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ILLUSTRAZIONI

LE DUE PRIME CANZONI

I. Composizione e stampa delle due canzoni.

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- Le due stesure

La risposta del

269

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della lettera dedicatoria al Monti. Monti. - Lo scontento di Giacomo II. La «formosissima donna del Leopardi e la «donna di forme alte e divine» del Beneficio del Monti. - La <<< Italia imbriaca della Mascheroniana; e la «serva derisa della canzone Per il Congresso di Udine. « L'armi, qua l'armi! ». — Simonide e il bardo Ullino. I giudizi del Leopardi sulla poesia del Monti. Il cuor di Dante »! — La conoscenza personale dei due poeti. Il giudizio del Leopardi sul carattere morale del Monti III. Alcune chiose alla canzone All'Italia. Giudizi del Leopardi sul Testi, sul Chiabrera, sul Guidi, sul Filicaia. Il frammento di Simonide

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IV. Alcune chiose alla canzone Sopra il monumento di Dante.
Il Leopardi a Ravenna. — La giovanile orazione Agli
Italiani. Giacomo misogallo

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277

289

296

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V. La prima edizione, romana, delle due canzoni.
sura di Monaldo e il rancore del figlio. Due canzoni
che poi rimasero inedite. La canzone Al Mai.
L'amore di Giacomo pei Greci e l'odio per essi di Mo-

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I. Composizione e stampa della canzone. La dedica al conte Trissino. La proibizione della Censura austriaca. I rapporti del Leopardi col Mai. Il frammento di Libanio

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II. Giudizi del De Sanctis e dello Zumbini. - La sede de' giusti nella cantica del 1816. Il Tasso. L'Alfieri.

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ALLA SORELLA PAOLINA E A UN VINCITORE NEL PALLONE. 320-334

I. Data della composizione e prime tracce della canzone Alla sorella Paolina. — Il giudizio del De Sanctis. - Le donne e le sorti d'Italia. Le << beate larve » della fanciullezza. La poesia delle idee indefinite.

-

I figliuoli «Virtù viva

<< miseri o codardi». Il « gracil petto ». -
sprezziam». - Mimnermo e Anacreonte. - Amore sprone
a virtù. Il romanticismo del Leopardi.

mineo core ».

La Virginia alfieriana

Il «fem

II. Il vincitore nel giuoco del pallone che ispirò la canzone. Gli esercizi ginnastici e la sperata rigenera

320

zione politica. - Tre canzoni del Chiabrera e un accenno
dell'Alfieri. Confronti col Parini, con Orazio, con Ge-
remia, con Paolino d'Aquileia, con l'Ossian.

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Pag.

La vita

328

BRUTO MINORE, ALLA PRIMAVERA, AI PATRIARCHI, SAFFO. 335-353

I. Data della composizione di questi Canti.
al Bruto.
Chiose al Bruto.

- Il preambolo

Le prime idee del Bruto e della Saffo.

in questa canzone.

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Giudizio

335

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II. La canzone Alla Primavera, e alcuni concetti già espressi nelle lettere e nello Zibaldone. Le favole mitologiche e i poeti moderni. Il sermone Sulla Mitologia del

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Monti. Esposizione e giudizio dello Zumbini. - L'Inno
ai Patriarchi e gl'Inni Cristiani. Traccia dell'Inno
ai Patriarchi. Abbozzo dell'Inno al Redentore .

IL PRIMO AMORE E IL FRAMMENTO XXXVIII, IL FRAMMENTO
XXXIX E IL SOGNO, LA SERA DEL DÌ DI FESTA, A SILVIA,
LE RICORDANZE, ALLA SUA DONNA

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La Geltrude Cassi.
Il Diario d'amore o Storia d'un'anima. - Il Frammento
XXXVIII. L'Elegia 11. La traccia delle nuove

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346

354-368

354

Il Sogno

360

II. Un'altra traccia di Elegia e il Frammento XXXIX.
La sera del dì di festa e A una fanciulla.
e la forosetta Brini. Il bacio di Consalvo
III. Composizione dei canti A Silvia, Il Risorgimento, Le
Ricordanze, Alla sua donna. · La Teresa nei Ricordi
di Giacomo. Nerina e Silvia. Alla sua donna e la
nota che vi appose il poeta

CONSALVO, ASPASIA, AMORE E MORTE, IL PENSIERO DOMI-
NANTE, A SÈ STESSO

Lodatori e detrattori del Consalvo. I poemetti del Byron.
Leopardi romantico.

