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Giovambatista Riccheri Genovese.
Francesco Algarotti Veneziano.

Bernardino Antonio Barbieri Mantovano della compagnia di Gesù.

Francesco Guadagni )

Antonio Gaidani

Marco Cappello

) Bresciani.

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Quirico Rossi Vicentino della Compagnia di Gesù predicatore celebre.

1745.

Giovannandrea Irico da Trino di Monferrato canonico e dottore del collegio e biblioteca Ambrogiana di Milano.

Luigi Giusto Veneziano già segretario di S. E. conte Luca Pallavicini governatore dello stato di Milano.

Marco conte Tomini Foresti nobile Berga

masco.

Vittor Vittori medico Mantovano.

Giuseppe Bartoli Padovano professore di belle lettere nell' università di Torino.

ca

Durante conte Duranti patrizio Bresciano meriero d' onore di sua Santità, e cavaliere de' Santi Maurizio e Lazzaro.

Pier-Anton Serassi Bergamasco già professore di belle lettere nelle scuole pubbliche della patria poi Rettore del collegio Cerasola di Roma, indi segretario dell' eminentissimo card. Furietti.

Giuseppe Rota già professore di lettere, e di filosofia, poi parroco in Bergamo sua patria. Girolamo Guarinoni) Professori di belle lettere Ottavio Bolgeni ) in Bergamo loro patria. Antonmaria Perotti Bolognese Carmelitano Giuseppe Gennari abate Padovano.

Angelo Teodoro Villa di Binasco, Borgo tra

Milano e Pavia, dotto in greco non meno che in latino ed italiano.

Domenico Salvagnini abate Padovano professore di umane lettere nel colleggio reale di Palermo.

Antonmaria Borga nato in Rasa villa situata su i monti di Locarno del Lago maggiore, parroco già di Cavernago, poi di Levrenno nel distretto di Bergamo.

Giuseppe Astori Bergamasco allievo in medicina del calebre Fisico Andrea Pasta noto per opere stampate in tutta Italia.

Pietro Ceroni Bergamasco giovane di grande aspettazione, morì nel principio_de' suoi studi (non avendo ancora compita la Rettorica) nel 1748.

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DELLE

RIME ONESTE

Donna

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onna del cielo, gloriosa madre

Del buon Gesù, la cui sacrata morte
Per liberarci dalle infernal porte

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Tolse l'error del primo nostro padre:
Risguarda amor con saette aspre e quadre
A che strazio m' adduce ed a qual sorte:
Madre pietosa a noi cara consorte
Ritranne dal seguir sue turbe e squadre.
Infondi in me di quel divino amore

Che tira l'alma nostra al primo loco,
Sì ch' io disciolga l'amoroso nodo.
Cotal rimedio ha questo aspro furore,
Tal acqua suole spegner questo foco,
Come d'asse si trae chiodo con chiode.

A Maria nostra Donna.

Rime Oneste 7. 1.

A

DI

DI DANTE ALIGHIERI

Voi che portate la sembianza umile,

Cogli occhi bassi mostrando dolore, Onde venite, che il vostro colore Par divenuto di pietra simile? Vedeste voi vostra donna gentile

Bagnar nel viso suo di pianto amore?
Ditelmi donne, che mel dice il core;
Perch' io vi veggio andar senza atto vile.
E se venite da tanta pietate,

Piacciavi di ristar qui meco alquanto,
E che che sia di lei nol mi celate.
Io veggio gli occhi vostri c'hanno pianto ;
E veggiovi venir sì sfigurate,

Che il cor mi trema di vederne tanto.

1919

'tu colui, Chai trattato sovente
Di nostra donna sol parlando a nui?
Tu risomigli alla voce ben lui;
Ma la figura ne par d'altra gente.
Deh perchè piangi tu sì coralmente,
Che fai di te pietà venire altrui ?
Vedestu pianger lei, che tu non pui
Punto celar la dolorosa mente?
Lascia piangere a noi, e triste andare,
(E' fa peccato chi mai ne conforta)
Che nel suo pianto l'udimmo parlare.
Ella ha nel viso la pietà si scorta,

Che qual l'avesse voluta mirare
Saria dinanzi a lei cadută morta.

Son. 1. Alle donne fiorentine che venivan dal visitare Beatrice de'Portinari onestissima donzella piangente e dolorata per la morte di Folco suo padre. Son. 11. Risposta delle donne fiorentine.

V. 1. Dante celebrò Beatrice con molte rime, e l'introdusse altresì nel suo Paradiso.

V. 7. Pui, per puoi.

Deh

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