Ahi! l'armi sue contro il cor magnanimo; Contro il tuo core, che contemplo; e venero Sì pien di grazia sì costante e tenero. lo già vidi una bianca agna purissima Con un suo puro agnello al pasco scendere, Del fulvo predator digiuna rabbia, I verdi campi farsi, e i fonti squallidi. Vidi, che scelto avea nel colle un acero, Piombò sul nido il ghermitore artiglio, Vorrei nel bosco i versi miei far vivere, To tuo cantor tutte non vo' ripetere' Le cagion triste, che languir ti ferono. Che i miei delitti, e quei del mondo alzarono; Se non veniva immenso merto a togliere Che osar tant' oltre trafiggendo giungere ? Quai voci estreme dal suo labro suonano, Che non si sanno da pietà disgiungere ? Voci che di perdono ancor ragionano, Voci che i sassi fin potean compungere. Voci, che col ciel dolce si querelano, E l'egra assunta Umanità disvelano. Ahi! Madre, gli occhi tuoi ver lui si girano, E ne l'ultimo incontro i suoi ritrovano ; Le piaghe i sangue e i lunghi obbrobrii mirano, E le mirate pene in te rinnovano. Amor virtù contra il tuo cor cospirano; E qual oro in fucina, oimè lo provano : Ah! Madre, troppo col tuo figlio unanime Più nol mirar oimè! già cade esanime. Ve'quai portenti il suo morir figurano, Che pietà mista di spavento infondono: J E l'orror di natura in ciel diffondono ; E scosse da terror le rupi ondeggiano. I cardini del mondo si disnodano, Si spezza il sacro Vel, le terre tremano Ed osso ad osso, e nervo a nervo annodano I redivivi, che le tombe scemano. Sembra così, che risentirsi godano Le cose tutte, e che sconvolte fremano; Così l'estinto lor Fattore additano, Così il tuo duol, Madre dolente, imitano. Ah! mi potessi anch'io,. Vergine, assidere A piè del sacro legno, onde partirono Confusi gli empi, che la Vita uccidere, E svenar ciechi l'Innocenza ardirono ! Meco air! volesse, o Madre, amor dividere I santi affanni, che il tuo cor ferirono,! Potessi í falli antichi in petto frangere ! Arder teco potessi, e teco piangere ! INDICE D E' POE TI CONTENUTI IN QUESTO PRIMO TOMO Agata Giuliano di S. Alaleoni Giuseppe Alighieri Dante Amalteo Giovambatista Amanio Niccolò Amigoni Floriano Angiolieri Cecco . Ariosto Lodovico Pag. 250 3. 371. 427 |