Scelta di sonetti con varie critiche osservazioniTeobaldo Ceva G. Gnoato, 1822 - 406 sayfa |
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Sayfa 15
... Francesco Lemene , un Giambatista Cotta per tacer di molti altri moderni , che nobil- mente , al pari d'ogni altro più gran Poeta , fe cero risuonare ne loro versi il divino amore ? Io voglio col Salvini che la Poesia diletti , ma per ...
... Francesco Lemene , un Giambatista Cotta per tacer di molti altri moderni , che nobil- mente , al pari d'ogni altro più gran Poeta , fe cero risuonare ne loro versi il divino amore ? Io voglio col Salvini che la Poesia diletti , ma per ...
Sayfa 37
... che facesse il Sole , qualor volea parlar con alcuno , rendono mirabile tatto l'ul- timo Ternario , chiudendo il Sonetto con dili- catezza insieme e sublinità . Mentre Di Francesco Coppetta . entre qual servo afflitto e 57.
... che facesse il Sole , qualor volea parlar con alcuno , rendono mirabile tatto l'ul- timo Ternario , chiudendo il Sonetto con dili- catezza insieme e sublinità . Mentre Di Francesco Coppetta . entre qual servo afflitto e 57.
Sayfa 38
Teobaldo Ceva. Mentre Di Francesco Coppetta . entre qual servo afflitto e fuggitivo , Che di catene ha grevi il piede e ' l fianco Io fuggia la prigion debile e stanco , Dove cinqu'anni io fui tra morto e vivo . Amor mi giunse nel varcar ...
Teobaldo Ceva. Mentre Di Francesco Coppetta . entre qual servo afflitto e fuggitivo , Che di catene ha grevi il piede e ' l fianco Io fuggia la prigion debile e stanco , Dove cinqu'anni io fui tra morto e vivo . Amor mi giunse nel varcar ...
Sayfa 62
... Francesco Petrarca . Reputo io più probabile , che nel se- colo sedicesimo qualche valentuomo , e forse il medesimo Gandolfo Porrino buon Poeta Mode- nese , che il mandò al Castelvetro come cosa di Cino , lo componesse ad imitazion del ...
... Francesco Petrarca . Reputo io più probabile , che nel se- colo sedicesimo qualche valentuomo , e forse il medesimo Gandolfo Porrino buon Poeta Mode- nese , che il mandò al Castelvetro come cosa di Cino , lo componesse ad imitazion del ...
Sayfa 64
... la nebbia giunga mai a farsi Stella ; ma basta al Poeta , che così abbiano creduto o scritto alcuni Meteoristi , af- finchè egli con lode possa vedersi di tale opi- nione . Quel Di Antonio Francesco Rinieri . uel che appena fanciul 64.
... la nebbia giunga mai a farsi Stella ; ma basta al Poeta , che così abbiano creduto o scritto alcuni Meteoristi , af- finchè egli con lode possa vedersi di tale opi- nione . Quel Di Antonio Francesco Rinieri . uel che appena fanciul 64.
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affetto allor altrui amanti Amor Anton Maria Salvini artifizio assai bella bellezza beltà Benedetto Menzini Botta-Adorno Carlo Maria Maggi Castelvetro ch'è ch'io chiusa Ciel Clori colla Componimento Cornelio Bentivoglio costei costume cuore d'amor dice diletto dire dolce Donna duolo Ecco elocuzione Eustachio Manfredi fantasia Ferdinando Antonio Ghedino fiero Figlio Foloe forte forza Francesco Francesco Redi gentil Giuseppe Ercolani gloria gran immagini ingegno intorno l'Alma l'altro l'empio leggiadro lode lume maraviglia medesimo mente mira mirabile mortal morte mostra nobile novità nuovo occhi ottimi Padre passo pensieri periglio Petrarca piangendo piè pietà Platonica poco Poesia Poeta poetica pregio Quadernario ragione Rime sdegno sento siegue Signor soggetto somma Sonetto sospiri spirto stile superba talor Ternario Terzetto Terzina Torquato Tasso troppo turale vago vede veggio verso virtù viva volge Zappi
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Sayfa 143 - Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
Sayfa 256 - Soccorri ali' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì : Si che, s'io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta.
Sayfa 256 - 1 suo difetto di tua grazia adempì : Si che, s'io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che...
Sayfa 143 - Alpi non vedrei torrenti Scender d'armati, e del tuo sangue tinta Bever l' onda del Po gallici armenti. Nè te vedrei del non tuo ferro cinta Pugnar col braccio di straniere genti, Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Sayfa 143 - Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte; Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello ai rai Par che si strugga, e pur ti sfida a morte!
Sayfa 66 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra: ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : - In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
Sayfa 109 - mperla e 'nnostra l'abito eletto e mai non visto altrove; che dolcemente i piedi e gli occhi move per questa di bei colli ombrosa chiostra. L'erbetta verde ei fior di color mille, sparsi sotto quell'elee antiqua e negra, pregan pur che '1 bel pie li prema o tocchi.
Sayfa 136 - Solo e pensoso i più deserti campi Vo misurando a passi tardi e lenti; E gli occhi porto per fuggire intenti Ove vestigio uman l'arena stampi.
Sayfa 138 - Grand' elmo , e spada ardente e fulminosa . Sorrise Uranio , che per entro vede Gli altrui pensier col senno ; e in questi accenti Proruppe , ed acquistò credenza e fede : Siate , o pastori , a quella cura intenti , Che...
Sayfa 237 - Sol piacesti, che ancor de' pregi tuoi parla sovente, lodando ora il bel crine, ora il ridente tuo labbro, ed ora i saggi detti onesti, dimmi: quando le voci a lui volgesti, tacque egli mai, qual uom che nulla sente? o le turbate luci alteramente (come a me volge) a te volger vedesti? De' tuoi bei lumi alle due chiare faci io so ch'egli arse un tempo, e so che allora...