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100.

Poi gli ti mostra; e 'l fior, ch'è bel di fuori,
Fa desiar negli amorosi cuori. (49)

(49) Ridesta nel cuore degli uomini la giustizia, ch'è tanto abbandonata. Questa è la preghiera del Poeta. Egli, s'intende, pensava a ritornare in patria, le porte della quale gli venivano serrate tanto ingiustamente dai suoi concittadini.

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cendo a proposito. Il nostro commiato invece si adatta bene al contenuto della canzone, la quale rappresentando un lamento contro l'ingiustizia umana, aveva bisogno di chiudersi nel modo che si chiude; cioè, con l'augurio che la giustizia si ridestasse negli amorosi cuori, specie in quei duri cuori dei fiorentini, a colpire i quali mirava la canzone. Questo secondo commiato direbbe cosi:

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ELENCO DEI MANOSCRITTI

ESAMINATI

Darò qui in fondo un breve elenco dei manoscritti, che furono da me studiati nel condurre il testo delle rime di questo volume. Quando cito con numero d'ordine le canzoni del Convito, non mi riferisco allo schema da me ricostruito, che rispecchia l'ordinamento originario propostosi da Dante nello scrivere quell'opera; ma a quello che si riscontra nella maggioranza dei manoscritti e che risponde, come vedemmo, a un'epoca posteriore, quando Dante si sarebbe deciso di sospendere quel lavoro. Mi attengo a questo, per non essere obbligato a citare ogni tanto la sestina « Al poco giorno...», che mancherebbe in quel primo schema. Dirò che un manoscritto contiene le 15 canzoni distese, quando le riporta nel numero completo di quindici (compresavi la sestina) e ordinate, vale a dire secondo l'ordine di quello schema che si riproduce nella maggioranza. Vedi a pag. 28. Di quei manoscritti che non furono ancora catalogati o editi, darò brevissime notizie, nel modo che mi permette l'economia del lavoro.

MSS. RICCARDIANI (1)

1007 membr. sec. xv (1412). Contiene le 15 canzoni distese del Convito e «Io mi son parg...».

1029 cart. sec. xv. Cont.: da c. 209 a c. 225 le 15 canz. Conv., meno 8 e 11, «Io mi son parg... ». Da c. 264 a c. 276 le

(1) Di questi mss. abbiamo gl'indici e cataloghi compilati da Salomone Morpurgo, e pubblicati dal Ministero della Pubbl. Istruzione, Roma, 1893, 94 ecc. Essi però arrivano fino al ms. no 1700, col quale si chiude il fascic. 9 del vol. I.

canz. 13, 2, 3 (solo prime 3 stanze), 1 (senza 1a st.), 6, 9, 8, 12, 5 Conv., «< Madonna quel signor ... », « Voi che savete... », (senza la ripresa).

1035 membr. sec. XIV fine. Cont. le 15 canz. distese Conv. In un foglio cart. che precede la 1a pergam. del cod., sta scritto: In altro codice di questa libreria coll'istesso titolo, questo Raccoglimento è attribuito a M. Gio. Boccaccio. Cod. 1046 pag. 73 · E da una parte, nello stesso foglio, co con scrittura recente, si legge: Questo cod. che ora è sostituito con le lettere autografe del Muratori, mancò alla biblioteca intorno al 1832 —. 1040 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv. e «Io mi son parg...».

1044 cart. sec. xv. Cont. il Conv. con incipit ed explicit. In fine (a c. 109) segue il son. «Parole mie... » preceduto dalla didascalia che riportammo a pag. 86.

1050 cart. sec. XIV fine. Cont. le 15 canz. distese Conv. e «Perchè ti vedi giovinetta...». Fu consultato dal D'Ancona (La Vita N. di D. Alighieri), che lo cita con la lettera a.

1054 cart. sec. xv. Cont.: 1, 2, 3, 4, 5, 13 canz. Conv.

1083 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv.

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1087 cart. sec. xv. Cont.: «Due donne in cima...».

1091 cart. (1460). Cont.: da c. 60 a 65 le canz. 13, 1, 9, 4 Conv. Da c. 210 a c. 222 le canz. 3. 5, 7, 10, 12, 14, 15 Conv.

