchiavelli N.o 1.

Per Papiniano Bombelli da 6 a 2.
Per Alessandro Algardi da 60 a 28.
Per Giuseppe Cajelli da 60 a 28.

Per Ercole Pennati, e suoi da 6 a 2.

Per Lorenzo Lodi da 9 a 2.

Il Legato Vanni all' Altare di 165. Messe rimane sospeso. Per Domenico Cremonini da 10 a 4 da celebrarsi a' 12. Novembre giorno della sua morte.

CAPO XXXVII

Feste per la promozione del Card. Gio. Battista Caprara, e possesso della Protettorìa preso dal medesimo .

Per la promozione del Card. Gio: Battista Caprara, seguita

a' 18. Giugno 1792; in quella sera, e nella susseguente fu illuminata la Facciata della Chiesa, con fiaccole, e lanternoni (1).

(1) Chracas n. 1824. 23. Giugno 1792.

Egli poi nella stessa Chiesa vagamente apparata con velluti, e damaschi trinati d'oro, con una grande Orchestra di ogni sorte d'Istrumenti da corda, e da fiato, e con un numeroso sparo di mortaletti, a' 30 di Marzo del 1794, fu ricevuto da varj Prelati Nazionali, alla festa di una numerosa Fratellanza. Quindi si assise in ricco Dossello, per far eseguire dal Notajo la Lettura del Breve Apostolico, dal quale era stato destinato Protettore di questa Chiesa (1). Poscia premesse le consuete formalità, fu cantato il solenne Te Deum, accompagnato da scelta Musica. Ammise finalmente all'amplesso i Prelati, e al bacio della Porpora tutta la Fratellanza (2)·

Egli è stato l' undecimo de' Cardinali Protettori di questa Archiconfraternita, come risulta dalla loro serie aggiunta al N. IX Ma è assai da dolersi, che sia stato anche l'ultimo, e che la stessa Archiconfraternita, rimasta posteriormente soppressa, non sia stata più ripristinata; dovendosi desiderare col Muratori, il quale nella Dissertazione LXXV. col. 464. le ha lodate, e favorite, sempre si conservino; e che si propaghino queste pie, e benemerite instituzioni, la prima delle quali fu quella dell'Ordine de' Raccomandati di Maria, detta poi del Confalone (3), instituita da S. Bonaventura, nel 1264, sotto il Pontificato di Urbano IV, mantenendo la primitiva, ed esemplare osservanza; di cui spero di poter quanto prima pubblicare la Storia .

CAPO XXXVIII

Riapertura della Chiesa rimasta chiusa nel 1799, sua benedizione, con quella delle due nuove Campane nel 1805. XXII Iscrizioni ivi ricollocate nell' antico lor sito.

Nella funestissima epoca del 1799 restò chiusa la Chiesa, e

l'Oratorio annesso della soppresa Archiconfraternita, ridotto ad uso di abitazione. Quindi ne fu tolto anche il Quadro, e trasportato in una Sala agli Orti di Napoli, ove furono riuniti tutti quelli, che si conservavano nelle Chiese soppresse, con idea di formarne una Gallerìa.

(1) Ivi n. 2010. 5. Aprile 1794.

(2) Ebbe il Titolo di S. Onofrio, e l'Arcivescovato di Milano. Mori in Parigi a' 21. di Giugno 1810. e fu esposto in quella Metropolitana, e sepolto in S. Genovieffa.

(3) Camillo Fanucci Opere Pie di Roma 1698. Della Compagnia del Confalone p. 195. Bart. Piazza Eusevologio, ovvero Opere Pie di Roma 1698. Del Confalone a S. Lucia della Chiavica pag. 348. Statuti della Venerabile Archiconfraternita del Confalone. Roma

1633.

Il benemerito Mons. Rusconi, con supplica al S. Padre, avea precedentemente implorato, ed ottenuto con rescritto de' 23 Agosto 1805, facoltativo all' Eminentissimo Card. Francesco Maria Pignattelli (1) Protettore, lo sgravio dall' annua prestazione di Scudi 20, che Mons. Malvasia, diffidando in quelle luttuose circostanze della riapertura della Chiesa, avea concordato a favore dell' Arciospedale di Sancta Sanctorum.

Nel giorno, sacro al glorioso Apostolo, ed Evangelista S. Matteo (2), a' 21 di Settembre nel 1805, fu solennemente riaperta questa Chiesa, mercè le provvide, ed indefesse cure del suddetto vigilantissimo Governatore, allora Uditor di Rota Bolognese.

Si osservò tutta la Chiesa ripulita in ogni sua parte, e nuovamente provvista con la maggior decenza di tutte le sacre suppellettili, di cui era rimasta intieramente spogliata. Tornò ad ammirarsi il sorprendente Quadro del Domenichino, prodigiosamente preservato dal generale naufragio di tanti altri miseramente perduti, sopra l'Altar maggiore, ornato di una nuova muta di Candelieri, con la Croce di metallo, molto ben lavorati, con altri quattro controlumi, e carteglorie. Furono anche ripristinati al loro primitivo splendore i due Altari laterali, che però non sono stati consacrati, ove furono di bel nuovo collocate le antiche Pitture del transito di S. Giuseppe, e di S. Caterina, con Candelieri nuovi di legno dorato; e si videro le XXII Memorie sepolcrali, ch'erano state sconvolte, e rovesciate, ricollocate con quest' ordine ai primi loro posti.

Nel Piano verso l'Altar maggiore.

1 Jo. Bapt. Fontanae.

2 Herculis Fatii.

3 M. Magdalenae Sacchettae

4 Sylvii Ant. Ranutii.

5 Galeatii Sfortiae Voltae.

6 Alphonsi Herculani.

7 Clementis Leonii.

8 Dominici M. de Gratis.

9 Andreae de Bolognettis.

10 Jacobi Pasii.

11 Hieronymi Palatinis.

12 Laurentii Grimaldi.

13 Ant. Athanasii de Gualandis.

(1) Morto a' 14. Agosto 1815, e sepolto nella sua Chiesa Titolare di S. M. in Transtevere. Diar. Rom. 1815. n. LXV.

(2) V. le notizie del suo culto nel Mercato p. 71.

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