Le rime del Petrarca, 2. ciltL. Ciardetti, 1832 |
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Sayfa 8
... Poeta a questa canzone ; poi segue con quel natural desiderio di morire , che hanno i veramente e gravemente addolorati , affatto diverso da quell'af- fettato , che si spesso ne ' drammi ci fanno udire certi freddi innamo- rati , quando ...
... Poeta a questa canzone ; poi segue con quel natural desiderio di morire , che hanno i veramente e gravemente addolorati , affatto diverso da quell'af- fettato , che si spesso ne ' drammi ci fanno udire certi freddi innamo- rati , quando ...
Sayfa 9
... Poeta all'immagine ed apostrofe d'Amore , e nobil- mente si figura che anch'esso abbia fatto una gran perdita nella morte di Laura . Poi salta ad esagerare il proprio affanno con due versi . E quindi improvvisamente si volge al mondo ...
... Poeta all'immagine ed apostrofe d'Amore , e nobil- mente si figura che anch'esso abbia fatto una gran perdita nella morte di Laura . Poi salta ad esagerare il proprio affanno con due versi . E quindi improvvisamente si volge al mondo ...
Sayfa 37
... Poeta , o voluti dalla rima , non è la più bella cosa del mondo ; quantunque ciò non si possa contar per errore , e che tutti i pensieri per se stessi siano buoni . Una grande , ma bella esagerazione forma l'ultimo terzetto . Pare che ...
... Poeta , o voluti dalla rima , non è la più bella cosa del mondo ; quantunque ciò non si possa contar per errore , e che tutti i pensieri per se stessi siano buoni . Una grande , ma bella esagerazione forma l'ultimo terzetto . Pare che ...
Sayfa 63
... poeta . F. — Volse , rivolse , impiegò — Non sono al sommo ec . Qui deve assolutamente spiegarsi secondo il Tassoni , che la poesia italiana , allora detta volgare , non era ancor giunta alla sua perfezione - E provalo ogni altro poeta ...
... poeta . F. — Volse , rivolse , impiegò — Non sono al sommo ec . Qui deve assolutamente spiegarsi secondo il Tassoni , che la poesia italiana , allora detta volgare , non era ancor giunta alla sua perfezione - E provalo ogni altro poeta ...
Sayfa 75
Francesco Petrarca. È SONETTO LIII . Lamento del Poeta neb visitare quel luogo , dove Laura nacque e mori . questo ' l nido , in che la mia Fenice Mise l'aurate e le purpuree penne ; Che sotto le sue ali il mio cor tenne ; E parole , e ...
Francesco Petrarca. È SONETTO LIII . Lamento del Poeta neb visitare quel luogo , dove Laura nacque e mori . questo ' l nido , in che la mia Fenice Mise l'aurate e le purpuree penne ; Che sotto le sue ali il mio cor tenne ; E parole , e ...
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alcun amante Amor anzi apocope appresso assai avea Avignone Babilonia beata bel viso bella bellezza buon cangiato Canz Canzoniere Castelvetro ch'a ch'è ch'egli ch'io Chè chiama chiesa dei Minori cielo colei colla comento cuore d'Amore d'ogni detto dice il Muratori diletto dire dolce dolore donna maritata edizione fama fiori Francesco Petrarca gentil Giolito giorno gran l'Abate di Sade l'alma l'altra l'anima L'aura Laura leggiadria lezione lieto lode Lodovico Dolce Lodovico il Bavaro lume luogo Marsand Massinissa medesimo Menalippe mente mondo morire mortale morte di Laura omai onesta ottavo ottavo piccolo parla parole passo pensieri piangendo pianto pietà Pietro Ravano poco Poeta poetico pregio quadernario ragione Rime del Petrarca ristampa scritti segue sentimento signor sincope soave solea SONETTO sospiri spirto stanza stile Tassoni terra terzina trarca Trionfi trova Valchiusa Vedi veggio Vellutello Venezia Vergine verso vidi virtù vista viver כג
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Sayfa 26 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.
Sayfa 208 - Miser chi speme in cosa mortal pone i (Ma chi non ve la pone?) e s'ei si trova Alla fine ingannato, è ben ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica, E '1 nome vostro appena si ritrova.
Sayfa 297 - 1 popol di Marte Devesse al proprio onor alzar mai gli occhi, Parmi pur ch'a' tuoi dì la grazia tocchi. L'antiche mura, ch'ancor teme et ama E trema '1 mondo, quando si rimembra Del tempo andato e 'ndietro si rivolve, E i sassi dove fur chiuse le membra Di tai, che non saranno senza fama Se l'universo pria non si dissolve, E tutto quel ch'una ruina involve, Per te spera saldar ogni suo vizio.
Sayfa 309 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Sayfa 304 - Voi, cui Fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade, Di che nulla pietà par che vi stringa, Che fan qui tante pellegrine spade?
Sayfa 146 - Vergine, quante lagrime ò già sparte, quante lusinghe e quanti preghi indarno, pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch' i' nacqui in su la riva d'Arno, cercando or questa ed or quell'altra parte, non è stata mia vita altro ch' affanno; mortal bellezza, atti e parole m'ànno tutta ingombrata l'alma. Vergine sacra ed alma, non tardar, ch...
Sayfa 306 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue, Quando, assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue. Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l'erbe sanguigne Di lor vene, ove '1 nostro ferro mise.
Sayfa 306 - 1 nostro ferro mise. Or par , non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n' uggia . Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte . Qual colpa , qual giudicio, o qual destino, Fastidire il vicino Povero ; e le fortune afflitte e sparte Perseguire ; e 'n disparte Cercar gente , e gradire , Che sparga '1 sangue, e venda l'alma a prezzo? Io parlo per ver dire , Non per odio d...
Sayfa 57 - Amor che meco al buon tempo ti stavi fra queste rive a' pensier nostri amiche e per saldar le ragion nostre antiche meco e col fiume ragionando andavi; fior frondi erbe ombre antri onde aure soavi, valli chiuse, alti colli e piagge apriche, porto de 1" amorose mie fatiche, de le fortune mie tante e sì gravi; o vaghi abitator de...
Sayfa 303 - 1 Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra , Ti volga al tuo diletto almo paese: Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s