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ai 4. di Ottobre la festa di S. Petronio, e sogliono apparare solennemente tutta la strada.

que

Anche il Crescimbeni rende ragione di tal denominazione in sto modo (1). Avendo i Nazionali Bolognesi instituita in Roma una Confraternita nella Chiesa di S. Tommaso Apostolo nel Rione della Regola, chiamata anche S. Tommaso della Catena, la qual Chiesa concede loro Gregorio XIII, in sì gran venerazione tenevano tra tutti i più antichi Santuarj il nostro, che da esso presero la denominazione per la detta lor Chieintitolandola di S. Gio. a Porta Latina. E per averne sempre innanzi la memoria, colla figura del martirio del Santo sopra i lor Sacchi bianchi, dalle altre Compagnie, di simil abito si contradistinsero .

sa,

Ma niuno de' tre ci ha dato indizio di aver saputo, che la prima instituzione di questa Confraternita fu nella Chiesa di S. Gio. Calibita, approvata nel 1575, vivae vocis oraculo, da Gregorio XIII, ed espressamente confermata con Breve dei 27. Marzo nel 1576, e poi dal medesimo trasferita all' altra di S. Tommaso, da loro menzionata.

Il Canonico del Sodo dice (2), che veste di abito bianco alla Bolognese. Gio. Batt. Bovio la descrive con queste parole (3). Vestono Sacchi bianchi con una Croce vermiglia, e sotto la Croce tre monti rossi, `portando nella spalla l'immagine di S. Gio. Evangelista. Cammillo Fanucci (4), e Bartolommeo Piazza (5), uniformandosi al Ciappi, riferito di sopra, scrivono, che vestono Sacchi bianchi con una croce rossa in faccia a tronconi, e sotto la croce ancora tre monti rossi, portando nella spalla per insegna S. Giovanni Apostolo, ed Evangelista.

CAPO V

Acquisto dell'eredità di Galeazzo Grassi nel 1576, e di diversi Fondi fatti dalla Confraternita per mezzo del Sacerdote Deputato Gio. Guidetti, uno de' Benefattori. Accompagnamento de' Confratelli Bolognesi nella solenne Processione per la traslazione del Corpo di S. Gregorio Nazianzeno alla Bas. Vat. ed obbligo contratto di visitare ogni anno la Cappella Gregoriana.

Galeazzo

aleazzo Grassi defunto nel 1576 lasciò erede di tutte le sue possidenze l'Archiconfraternita.

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Nel 1579 la Badessa, e Monache di S. Gio. Calibita, poi di S. Anna, venderono alla Chiesa della nobile Nazione Bolognese un luogo scoperto per la somma di Sc. 2700, a Domenico Bombelli, e Gio. Guidetti, Deputati della Ven. Archiconfraternita di detta Nazione, per mezzo di Pompeo Boccacci, e Tiberio Albertini Deputati del Monastero di S. Anna.

A' 23 di Maggio dell'anno medesimo, la R. M. Abbadessa Suor Felice Pianetti ricevè dal R. S. D. Gio. Guidetti Deputato dell' Archiconfraternita de' Bolognesi Sc. 100. d'oro in oro, lasciati da Monsignor Bolognetti Camerier Segreto.

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Questo Sacerdote cessò di vivere a' 2 di Dicembre nel 1592, e fu sepolto nell'antico Oratorio di S. Gregorio nella Bas. Vaticacon un' Iscrizione Sepolcrale, che dopo la sua demolizione fu trasferita alla Chiesa dei SS. Michele, e Magno (1),, ove tuttora si conserva. Essendo egli stato benemerito di quest' Archiconfraternita, è giusto, che da me qui si produca dal secondo Volume della mia Opera de Secretariis Ethnicorum, et Christianorum, ac veteris, et novae Bas. Vat. (2), ove l'ho pubblicata, dimostrando, che dall'Alidosi (3), e dall' Orlandi (4) è stato confuso con un altro Gio. Guidetti Medico, suo Fratello, che morì nel 1425.

