Rime oneste de'migliori poeti antichi e moderni, 1. ciltAngelo Mazzoleni Remondini, 1821 |
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Sayfa 11
... eterno lume , Quando mostrai di chiuder , gli occhi apersi . S. I. Il Muratori Francamente contalo per uno de ' più belli ; anzi dì , che ha pochi pari . La fan- tasia ha qui egregiamente lavorato . ( 1 ) Pietate dagli antichi sovente ...
... eterno lume , Quando mostrai di chiuder , gli occhi apersi . S. I. Il Muratori Francamente contalo per uno de ' più belli ; anzi dì , che ha pochi pari . La fan- tasia ha qui egregiamente lavorato . ( 1 ) Pietate dagli antichi sovente ...
Sayfa 13
... eterno alto ricetto , Spesso a me torna con l'usato affetto , E di doppia pietate ornata il ciglio , Or di madre , or d'amante , or teme , or arde Donesto foco , e nel parlar mi mostra Quel , che in questo viaggio fugga o segua ...
... eterno alto ricetto , Spesso a me torna con l'usato affetto , E di doppia pietate ornata il ciglio , Or di madre , or d'amante , or teme , or arde Donesto foco , e nel parlar mi mostra Quel , che in questo viaggio fugga o segua ...
Sayfa 23
... modelli del ben poe- tare , questi sono gli occhi della lingua nostra . ( 1 ) Donna cioè padrona . Dante ancora . Tu del ciel donna e del mondo superna : Ben Ben dovria farvi onor d'eterno esempio Napoli vostra , e SONETTI 23.
... modelli del ben poe- tare , questi sono gli occhi della lingua nostra . ( 1 ) Donna cioè padrona . Dante ancora . Tu del ciel donna e del mondo superna : Ben Ben dovria farvi onor d'eterno esempio Napoli vostra , e SONETTI 23.
Sayfa 24
Angelo Mazzoleni. Ben dovria farvi onor d'eterno esempio Napoli vostra , e ' n mezzo al suo bel monte Scolpirvi in lieta e coronata fronte Gir trionfando e dare i voti al tempio : Poichè l'avete all'orgoglioso ed empio ... eterno esempio ...
Angelo Mazzoleni. Ben dovria farvi onor d'eterno esempio Napoli vostra , e ' n mezzo al suo bel monte Scolpirvi in lieta e coronata fronte Gir trionfando e dare i voti al tempio : Poichè l'avete all'orgoglioso ed empio ... eterno esempio ...
Sayfa 32
... eterno danno , La qual , se dal cammin dritto impedita Le Sirene gran tempo schernit ' hanno , Non tardar tu , ch'omai della mia vita Si volge il terzo e cinquantesim anno . S. I. In morte di Carlo Bembo suo fratello . S. II . A Maria ...
... eterno danno , La qual , se dal cammin dritto impedita Le Sirene gran tempo schernit ' hanno , Non tardar tu , ch'omai della mia vita Si volge il terzo e cinquantesim anno . S. I. In morte di Carlo Bembo suo fratello . S. II . A Maria ...
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Sayfa 5 - L'abito eletto, e mai non visto altrove, Che dolcemente i piedi, e gli occhi move Per questa di bei colli ombrosa chiostra. L'erbetta verde, ei fior di color...
Sayfa 41 - II sommo imperio tuo caduto al fondo, Tante tue pompe e tanti pregi spenti? Tal. così ancella, maestà riserbi, E sì dentro al mio cor suona il tuo nome, Ch' i tuoi sparsi vestigi inchino e adoro.
Sayfa 9 - Pommi in cielo od in terra od in abisso, In alto poggio, in valle ima e palustre, Libero spirto od a...
Sayfa 446 - Costui, maestro Piero, è quel ch' insegna, quel che può dirsi veramente dotto, che di vero saper l' anima impregna ; chè non imbarca altrui senza biscotto, non dice le sue cose in aria al vento; ma tre e tre fa sei, quattro e quattro otto.
Sayfa 63 - ... tuoi santi ardori, ricorro ; e prego che mi porghi mano a trarmi fuor del pelago, onde uscire, s'io tentassi da me, sarebbe vano. Tu volesti per noi, Signor, morire, tu ricomprasti tutto il seme umano ; dolce Signor, non mi lasciar perire ! GIULIA BRACCALI RICCIARDl (da PMoia, sec.
Sayfa 5 - Gite securi omai ch'Amor ven vosco, e ria fortuna po ben venir meno, s' ai segni del mio sol l' aere conosco. 1 4 CLIV. Le stelle, il cielo e gli elementi a prova tutte lor arti et ogni estrema cura poser nel vivo lume, in cui natura si specchia e '1 sol, ch'altrove par non trova. L'opra è sì altera, sì leggiadra e nova, che mortal guardo in lei non s'assecura, tanta negli occhi bei, for di misura, par ch'Amore e dolcezza e grazia piova. L'aere percosso da...
Sayfa 40 - L' ali sue spande, e le gran forze muove Per l' italico ciel l' augel di Giove, Come re altero di tutti altri e solo. Non vede accolto un rio perfido stuolo Entro al suo proprio e vero nido altrove. Ch'ancide quei di mille morti nuove. E questi ingombra di spavento e duolo.
Sayfa 487 - Cosi si fugge il tempo, e col fuggire ne porta gli anni e '1 viver nostro insieme ! che a noi, voler del ciel, di più fiorire,* come queste faran, manca la speme, certi non d'altro mai che di morire...
Sayfa 31 - Nel gran pelago lor guado non trova. Solo, a sprezzar la vita, alma gentile, Desio di lui, che sparve, non vi mova; Né vi sia, lo star nosco, ingrato e vile.
Sayfa 11 - 1 ciel ne mostrò, terra nasconde ; Veggio, ed odo, ed intendo ; ch' ancor viva Di sì lontano a' sospir miei risponde. Deh perché innanzi tempo ti consume ? Mi dice con pietate : a che pur versi Degli occhi tristi un doloroso fiume ? Di me non pianger tu ; che miei dì fersi, Morendo, eterni ; e neh" eterno lume, Quando mostrai di chiuder gli occhi, apersi.