Sayfadaki görseller
PDF
ePub

Per

[merged small][ocr errors]

er far una leggiadra sua vendetta, E punir in un dì ben mille offese, Celatamente Amor l'arco riprese,

Com' uom ch'a nocer luogo, e tempo aspetta. Era la mia virtute al cor ristretta, Per far ivi, e negli occhi sue difese: Quando 't colpo mortal, là giù discese Ove solea spuntarsi ogni saetta. Però turbata nel primiero assalto Non ebbe tanto nè vigor, nè spazio, Che potesse al bisogno prender l'arme; Ovvero al poggio faticoso, ed alto Ritrarmi accortamente dallo strazio; Del qual oggi vorrebbe, e non può aitarme

[ocr errors][merged small][merged small]

Era 'l giorno ch'al sot si scoloraro

Per la pietà del suo Fattore i rai;

Quand' io fui preso, e non me ne guardai, Che i be' vostr'occhi, Donna, mi legato.. Tempo non mi parea da far riparo Contra colpi d' Amor, però n'andai Secur, senza sospetto; onde i miei guai Nel comune dolor s'incominciaro. Trovommi Amor del tutto disarmato,

Ed aperta la via per gli occhi al core ; Che di lagrime son fatti uscio, e varco.. Però, al mio parer, non li fu onore

Ferir me di saetta in quello stato,

E a voi armata non mostrar pur l'arco..

V. 2

v. 4. loco v. 12. al. monte. v. 16. al. piatà. 17. i' fui. v. 20. al. m' andai. v. 21. sanza. al in tale

SO

Q

SONETTO IV.

uel ch'infinita provvidenzia, ed arte
Mostrò nel suo mirabil magistero ;*
Che criò questo, e quell'altro emispero,
E mansueto più Giove, che Marte;
Venendo in terra a illuminar le carte,
Ch' avean molti anni già celato il vero,
Tolse Giovanni dalla rete, e Piero,
E nel regno del Ciel fece lor parte
Di se nascendo a Roma non fe' grazia ;
A Giudea si: tanto sovr' ogni stato
Umiltate esaltar sempre gli piacque:
Ed or di picciol borgo un Sol n' ha dato
Tal, che natura, e 'l luogo si ringrazia,
Onde sì bella Donna al mondo nacque

SONETTO /V..

Quand' io, move i sospiri a chiamar voi,
El nome che nel cor mi scrisse Amore;
LAUdando s'incomincia udir di fore
Il suon de' primi dolci accenti suoi..
Vostro stato REal, che incontro poi,
Raddoppia all'alta impresa il mio valore:
Ma, TAci, grida il fin, che farle onore
E' d'altr' omeri soma che da' tuoi.
Così LAUdare, e REverire insegna
La voce stessa, pur ch' altri vi chiami,
O d'ogni riverenza, e d'onor degna:
Se non che forse Apollo si disdegna
Ch'a parlar de' suoi sempre verdi rami
Lingua mortal presontuosa vegna..

[ocr errors]

v. 1. Que'. v. 3. ali creò. v.5.. Vegnendo 6. avien. al. avian. al. dalle reti. v. 10. al. Judea. v. 13. e 'l loco. v. 17. al. udir. v. 23. al. REverir ne 'nsegna.

[ocr errors]

SONETTO

Sr traviato è il folle mio desio

VI

A seguitar costei, che 'n fuga è volta
E de' lacci d' Amor leggiera, e sciolta
Vola dinanzi al lento correr mio:
Che quanto richiamando più l'invio
Per la secura strada, men m'ascolta:
Nè mi vale spronarlo, o darli volta;
Ch' Amor per sua natura il fa restio.
E poi che 'l fren per forza a se raccoglie,
Io mi rimango in signoria di lui,

Che mal mio grado a monte mi trasporta;
Sol per venir al Lauro onde si coglie
Acerbo frutto, che le piaghe altrui
Gustando affligge più, che non conforta.