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(1) Torrigio. Origine dell'antica Chiesa di S. Michele Arc., e Magno V. e M. dal Capitolo di S. Pietro in Vat. poste nel Borgo di S. Spirito in Sassia. Roma 1629. 12. Nel Mercato p. 10. ho descritto l'uso di salirne le scale in ginocchio, come la Scala Santa, e quella dell' Aracoeli.

(2) T. II. p. 747. III. p. 1317. IV. p. 1734. V. il Catalogo delle Bibl. Casanattense T. III. p. 660, e Gio. Fantuzzi nelle Notizie degli Scrittori Bolognesi T. IV. pag. 394. Gaspare Alveri Roma in ogni stato par. II. p. 117.

(3) Li Dottori Bolognesi di Legge Canonica, e Civile. Bologna per Niccolò Tebaldini 1621. 4.

(4) Notizie degli Scrittori Bolognesi p. 145.

Cammillo Fanucci nell'elenco delle Confraternite (1), destinate per la solennissima Processione (2), con la quale agli 11 di Giugnio nel 1580, fu trasferito il Corpo di S. Gregorio Nazianzeno dal Monastero di S. Maria in Campo Marzo (3), alla sontuosa Cappella, edificata da Gregorio XIII, nella Bas. Vat. con la spesa di 80.mila Scudi (4), fra le altre annovera ancor quella di S. Gio. Apost. ed Evang. della Nazion Bolognese, composta di 120. persone.

Monsignor Vincenzo Bolognetti Canonico della Bas. Vat. si obbligò di pagare cento scudi annui alla nostra Confraternita col peso di portarsi ogni anno in processione a' 13 di Maggio, giorno anniversario della creazione di Gregorio XIII, alla Cappella Gregoriana della B. V. del Soccorso (5), coll'offerta di una Torcia di Cera bianca di sei Libbre.

Di quest' obbligazione esiste l'originale documento nell' Archivio Capitolare, di cui si troverà copia nell'Appendice num. 3. Ma con Rescritto di Gregorio XV. in data de' 19. Aprile 1592, fu loro concesso di poterla consegnare annualmente al Rettore della Cappella, senza l'obbligo della Processione.

(1) Opere pie di Roma p. 371.

(2) Gio. Bernardino Rastelli Descrizione della pompa, e dell'apparato fatto in Roma, per la traslazione del Corpo di S. Gregorio Nazianzeno dal Monastero di S. M. in Campo Marzo alla Chiesa di S. Pietro, nella Cappella Gregoriana. Perugia 1589. 12. Fortunato Lelio Descrizione della pompa, et apparato seguito in Roma della traslazione del Corpo di S. Gregorio Nazianzeno, dalla Chiesa di S. M. in Campo Marzo alla Cappella Gregoriana. Ven. 1585. 8. NI T. IV. de Secretariis p. 1674. ne ho riportata una bellissima descrizione, ricavata dai Registri Vaticani.

(3) Cronica del Ven. Monistero di S. M. in Campo Marzo. Roma 1725. 8.

(4) Bonanni Historia Bas. Vat. c. XVII. et in T. I. Numismatum Rom. Pont. p. 343. Flaminio Vacca Mem. n. 31. racconta. Appresso S. Tommaso in Parione, in un Vicolo, che va alla Pace, mi ricordo, vedervi cavare due grosse colonne di giallo, quali furono segate, per adornare la Cappella Gregoriana in S. Pietro. Laur. Frizolii Sacellum Gregorianum. Romae 1582. 8. Ascanius Valentinus de Sacello Gregoriano. Romae 1583. Orazio Guicciardi Sacello Gregoriano del Frizolio, tradotto in versi italiani. Bologna per Ales. Benacci 1589. La mia Descrizione della Bas. Vat. Roma 1788. 8. p. 36.

(5) Concezio Carocci, della Madonna del Soccorso nella Bas. Vat. nel T. IV. del suo Pellegrino guidato alla visita delle immagini, più insigni della B. V. in Roma 1729 Raccolta delle Immagini della B. V. ornate di corona d'oro dal Capitolo di S. Pietro, con una esatta notizia di ciascuna immagine, data in luce da Pietro Bombelli. Roma 1792. T. II. p. 1. T. III. de Secretariis p. 1411. T. IV. p. 1674.

