Opere, 2. cilt

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N. Carli e G. Ricci, 1814
 

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Sayfa 525 - Sento da' lacci suoi Sento che l'alma è sciolta; Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l'antico ardore E son tranquillo a segno Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Sayfa 507 - Sogni e favole io fingo; e pure in carte Mentre favole e sogni orno e disegno, In lor, folle ch'io son, prendo tal parte, Che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Sayfa 533 - Qui si vivea di speme; Là si languiva insieme'; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! Quanti vedrai, giungendo Al nuovo tuo soggiorno, Quanti venirti intorno A offrirti amore e fé!
Sayfa 518 - Non son nuove per me queste contese : pugnammo, il sai, gran tempo, e più valente, con agitarmi, il tuo furor mi rese.
Sayfa 527 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Sayfa 526 - M'annoia ancor con te. Odi s'io son sincero: Ancor mi sembri bella, Ma non mi sembri quella Che paragon non ha. E (non t'offenda il vero) Nel tuo leggiadro aspetto Or vedo alcun difetto Che mi parca beltà. Quando lo strai spezzai (Confesso il mio rossore) Spezzar m'intesi il core.
Sayfa 527 - Spezzar m'intesi il core, Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso Tutto si può soffrir.
Sayfa 520 - L'orror che in lui trovò. E tu non curi intanto, Fille, di darmi aita, Come la mia ferita Colpa non sia di te? Ma se ritorno libero Gli antichi lacci a sciogliere, No che non stringerò Più fra catene il piè. Del tuo bel nome amato, Cinto del verde alloro, Spesso le corde d'oro Ho fatto risuonar. Or, se mi sei più rigida, Vo' che i miei sdegni apprendano Del fido mio servir Gli oltraggi a vendicar.
Sayfa 533 - A me saran tormento Cento memorie e cento; E tu chi sa se mai Ti sovverrai di me! 'Ecco', dirò, 'quel fonte Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La bella man mi die.
Sayfa 532 - La ninfa mia dov' è ? Dall'una all'altra aurora Te andrò chiamando ognora, E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me! Io rivedrò sovente Le amene piagge, o Nice, Dove vivea felice, Quando vivea con te. A me saran tormento Cento memorie e cento ; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me...

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