Sayfadaki görseller
PDF
ePub

LETTERA

del Professore

EUGENIO REZZZA

al Dottore

ALESSANDRO TORRI

VERONESE.

Chiarissimo Signor Dottore.

Nel pubblicare che Ella fece, Egregio signor Dottore, il Canto della illustre sua Concittadina, Contessa BRENZONI, intorno a DANTE e BEATRICE; parlando del Carme già prima dalla valorosa Poetessa mandato alle stampe, 1 CIELI, disse ben con ragione, che i versi di questo aveano innalzato il volo a narrare le maraviglie dei cieli e le glorie di Dio.

Onde non le tornerà, spero, discaro, che dopo avere intrattenuto il nostro comune Amico, P. GIULIANI, e fatto assaporare ai lettori di questo giornale le dolcezze della terra in dolcissimi e affettuosi versi cantate dalla BRENZONI nello amore purissimo di DANTE e BEATRICE; io discorra alquanto con Lei e mi studii di far del pari conoscere le maraviglie dei Cieli in questi altri non meno splendidi e cari versi narrate dalla gentil Musa della Vero

nese Poetessa, che così bene compisce il novero di quelle altre ammirate sue concittadine, che da IsoTTA NOGAROLA ad ESSA cotanto illustrarono la classica terra di CATULLO, madre e nudrice infin d'allora e poi d'ogni tempo dei più eletti e gentili studii. Alla illustre Scozzese Mistress MARY SOMERVILLE, è dedicato il Carme, cioè ad una delle più celebri scienziate di quella studiosa contrada, all'Autrice applaudita della MECCANICA DEI CIELI, della CONNESSIONE DELLE SCIENZE FISICHE, e della GEOGRAFIA FISICA, opere che s'ebbero il plauso (citerò le parole stesse della signora BRENZONI) dei dotti d'ogni paese, e che le valsero il busto nelle sale DELLA SOCIETA' REALE DI LONDRA, a lato a quello di NEwton.

La lettura di queste opere, e più la conoscenza di così illustre Donna, il cui merito è reso più caro dalla schietta modestia, inspirarono alla preclara Autrice i bellissimi versi di questo Poemetto. Ed ecco come Ella stessa cel dice nel bel principio del suo Carme, dove non saprei dire se la eleganza e la fioritura della poetica elocuzione sia maggiore del raro affetto e della ingenuità che lo impronta.

Donna, quel giorno ch'io ti vidi in prima,
Dimmi, hai Tu scôrto sul mio volto i segni
Dell'anima commossa? . Hai Tu veduto

Come trepida innanzi io ti venia,

E come reverenza e maraviglia

Tenean sospesa sull' indocil labbro

La parola mal certa? Ah! dimmi, hai scôrto

Come fur vinte dall' affetto allora

Che t'udii favellar soave e piana,
Coll' angelica voce e l'umiltade,
Che a' suoi più cari sapienza insegna?

[ocr errors]
« ÖncekiDevam »