Scelta di sonetti con varie critiche osservazioniTeobaldo Ceva G. Gnoato, 1822 - 406 sayfa |
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Sayfa 37
... Signor ch'io parli e scriva . J La bellezza di questo Sonetto , che a me pa- re eminente , consiste nell'ingegnosa maniera di lodare la Santità di N. S. CLEMENTE XI . , mostrando di non poter lodare ; e molto più nell'artifizio di ...
... Signor ch'io parli e scriva . J La bellezza di questo Sonetto , che a me pa- re eminente , consiste nell'ingegnosa maniera di lodare la Santità di N. S. CLEMENTE XI . , mostrando di non poter lodare ; e molto più nell'artifizio di ...
Sayfa 55
... ivi s'aggiunge , Qv ' ei sè stesso , e ' l suo principio trova , 1 E mentre al primo ardor si ricongiunge , Cresce così che con mirabil prova , Biù che pria da vicin , m'arde or da lunge .. 1 Signor , IX . ignor , fu mia ventura , 55.
... ivi s'aggiunge , Qv ' ei sè stesso , e ' l suo principio trova , 1 E mentre al primo ardor si ricongiunge , Cresce così che con mirabil prova , Biù che pria da vicin , m'arde or da lunge .. 1 Signor , IX . ignor , fu mia ventura , 55.
Sayfa 56
Teobaldo Ceva. Signor , IX . ignor , fu mia ventura , e tuo gran dono L'amar costei , che ad amar te mi trasse : Costei , che in me la sua bontà ritrasse , Per farmi a te simil più , ch'io non sone . Onde in pensar , quanto ... Signor, ...
Teobaldo Ceva. Signor , IX . ignor , fu mia ventura , e tuo gran dono L'amar costei , che ad amar te mi trasse : Costei , che in me la sua bontà ritrasse , Per farmi a te simil più , ch'io non sone . Onde in pensar , quanto ... Signor, ...
Sayfa 133
... Signor sedersi e la mia Dea . Ancora io'l nido di pensieri eletti Posi in quell'alma pianta ; e'a foco e'n gelo Tremando , ardendo , assai felice fui . Pieno era il Mondo de ' suo ' onor perfetti , Allor che Dio , per adornarne il Cielo ...
... Signor sedersi e la mia Dea . Ancora io'l nido di pensieri eletti Posi in quell'alma pianta ; e'a foco e'n gelo Tremando , ardendo , assai felice fui . Pieno era il Mondo de ' suo ' onor perfetti , Allor che Dio , per adornarne il Cielo ...
Sayfa 155
... veggendo d ' avere aju tato altrui a fare una sì bella dilicata chiusa di un Sonetto , che certamente è uno degli ottimi . Qui finiscono le Annotazioni del Signor Muratori • Di Giamb . Ciappetti da Città di Castello La 155.
... veggendo d ' avere aju tato altrui a fare una sì bella dilicata chiusa di un Sonetto , che certamente è uno degli ottimi . Qui finiscono le Annotazioni del Signor Muratori • Di Giamb . Ciappetti da Città di Castello La 155.
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affetto allor altrui amanti Amor Anton Maria Salvini artifizio assai bella bellezza beltà Benedetto Menzini Botta-Adorno Carlo Maria Maggi Castelvetro ch'è ch'io chiusa Ciel Clori colla Componimento Cornelio Bentivoglio costei costume cuore d'amor dice diletto dire dolce Donna duolo Ecco elocuzione Eustachio Manfredi fantasia Ferdinando Antonio Ghedino fiero Figlio Foloe forte forza Francesco Francesco Redi gentil Giuseppe Ercolani gloria gran immagini ingegno intorno l'Alma l'altro l'empio leggiadro lode lume maraviglia medesimo mente mira mirabile mortal morte mostra nobile novità nuovo occhi ottimi Padre passo pensieri periglio Petrarca piangendo piè pietà Platonica poco Poesia Poeta poetica pregio Quadernario ragione Rime sdegno sento siegue Signor soggetto somma Sonetto sospiri spirto stile superba talor Ternario Terzetto Terzina Torquato Tasso troppo turale vago vede veggio verso virtù viva volge Zappi
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Sayfa 143 - Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
Sayfa 256 - Soccorri ali' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì : Si che, s'io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta.
Sayfa 256 - 1 suo difetto di tua grazia adempì : Si che, s'io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che...
Sayfa 143 - Alpi non vedrei torrenti Scender d'armati, e del tuo sangue tinta Bever l' onda del Po gallici armenti. Nè te vedrei del non tuo ferro cinta Pugnar col braccio di straniere genti, Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Sayfa 143 - Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte; Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello ai rai Par che si strugga, e pur ti sfida a morte!
Sayfa 66 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra: ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : - In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
Sayfa 109 - mperla e 'nnostra l'abito eletto e mai non visto altrove; che dolcemente i piedi e gli occhi move per questa di bei colli ombrosa chiostra. L'erbetta verde ei fior di color mille, sparsi sotto quell'elee antiqua e negra, pregan pur che '1 bel pie li prema o tocchi.
Sayfa 136 - Solo e pensoso i più deserti campi Vo misurando a passi tardi e lenti; E gli occhi porto per fuggire intenti Ove vestigio uman l'arena stampi.
Sayfa 138 - Grand' elmo , e spada ardente e fulminosa . Sorrise Uranio , che per entro vede Gli altrui pensier col senno ; e in questi accenti Proruppe , ed acquistò credenza e fede : Siate , o pastori , a quella cura intenti , Che...
Sayfa 237 - Sol piacesti, che ancor de' pregi tuoi parla sovente, lodando ora il bel crine, ora il ridente tuo labbro, ed ora i saggi detti onesti, dimmi: quando le voci a lui volgesti, tacque egli mai, qual uom che nulla sente? o le turbate luci alteramente (come a me volge) a te volger vedesti? De' tuoi bei lumi alle due chiare faci io so ch'egli arse un tempo, e so che allora...