L' aura, che 'l verde lauro e l' aureo crine L'aura e l'odore e 'l refrigerio e l'ombra L'aura gentil che rasserena i poggi . L'aura mia sacra al mio stanco riposo L'aura serena che, fra verdi fronde. L'aura soave al sole spiega e vibra L'avara Babilonia ha colmo 'l sacco; La vita fugge e non s'arresta un'ora; . Le stelle e 1 cielo e gli elementi a prova Levommi il mio pensier in parte ov' era Liete e pensose, accompagnate e sole Lieti fiori e felici, e ben nate erbe,
Non può far Morte il dolce viso amaro;
Non pur quell' una bella ignuda mano,
Non Tesin, Po, Varo, Arno, Adige e Tebro, Non veggio ove scampar mi possa omai:
O bella man che mi distringi 'l core O cameretta, che già fosti un porto Occhi miei, oscurato è 'l nostro sole; Occhi, piangete; accompagnate il core, O d'ardente virtute ornata e calda O dolci sguardi, o parolette accorte, O giorno, o ora, o ultimo momento,. Ogni giorno mi par più di mill' anni,. Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo,
O invidia, nemica di virtute, O misera ed orribil visione! Onde tolse Amor l' oro e di qual vena, O passi sparsi, o pensier vaghi e pronti, Or che 'l ciel e la terra e 'l vento tace, Or hai fatto l' estremo di tua possa, Orso, al vostro destrier si può ben porre Orso, e' non furon mai fiumi, nè stagni,. O tempo, o ciel volubil, che fuggendo Ove ch' i' posi gli occhi lassi o giri. Ov'è la fronte che con picciol cenno
Pace non trovo, e non ho da far guerra; Padre del Ciel, dopo i perduti giorni, . Parrà forse ad alcun che 'n lodar quella. Pasco la mente d'un sì nobil cibo.. Passa la nave mia colma d' obblio Passato è 'l tempo omai, lasso, che tanto Passer mai solitario in alcun tetto. Perch'io t'abbia guardato di menzogna Per far una leggiadra sua vendetta,
Per mezz' i boschi inospiti e selvaggi,.
Per mirar Folicleto a prova fiso,. Perseguendomi Amor al luogo usato,
Poi che 'l cammin m' è chiuso di mercede, Poi che mia speme è lunga a venir troppo, Poi che voi ed io più volte abbiam provato, Ponmi ove 'l Sol occide i fiori e l'erba,
Qual donna attende a gloriosa fama. Qual mio destin, qual forza o qual inganno . Qual paura ho quando mi torna a mente Qual ventura mi fu quando dall'uno Quand' io mi volgo indietro a mirar gli anni Quand' io movo i sospiri a chiamar voi, Quand' io son tutto volto in quella parte. Quand' io veggio dal ciel scender l' Aurora Quand' io v' odo parlar sì dolcemente, Quando Amor i begli occhi a terra inchina Quando dal proprio sito si rimove.. Quando fra l'altre donne ad ora ad ora Quando giugne per gli occhi al cor profondo Quando giunse a Simon l'alto concetto Quando 'l pianeta che distingue l' ore, Quando 'l Sol bagna in mar 1 aurato carro, Quando 'l voler che con duo sproni ardenti Quando mi vene innanzi il tempo e 'l loco Quanta invidia io ti porto, avara terra, Quante fiate al mio dolce ricetto,
Quanto più disiose l' ali spando.
Quanto più m' avvicino al giorno estremo,
Quel che d'odore e di color vincea Quel ch' infinita provvidenza ed arte Quel ch'in Tessaglia ebbe le man sì pronte Quella fenestra ove l'un Sol si vede. Quella per cui con Sorga ho cangiat' Arno, Quelle pietose rime, in ch' io m'accorsi Quel rusignuol che si soave piagne Quel sempre acerbo ed onorato giorno .
Siccome eterna vita è veder Dio, Signor mio caro, ogni pensier mi tira S'io avessi pensato che sì care
S' io credessi per morte essere scarco S'io fossi stato fermo alla spelunca Si tosto come avvien che l'arco scocchi,
Si traviato è 'l folle mio desio Solea lontana in sonno consolarme Soleano i miei pensier soavemente Soleasi nel mio cor star bella e viva, Solo e pensoso i più deserti campi Son animali al mondo di si altera. S'onesto amor può meritar mercede, Spinse amor e dolor ov' ir non debbe, Spirto felice, che si dolcemente
Stiamo, Amor, a veder la gloria nostra, S' una fede amorosa, un cor non finto
Tempo era omai da trovar pace o tregua Tennemi Amor anni ventuno ardendo . Tornami a mente, anzi v' è dentro, quella Tranquillo porto avea mostrato Amore Tra quantunque leggiadre donne e belle Tutta la mia fiorita e verde etade Tutto 'l di piango; e poi la notte, quando.
Una candida cerva sopra l' erba
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