CAPO VI

Cessione della Chiesa di S. Gio. Calibita ai Padri Fatebenfratelli, venuti in Roma 9 sotto Gregorio XIII, e colà trasferiti da Piazza di Pietra. Chiesa di S. M. della Sanità verso S. M. M. e Casa annessa per i Convalescenti, del loro nuovo Ospedale, detta poi di S. Efrem, per essere stata destinata ad uso de' Vescovi Soriani; ed anche di S. Antonio, per essere stata ceduta dalla S. C. di Propaganda ai Min. Conventuali, per residenza del Proc. Gen. delle Missioni.

I

Fratelli, che ristaurarono nel 1640. la Chiesa di San Giovanni Calibita, ed innalzarono la riferita memoria, non furono quelli dell' Archiconfraternita de' Bolognesi, ma i Religiosi dell' Ordine di San Giovanni di Dio (1), volgarmente detti Fatebenfratelli (2), che vi erano subentrati. In una annotazione del Bollario

(1) Nacque in Montemor di Nuovo, nella Diocesi di Evora, a' 25. Marzo 1495, e agli 8. dello stesso mese volò al Cielo nel 1550, dieci anni dopo la fondazione del suo primo Spedale degl' infermi, eretto in Granata. Urbano VIII. lo beatificò a' 21. Settembre 1630. Alessandro VIII. lo canonizzò a' 16. Qttobre 1690. Innocenzo XII. a' 28. Agosta 1691. concesse Indulgenza plenaria perpetua a quelli, che nel giorno della sua Festa visitassero una Chiesa del suo Ordine. Clemente XI. a' 5. Maggio 1714. comandò a tutta la Chiesa l'Uffizio, e la Messa dello stesso Santo, col rito semidoppio, che Innocenzo XII. a' 25. Ap. 1722. elevò al rito doppio. Oltre Gio. Batt. Coccino de Sanctitate vitae Io. de Deo. Romae 1690; e la relazione di Maffeo Urbano de Rubeis dell'apparato fatto in S. Pietro, per la Canonizzazione de' cinque Santi Lor. Giustiniani, Gio. da S. Facondo, Pasquale Baylon, Gio. di Dio, e Gio. da Capistrano. Roma 1690. la sua vita fu scritta nell'idioma Spagnuolo da Francesco di Castro, tradotta in Italiano da Gianfrancesco Bondini, e stampata in Roma nel 1587. 8. e tradotta anche in latino con le note de' Bollandisti, che l'inserirono nel T. I. Acta SS. Martii die 8. p. 8og. - 835. Ivi ancora si legge tradotta pure in latino quella, che il P. Antonio de Gouvea, Agostiniano Portoghese, avea pubblicata nella lingua Spagnuola in Madrid nel 1624. in 4., della quale fu fatta la terza edizione in Cadice nel 1647, che fu prima tradotta in Italiano da Bernardo Pandolfo in Napoli nel 1631. in 4., e poi da Fra Gio. di Herrera in Roma pel Lazeri nel 1690. 4. Nella stessa nostra lingua ci hanno data la Vita di questo Santo, Ant. Gerardi, che la pubblicò in Roma nel 1631. 8., ed il P. Tommaso Ceva della Comp. di Gesù stampata in Milano nel 1712, ed anche nel 1733, ed in Roma da Mainardi nel 1725. Si ha ancora in Francese da Giangerardo Villethiers. Parigi 1691 4. Siccome il Santo, prima d'istituire il suo Ordine, avea fatta la professione di Librajo in Portogallo, così alla Chiesa di S. Barbara dell' Università de' Libraj, se ne suol celebrare la Festa. V. Diario del Chracas N. 21. 12. Marzo 1808.

