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Vieni! confonderem scienza e amore!

Oh vieni, vieni, desïata! e quando
Più trasparente la cerulea volta
Stenderanno su noi, quando più miti,
E più tacite l'aure avran le notti,

E l'occhio inerme attinger può gli estremi
Dell'orizzonte limpidi confini,

Noi seguirem delle stellate sfere

I sentieri raggianti.

E qui faccio punto, signor Dottore, non però senza dirle, ch'io e l' egregio mio Amico, P. CALANDRI, abbiamo già posto mano alla seconda edizione de' due Canti della Contessa BRENZONI, giusta la graziosa facoltà concessane e da V. S. e dalla prelodata Signora. E noi siamo ben certi, che essa sarà ben accolta in Piemonte e nella rimanente Italia, della quale è vanto invidiabile e singolare che la divina armonia del verso suoni sulle labbra di tante gentili poetesse.

Gradisca intanto, Onorando signor Dottore, le espressioni dell'affettuosa mia devozione, e voglia avermi per

Casale il 7 maggio 1854.

Suo

Prof. E. REZZA. *

* Anche questa lettera è stata pubblicata nel numero 4 del u anno dello SPETTATORE DEL MONFERRATO, e si premette al Canto che fu tolto in essa ad illustrare.

I CIELI.

Questo Carme sui Cieli era già scritto da quasi due anni; ma ragioni, che sarebbe inutile qui ricordare, ne hanno indugiato sino a quest' ora la pubblicazione.

Dell' aver tentato si alto argomento (ove ad alcuno paresse temerità) non faccio qui le discolpe; cercai trasfonderle nei versi stessi, e se non vi fossi riuscita, non potrei ripromettermi certo miglior ventura in questo luogo.

Nelle nozioni scientifiche volli esser esatta, come proveranno, spero, le poche note che aggiunsi.

So che al culto sincero della scienza sempre si accoppia la bontà del cuore, e per questo confido che anche alle mie scarse cognizioni si vorrà usare indulgenza.

Soggiungo un cenno sull' Illustre Donna, cui questo Carme è dedicato, e nella quale quest'armonia dell'intelletto e del cuore mi parve maravigliosamente risplendere.

Maria Somerville nacque in Iscozia, di Sir Villiam Fairfax, chiaro ammiraglio inglese. I libri nautici del padre, e il desiderio onde fu presa di intenderli, accesero in Lei, dalla più tenera età, un amore vivissimo per le Matematiche. Senza guida nei primi suoi passi, per le continue lontananze di lui in servigio della patria, Ella fu sola istitutrice di sè medesima. Dagli altri o non compresa, o talor combattuta, per quel falso giudizio che sia disdetto alla donna qualunque accesso alla scienza, lottò sorretta dal solo suo genio, e vinto ogni ostacolo, persuase ben presto anche i più avversi della meta sublime ch' era a Lei posta.

Soltanto però in età più matura, e già stretta in seconde nozze al Dott. Somerville, dettò la sua Meccanica dei Cieli, in cui tratta le più ardue quistioni dell' Astronomia matematica; poscia la Connessione delle Scienze

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