1093 cart. sec. XV. Cont. le 15 canz. distese Conv., 3, 4, 6, 7, 5 son. Pargol. Il ms. è corroso nel margine con danno delle prime 7 carte, e cioè di quasi tutte le canz. che c'interessano.

1094 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv., 7 e 8 son. d. gent., 3, 4, 6, 7, 5 son. Pargol.

1100 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. Conv.

1103 cart. sec. xv. Cont.: 8 (c. 117), 6 (150), 7 (148) son. Pargol. 1108 membr. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv. e <<< Io mi son

parg...».

1117 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv.

1118 cart. sec. XVI. Cont.: « Deh! violetta...» (c. 126). Di questo ms. studiò la composizione T. Casini (Giorn. stor. della letter. ital., III, pagg. 187-88).

1126 cart. sec. xv. Cont.: 4, 12, 11, 13 canz. Conv.

1127 cart. (1417). Cont. le 15 canz. distese Conv.

1143 cart. sec. XV. Cont. le 15 canz. distese Conv. e «< Io mi son parg.. 1144 cart sec. xv.

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1156 cart. sec. xv. Cont.: 14, 12, 4, 7, 1, 9 canz. Conv. 1158 cart. sec. xv. Cont.: «Io son venuto...» (c. 37).

1306 cart. (1405). Cont.: «La dispietata mente...» (c. 96). 1340 cart. sec. XV. Cont. le 15 canz. distese Conv. e «< Io mi son parg... ». 2723 cart. sec. xv. Cont.: 1, 3, 5, 6 canz. Conv. Fu consultato dal Fraticelli nel condurre la lezione del suo Canzoniere, pag. 69. 2735 cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. Conv. (10, 6 trascritte 2 volte); «Io mi son parg... Anche questo fu consultato dal Fraticelli

(loc. cit.).

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2823(1) cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv. e «Io mi son parg...». Anche questo fu consultato dal Fraticelli (loc cit.).

MSS. LAURENZIANI (2

Plut. XL, 42, cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. distese Conv. Plut. XL, 44, cart. sec. xv. Cont. le 15 canz. Conv., meno la 4 (2,7 trascritte 2 volte) e «Io mi son parg...».

Plut. XL, 46, cart. sec. XIV. Cont.: 15, 14, 7, 12, 2, 3, 13, 4, 8, 11, 6 canz. Conv.

Plut. XL, 49, cart. sec. xv. Cont. le 15 canz distese Conv., 7, 8 son. d. gent., 3, 4, 6, 7, 5 son. Pargol. Questo ms. presenta moltissime varianti e correzioni in margine e talora interlineari: l'inchiostro e il caratt. è sempre lo stesso; perciò è di una certa importanza. Plut. XLII, 28, cart. sec. xv. Cont.: 2, 3 canz. Conv.

Plut. XLII, 38, cart. sec. XIV. Cont.: « Al poco giorno...». Qualcuno credette che il ms. fosse stato scritto dal Petrarca.

Plut. XC sup. 89, cart. xv. Cont.: 1, 2 canz. Conv.

Plut. XC sup. 135 cart. sec. xv. Cont.: 2, 3, 4 canz. Conv., 3, 4, 6 son. Pargol., 8 son. d. gent e ballata.

Plut. XC sup. 136, cart. sec. XIV. Cont. le 15 canz. distese Conv. Secondo quello che è scritto in una rubrica, che si trova in fondo alla Vita N., questo ms. sarebbe stato copiato dall'esemplare che aveva il Boccaccio.

(1) Per questi tre ultimi mss. non catalogati dal Morpurgo, vedi l'Inventario e stima della libreria Riccardi, Firenze, 1810, pagg. 54-55.

(2) Per i mss. del fondo laurenziano propriamente detto abbiamo il bellissimo catalogo di A. M. Bandini: Catalogus codicum italicorum Bibliothecae mediceae laurentianae ... sub auspiciis Petri Leopoldi... Ang. Maria Bandinus regius bibliothecae praefectus recensivit, illustravit, edidit, Florentiae, 1778. Tomi cinque in foglio.

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