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Se ne ha la prova nel 1250, alla morte di Federico II, quando il crollo del partito ghibellino riconduce i Guelfi in Firenze, esiliati due anni prima in uno dei momenti più splendidi della fortuna imperiale. La vittoria dei Guelfi è questa volta veramente e visibilmente la vittoria del popolo, ormai ordinato nelle corporazioni artigiane, che per quel tramite esordisce nell' arringo politico.

2. GUELFI E GHIBELLINI.

Dalla costituzione del « primo Popolo » alla pace del cardinale Latino (1250-1280).

Costituzione del «primo Popolo » o del « Popolo vecchio » la chiamarono i cronisti; ma i moderni sanno ormai che quella non fu una creazione ex novo, perchè hanno letto nei documenti del periodo anteriore le progressive conquiste del popolo, che fin dal 1224 tolse pretesto dalla discussione delle più importanti leggi della finanza per entrare nel consiglio generale. E questa partecipazione avveniva non soltanto per mezzo dei consoli di Calimala, della Lana e del Cambio, e dei priori delle minori Arti confederate; ma anche direttamente tanti popolani per sesto - giungendo perfino ad allontanare i consoli della nobiltà da quelle sedute, col fine di spostare la maggioranza consiliare in senso più decisamente favorevole agl' interessi popolari. Così la costituzione po

litica militare del « primo Popolo » nel 1250 è la maturazione logica e necessaria degli avvenimenti anteriori, quando la nobiltà guelfa e ghibellina campeggiava nella scena politica; e, col decretato abbassamento delle torri gentilizie, s'afferma il significato antifeudale di questa vittoria.

Il podestà rimane la suprema magistratura comunale e il rappresentante delle tradizioni aristocratiche, ma gli sorge accanto il nuovo ufficio del capitano del popolo, come tutore degli interessi delle classi artigiane, sia attraverso i nuovi consigli che da lui s' intitolano e a cui hanno accesso i consoli delle Arti, sia attraverso le compagnie dei sestieri, ordinate militarmente, che da lui ricevono il gonfalone e il comando nelle fazioni guerresche di dentro e di fuori. Un doppio ordine di consigli - del capitano e del podestà -; un doppio ordine di curie, spesso con intreccio di competenze, per l'amministrazione della giustizia; una duplice organizzazione mi litare l'esercito regolare con la cavalleria, e le compagnie del popolo stanno a rappresentare come due repubbliche, l' una contro l'altra armate, solo in apparenza riunite nel debole ufficio centrale degli anziani, depositari delle funzioni esecutive.

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Negli anni che seguono a questa vittoria è logico aspettarsi una ripresa delle guerre esterne contro le città rivali Pistoia, Pisa, Siena

e un sagace sistema di alleanze, che determina in Toscana il significato delle

parti guelfe e ghibelline secondo il giuoco delle concor

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