L2

[blocks in formation]

Ja gola, el sonno, e l'oziose piume
Haano del mondo ogni virtù sbandita,
Ond'è dal corso suo quasi smarrita
Nostra natura vinta dal costume:
Ed è si spento ogni benigno lume

Del ciel, per cui s'informa umana vita;
Che per cosa mirabile s'addita

Chi vuol far d'Elicona nascer fume.
Qual vaghezza di Lauro, o qual di Mirto
Povera, e nuda vai, Filosofia,

Dice la turba, a vil guadagno intesa. Pochi compagni avrai per la tua via:: Tanto ti priego più, gentile spirto, Non lassar la magnanima tua impresa.

v. 1. disio. v. 25. al. v. 26. l'altra. V.27% pr go. v. 28. al. lasciar.

[ocr errors]

A

[blocks in formation]

piè de' colli, ove la bella vesta Prese delle terrene membra pria

La Donna, che colui ch'a te n'invia,
Spesso dal sonno lagrimando desta:
Libere e 'n pace passavam per questa
Vita mortal, ch'ogni animal desia,
Senza sospetto di trovar fra vià
Cosa ch' al nostr'-andar fosse molesta.
Ma del misero stato ove noi semo
Condotte dalla vita alta serena 2

Un sol conforto, e della morte, avemo:
Che vendetta è di lui ch'a ciò ne mena;
Lo qual in forza altrui, presso all'estremo
Riman legato con maggior catena.

SONETTO IX.

Quando I pianeta che distingue l'ore,

Ad albergar col Tauro si ritorna,
Cade virtù dall'infiammate corna,
Che veste il mondo di novel colore:
E non pur quel, che s'apre a noi di fore,
Le rive e i colli di fioretti adorna;
Ma dentro, dove giammai non s'aggiorna,
Gravido fa di se il terrestro umore :
Onde tal frutto, e simile si colga:
Così costei, ch'è tra le donne un Sole,
In me movendo de begli occhi i rai
Cria d'amor pensieri, atti, e parole:
Ma come ch'ella gli governi, o volga,
Primavera per me pur non è mai.

v. 5. in. v. 6. disia. v. 7. Sanza. v.g. al. in che noi. v. 10. altra. v. 15. al. Che nella forma. all allo stremo. v. 21. al. soggiorna. v. 25. al. vol gendo.

SO

Gloriesa

SONETTO

loriosa Colonna, a cui s'appoggia Nostra speranza, e 'l gran nome Latine' Ch' ancor non torse dal vero cammino L'ira di Giove per ventosa pioggia; Qui non palazzi, non teatro, o loggia, Ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino Tra l'erba verde, e 'l bel monte vicino, Onde si scende poetando, e poggia, Levan di terra al ciel nostr' intelletto; E l'usignuol, che dolcemente all'ombra Tutte le notti si lamenta e piagne, D'amorosi pensieri il cor ne 'ngombra; Ma tanto ben sol tronchi, e fa' imperfetto Tu, che da noi, Signor mio, ti scompagne.

CANZONE I

Lassare it velo-o-per Sole, o per ombray

Donna, non vi vid' io,

Poi che 'n me conoscete il gran disio,
Ch'ogni altra voglia dentr' al cor mi sgombra.
Mentr' io portava i be' pensier celati,
C' hanno la mente disiando morta,
Vidivi di pietate ornare il volto:
Ma poi, ch' Amor di me vi fece accorta,
Fur i biondi capelli allor velati,

E l'amoroso sguardo in se raccolto.
Quel che più desiava in voi
m'è tolto;
Sì mi governa il velo,
Che per mia morte ed al caldo, ed al gielo,
Co' be' vostr' occhi il dolce lume adombra.

v. 1. in cui. v. 5. al. teatri. v. 1o. 1 rosignuol v. 15. al. Lasciare. v. 17. desio. v. 18. dentro. al v. 20. desiando. v. 25. disiava.

[ocr errors]
« ÖncekiDevam »