Per alcuni abusi introdotti nel 1728, fu aperta la visita dal Card. Davìa Protettore, e da Mons. Girolamo Convisitatore (1). la quale fu chiusa agli 11 di Settembre dell' anno susseguente, con varj provvidentissimi Decreti. Nel 1731 a' 23 di Aprile furono celebrate solenni esequie con ricco apparato di lutto, in suffragio del Card. Jacopo Buoncompagni (2) il quale morì di anni 79, e 35 di Cardinalato, dopo di aver eretto il sontuoso Mausoleo (3), per opera del Cav. Rusconi nella Bas. Vatic. a Gregorio XIII (4), e e poi fu trasferito a Bologna, e sepolto nella Metropolitana, presso il Card. Jacopo suo Zio, parimenti Arcivescovo della stessa Città. Ai 4 di Agosto nel 1733, fu fatto un altro solenne Funerale alla Marchesa Maria Maddalena Sacchetti Grassi, che volle esser sepolta vicino all'Altare di S. Caterina, di cui sempre era stata devotissima. Sappiamo dal Diario del Chracas N. 2494. 8. Agosto 1733, che martedì, stiede esposta in terra sopra coltre con attorno 4. cerei accesi, e sei mazzi smorzati distesi in terra, il Cadavere della Marchesa M. Maddalena Sacchetti Grassi, morta d'anni 77. L'iscrizione, che poi le fu posta nel piano, verso l' Altar maggiore, è la seguente (5). 78, e nella Basilica Vaticana p. 27. La Chiesa è ornata da 14. Colonne, cioè da 4 di nero, e bianco di Carrara nell' Altar maggiore; da due di verde antico a quello della Famiglia Montiani; da sei di diaspro di Sicilia; da due di verde di Pontevera al Crocifisso di rame della Cappella de Rossi, con due Capitelli di bronzo dorato con le loro basi. Nelle volte dellc Cappelle sopra i frontespizj degli Altari, e sulle nicchie della Cupola, sono situate molte figure di stucco di rilievo, e di basso rilievo, con varj Angioletti di marmo. V. i Possessi Pontif. p. 471, ed il Pascoli, da cui nelle Vite de Pittori si nominano quelli, che vi hanno dipinto. Salvator Rosa T. I. 81. Carlo Maratti I. 139. Niccolò Berrettoni I. 186. Giuseppe Chiari I. 244. Carlo Kainaldi I. 309. Mattia de Rossi I. 327. Luigi Garzi T. II. 240. Daniello Seiker II. 304. Ludovico Gemignani II. 306. Lazzaro Morelli II. 449. Paolo Naldini II. 466. Tomm. Matthei II. 549. (1) Nato in Jesi a' 4 Dic. 1694. Canonico della Bas. Vat. Segretario delia S. C. dei Vescovi, e Regolari, creato Cardinale da Clemente XIII, a' 29 Sett. 1759, col Titolo della SS. Trinità de' Monti, Prefetto della Disciplina Regolare, morto a' 15. Nov. 1773. (2) Diar. del Chracas 28. Aprile 1731. n. 2143. Ughelli Ital. Sacr. T. II. pag. 55. Guarnucci T. I. Palagi T. V. p. 112. Cardella T. VIII. p. 31. Novaes T. XI. p. 139. Galletti Inscript. Bonon. p. CIII. n. 32. Fantuzzi T. II. p. 293, da cui nel T. IV. pag. 227. si riferisce Ulyssis Ja. Gozzadini Metropol. Bononien. Canonici Oratio in funere Hieronymi Boncompagni Card. Bonon. Archiep. 1684. (3) Bonanni Tav. XXXII. p. 110. Lettere Pittoriche T. II. p. 256. La mia Basilica Vat. p. 85. (4) Bottari Lettere Pittoriche. T. II. p. 256. (5) Galletti p. CXXVI. n. 10. sua Sotto di questa, innanzi lo stesso Altare di S. Caterina particolare Avvocata, fu posta quest' altra del Curiale Gio. Carlo Vanni di Gallese (1). (1) Ib. p. CCXC. Quantu uantunque le scorse vicende abbiano privata questa Chiesa di quasi tutte le sue rendite, nondimeno non voglio tralasciare di conservare almeno la memoria del suo stato attivo, e passivo nel 1733, che si trova registrato in una miscellanea, con le seguenti partite. Dalle Pigioni di Case, cioè da quella contigua alla Chiesa, di 4 Appartamenti, proveniente dall' Eredità Domenichini, che si appigionano Sc. 135, gravata d'annuo Canone di Sc. 10 e quindennio di Sc. 50, a favore de' Benefiziati de' SS. Lorenzo, e Damaso, oltre le stanze riservate per l'Oratorio, Archivio, Sagrestano, e Mandataro, valutata Sc. 3425: da una Rimessa nel Vicolo verso il Giardino Spada, lasciata dallo stesso Domenichini valutata Sc. 400 ed affittata per Sc. 09. 