(2) Ne' Possessi Pont. p. 112., ho riportata la descrizione di Franc. Albertonio dell' ingresso trionfale di M. A. Colonna da Porta Capena fino al Campidoglio, nel 1571. dopo le vittorie di Lepanto. Ivi p. 115. parlasi di un Romnito, che andava gridando, Viva la Santa Lega. Di esso in altra relazione MS. di Domenico Fassolo, e Baldassarre Mariotti, dicesi, seguiva su di un corsiero alto uno de' nostri, vestito alla Turchesca, con una Bandiera di Turchi, strascinata da Lui per terra, et un'altra, che ne trascinava dietro a lui quel, che suol ir per Roma gridando, FATE BEN PER VOI, vestito an

Cammillo Fanucci nell'elenco delle Confraternite (1), destinate per la solennissima Processione (2), con la quale agli quale agli 11 di Giugnio nel 1580, fu trasferito il Corpo di S. Gregorio Nazianzeno dal Monastero di S. Maria in Campo Marzo (3), alla sontuosa Cappella, edificata da Gregorio XIII, nella Bas. Vat. con la spesa di 80.mila Scudi (4), fra le altre annovera ancor quella di S. Gio. Apost. ed Evang. della Nazion Bolognese, composta di 120. persone.

Monsignor Vincenzo Bolognetti Canonico della Bas. Vat. si obbligò di pagare cento scudi annui alla nostra Confraternita col peso di portarsi ogni anno in processione a' 13 di Maggio, giorno anniversario della creazione di Gregorio XIII, alla Cappella Gregoriana della B. V. del Soccorso (5), coll' offerta di una Torcia di Cera bianca di sei Libbre.

Di quest' obbligazione esiste l'originale documento nell' Archivio Capitolare, di cui si troverà copia nell'Appendice num. 3. Ma con Rescritto di Gregorio XV. in data de' 19. Aprile 1592, fu loro concesso di poterla consegnare annualmente al Rettore della Cappella, senza l'obbligo della Processione.

(1) Opere pie di Roma p. 371.

(2) Gio. Bernardino Rastelli Descrizione della pompa, e dell'apparato fatto in Roma, per la traslazione del Corpo di S. Gregorio Nazianzeno dal Monastero di S. M. in Campo Marzo alla Chiesa di S. Pietro, nella Cappella Gregoriana. Perugia 1585. 12. Fortunato Lelio Descrizione della pompa, et apparato seguito in Roma della traslazione del Corpo di S. Gregorio Nazianzeno, dalla Chiesa di S. M. in Campo Marzo alla Cappella Gregoriana. Ven. 1585. 8. NI T. IV. de Secretariis p. 1674. ne ho riportata una bellissima descrizione, ricavata dai Registri Vaticani.

(3) Cronica del Ven. Monistero di S. M. in Campo Marzo. Roma 1725. 8.

(4) Bonanni Historia Bas. Vat. c. XVII. et in T. I. Numismatum Rom. Pont. p. 343. Flaminio Vacca Mem. n. 31. racconta. Appresso S. Tommaso in Parione, in un Vicolo, che va alla Pace, mi ricordo, vedervi cavare due grosse colonne di giallo, quali furono segate, per adornare la Cappella Gregoriana in S. Pietro. Laur. Frizolii Sacellum Gregorianum. Romae 1582. 8. Ascanius Valentinus de Sacello Gregoriano. Romae 1583. Orazio Guicciardi Sacello Gregoriano del Frizolio, tradotto in versi italiani. Bologna per Ales. Benacci 1589. La mia Descrizione della Bas. Vat. Roma 1788. 8. p. 36.

(5) Concezio Carocci, della Madonna del Soccorso nella Bas. Vat. nel T. IV. del suo Pellegrino guidato alla visita delle immagini, più insigni della B. V. in Roma 1729 Raccolta delle Immagini della B. V. ornate di corona d'oro dal Capitolo di S. Pietro, con una esatta notizia di ciascuna immagine, data in luce da Pietro Bombelli. Roma 1792. T. II. p. 1. T. III. de Secretariis p. 1411. T. IV. p. 1674.

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