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I nomi di Consalvo e di El

Chi sia l'Elvira. La data del
Giacomo nella primayera e nell'estate del

Le sue richieste d'autografi. La partenza per

Roma e il volontario e doloroso esilio. Le lettere alla

signora Fanny. - Il ritorno a Firenze. Nuove lettere
Amore e Morte. Le fonti del Consalvo.

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- Gli spunti petrarcheschi, metastasiani, virgiliani, teo-
Gli Sciolti al Chigi e i Pensieri d'amore del
Il Werther, e lo studio e l'amore onde il Leo-

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Pag.

pardi ricercò questo volume.

-

La Fanny e l'Aspasia.

- I versi A sè stesso e l'inno Ad Arimane.

-

sorriso del poeta

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IL FIORE DEL DESERTO

Il Leopardi sull'arida schiena del Vesuvio. — L'Infinito.
Il sorriso in cospetto del mare di Napoli.
L'ascensione al Vesuvio. Goethe.

solitario.

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Il passero

Il

La rovina desolata.

Il sarca

La lotta dell'uomo contro

fiore della ginestra.
stico accenno al Mamiani.
la natura. La marina napoletana ricordata solo come
specchio di terrori. La lava descritta dalla Stäel. - Il
<< sepolto scheletro ». - La solidarietà umana nel dolore.

Lo svolgimento del pensiero filosofico del Leopardi.

397-416

397

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LA VITA DEL POETA

NARRATA DI SU L' EPISTOLARIO

G. LEOPARDI, I Canti.

1

Avvertenza. Adopero e cito, per l'Epistolario, la quinta ristampa, in tre volumi, Firenze, Successori Le Monnier, 1892; per lo Zibaldone, l'unica edizione, ufficiale, in sette volumi, Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura di G. L., Firenze, Succ. Le Monnier, 1898-1900.

Dell' Epistolario leopardiano F. de Sanctis ebbe a scrivere (Saggi critici, Napoli 1874, pag. 212 ss.): Queste lettere sono «il più eloquente comento delle sue scritture, e la materia quasi ancor grezza ch' egli nelle poesie lavorò e condusse a tanta perfezione... ; sono pietoso racconto dei casi della sua vita, e quasi ritratto dell'animo dello scrittore... Ei non vide quaggiù cosa alcuna pari al suo animo, che valesse i moti del suo cuore; e più che il dolore, l'inerzia, quasi ruggine, consumò la sua vita; solo, in questo ch'ei chiamava formidabile deserto del mondo. In tanta solitudine la vita diviene un dialogo dell'uomo con la sua anima, e gl'interni colloquii rendon più acerbi ed intensi gli affetti rifuggitisi amaramente nel cuore, poi che loro mancò nutrimento, in terra. Tristi colloquii e pur cari, onde l'uomo, suicida avoltoio, rode perennemente sè stesso, ed accarezza la piaga che lo conduce alla tomba ».

E dello Zibaldone ha recentemente scritto B. Zumbini (Studi sul Leopardi, vol. I, Firenze, G. Barbèra, 1902; pag. 92): « Lo Zibaldone è una fonte inesauribile di preziosi documenti per la vita, per la dottrina e per l'arte del Leopardi, per tutto ciò, insomma, che possa avere qualsiasi attinenza coll' esser suo. Oltre che i tesori del suo sapere, egli versò qui tanta parte dei suoi più segreti affetti; e scrivendo in esso ogni giorno e anche più volte in un solo giorno, venne a segnarvi lì per lì ogni passo da lui stampato sul cammino della vita: e ogni suo passo fu come un nuovo acquisto e un nuovo dolore».

Mi occorrerà anche spesso di citare:

Lettere scritte a Giacomo Leopardi dai suoi parenti, a cura di G. PIER-
GILI; Firenze, Succ. Le Monnier, 1878.

Scritti letterari di Giacomo Leopardi, ordinati e riveduti per cura di
GIOVANNI MESTICA, volumi due; Firenze, Succ. Le Monnier, 1899.
Nuovi documenti intorno agli scritti e alla vita di Giacomo Leopardi,
raccolti e pubblicati da G. PIERGILI; Firenze, Succ. Le Monnier,
1892.

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