60: da un'altra Casa lasciata da Antonio Naldi incontro la Chiesa di S. Atanasio de' Greci, di due Appartamenti di tre stanze per ciascuno, e di due stanze terrene con Giardineito, gravata di annuo Canone di Sc. 4. 8o. e quindennio di Sc. 8. a favore di Gio. Ant. Nari, del quale per la metà, se ne fece cessione di Sc. 2. 40. l'anno a favore de' PP. della SS. Trinità nel Monte Pincio, per Istromento de' 16 Ott. 1702 dall' Angelini Not. del Vicario, affittata per annui Sc. 6o. e valutata Sc. 200, e da una Torretta, o sia Scala ad uso di mola da Grano, a Ponte rotto Sc. 30. Da' Frutti de' luoghi di Monte. Sc. 234 60 Sc. 16 Sc. 537 50 Sc. 105 10 PESI ANNUI. Per Messe nel decorso dell' anno N. 1051. Alla Ven. Chiesa di S. Gabrielle di Bologna pel Legato Cremonini . Sc. Sc. Al luogo Pio delle Putte di S. Croce pel medesimo. Sc. Sc. Per Tassa fissa di un' oncia, e mezza dell'acqua Vergine per la Casa incontro ai Greci. Sc. Ai Fratelli dell'Oratorio per i Legati di Sc. 10. di Giac. Domenichini, di Sc. 34. 75. del Card. Alessandro Caprara, di Sc. 8. di Domenico Cremonini, e di Sc. 18. di Gio. Balasso Menzoni. 10 10 20 01 71 60 Per le 40 Ore, compresi i quattro Sagrestani Sc. CANONI ANNUI. Ai RR. Beneficiati de' SS. Lorenzo, e Damaso, per All' Esattore per provisione a Sc. 2. per 100. CAPO XXVII Dimostrazione di giubilo per l'esaltazione di Benedetto XIV. al Sommo Pontificato. In mezzo alle pubbliche dimostrazioni di giubilo per l'applau ditissima esaltazione al Pontificato dell' immortale Benedetto XIV (1), volle giustamente segnalarsi l'inclita sua Nazione, ch' esultò di veder accresciuto sì luminoso ornamento ai gloriosissimi Fasti della sua Patria. Fece dunque esporre fuori della sua Chiesa, sotto ricco Dossello, il Ritratto del nuovo Pontefice, con una copiosa illuminazione di torcie, di fiaccole, e di lanternoni, in mezzo a due Cori, incontro ad essa, innalzati di ogni sorta d'istrumenti da corda, e da fiato, ed in fine con un vaghissimo Fuoco di artifizio (2). Non contenta di questa prima dimostrazione di gioja, non mancò di darne delle altre, non meno solenni. L'accuratissimo Francesco Valesio notifica nel suo Diario MS. che nella Domenica 9 Ottobre avea il Papa stabilito di andare la mattina seguente a celebrare la Messa nella Chiesa de' Bolognesi per la Festa di S. Petronio. Ila alle tre mandò a disdirla. Onde vi fu dal Vicegerente cantata la Messa col Te Deum per l'elezione di S. S. Di questa solennità abbiamo un più minuto dettaglio dal Diario del Chracas, il quale narra (3). La Nazion Bolognese avendo differita la celebrazione della Festa di S. Petronio dal Martedì 4 al giorno della seguente Domenica, oltre di averla solennizzata con tutta la sacra pompa di apparato, dopo la Messa Pontificata da Mons. Spada, Arcivescovo di Teodosia, Vicegerente, fecero cantare per la seconda volta il solenne Te Deum, con un copioso sparo di mortaletti, in ringraziamento a S. D. M. per l'esaltazione di Benedetto XIV, loro Concittadino, Questa contrada non si era più veduta in maggior festa, dopo quella celebrata nel terzo giorno di Pentecoste, nel 1720, per l'elezione del Cran Maestro dell' Ordine Gerosolimitano Marco Antonio Zondadari (4), nella quale, oltre l'illuminazione con Cere di Venezia del gran Ponte di Marmo, che attraversa la strada Giulia, fatta dal March. de Sanctis Ministro del Duca di Parma, fin dall'ora di Vespro si fece gettare dalla Fonte di Mascherone di Farnese un' abbondantissima sorgente di vino squisito, che non cessò fino alle quattro della notte; come si riferisce nella bellissima descrizione fattane da Girolamo Gigli, e da me riprodotta nel Mercato p. 290. (1) Storia de' Possessi Pontificj p. 379. (2) Chracas n. 3599. 27. Agosto 1740. (3) N. 3684. 15. Ottobre 1740. (4) Le Notizie di questo illustre Personaggio sono raccolte nel T. XXV. p. 473, e nel T. XXXVIII del Giornale de' Letterari d'Italia p. 286. |