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accettate, si provino per Novizie per il tempo prescritto dalle Regole, ed indi si ammettino all'oblazione, secondo si prescrive in dette Regole.

rimanentidicidot

23. Il resto poi di dette Oblate sino al numero di ventiquattro Prescrive le quasia di Sezze, o della Diocesi, o di altre Diocesi, e queste altre die- lità, e Doti delle ciotto Oblate di Sezze, o della Diocesi, o Forastiere, dovranno pa- to Oblate, ed it gare al Monastero, se saranno della Città di Sezze soli scudi tre- modo di ammetcento di dote, oltre gl'alimenti nel tempo della Prova, o Novizia- terle. to, e l'acconcio, se poi saranno della Diocesi, o Forastiere dovranno pagare la dote di scudi trecento cinquanta, oltre gl'alimenti, e l'acconcio, come sopra; e queste dieciotto altre Oblate dovranno proporsi dal Direttore, o sia Vicario Spirituale di detto Monastero, e Monache, ma prima dovranno farsi intesi della Persona, che si deve proporre, e sue qualità, tanto detti Signori Esecutori, quanto l'Eminentissimo Protettore sudetto, e poi proporla alle Monache, le quali parimente per scrutinio segreto dovranno accettare la persona proposta, avvertendo, che siano anche queste Zitelle atte per gli esercizj del Monastero, o pure tali, che le Monache credèssero, che fossero abili ad adattarsi per li detti esercizj del Monastero, e che siano state in educatione nel medemo, e già sperimentate..

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24. Le sei Converse (eccettuata una da proporsi dalli nostri Prescrive le qua, primi Esecutori, e dopo la morte, o in assenza, come sopra de'me- lità, e Doti delle sei Converse, ed demi, dalla Congregazione di S. Ivo, la quale dovrà sapere l'eser- il modo di rice; cizio di Fornara) si dovranno eleggere dalle Monache con la con- verle, e che una ferma dell' Eminentissimo Protettore, dopo avere sentita l' informa- di esse debba esser proposta dagli zione, che dovrà dargli il P. Direttore Spirituale, il quale dovrà Esecutori, e manbene informarsi, se la Persona sia sufficiente, e possa riuscire, se cando questi dalla Congregazionesia onesta, o nata di Persone oneste, e queste cinque Converse siar di S. Ivo. no ricevute con la sola dote di scudi sessanta, oltre l'acconcio solito per le Converse, e la Fornara, senza dote, con il solo acconcio. 25. Preghiamo ancora, la detta Congregazione di S. Ivo a vo- Prega la Congre ler assistere perpetuamente al detto. Monastero, e Monache in ogni, gazione di S. Ivo e qualunque lite tanto passiva, che attiva, e speriamo, che averà to Monastero, a per noi, che siamo stato Protettore da tanto tempo di detta Con- riguardo delli begregazione, e gl'abbiamo procurata entrata sufficiente per sostenere neficj da lui fatti: adessa Congregali pesi, tutta la considerazione, e tutta la condescendenza, pietà, e zione.. carità verso detto. Monastero..

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che assista al det

26. In caso che non si continuasse il detto Monastero della Provede al caso Sagra. Famiglia, di modo che o affatto si serrasse, o cessasse, o pu- il d. Monastero in cui si estingua: re in quello non si continuassero ad istruire le Fanciulle, secondo o si muti l'Istitut

na, che in tal ca

so vi siano intro

numero di otto, e

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con le Doti delle

Pontefice l'assi

stenza della Con

Protettore di es

mo,

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to di esso ed ordi- le Regole gia prescritte, ma si mutasse la sostanza della Fondazione, il che speriamo, che sua Divina Maestà, per sua misericordia, dotti li Padri della non sarà per permettere, allora, ed in ciascuno di detti casi dispoMissione di Mon- niamo, che la fabbrica del Monastero, la quale benchè fatta in gran tecitorio fino al parte da altri, nulladimeno perchè è stata fatta con denari ritratti prega sopra di ciò da Censi vitalizj, Cambj, ed altri Debiti da noi pagati in somma li Sommi Ponte- quasi di scudi tre mila, e cinquecento, e da noi accresciuta, e la fici per le applica Chiesa da noi fabbricata da' fondamenti, si consegni a' Padri Missiozioni dei Beneficj uniti al detto Mo- narj della Missione di Roma in Monte, Citorio, perchè introduchinastero e delli no ivi almeno otto de' loro Padri, li quali dovranno non solo assiBeni comprati stere alli Vescovi pro tempore per gl' Ordinandi, e per il SeminaMonache di essa; rio, ma anche per le Missioni per tutta la Diocesi, ed officiare la E domanda ap- Chiesa secondo il loro stile, e tenere un Padre perito di canto ferpresso il Sommo il quale insegni a tutti li Canonici Sacerdoti, e Chierici anche del Seminario il medemo Canto fermo, e i nostri esecutori Testagregazione di S. mentarj diano a detti Padri Missionarj tuttociò, che abbiamo lasciaIvo e dell' Emo to all' Oblate, ed al detto Monastero della Sagra Famiglia tanto in sa, a cui in oltre Stabili, che in Luoghi de' Monti, con che debbano essi medemi Painsieme col Ve- dri amministrare li beni, e loro entrate; e supplichiamo umilmente Scovo pro tempore il Sommo Pontefice pro tempore di volerli applicare ancora perpecrescere altri So- tuamente tutti li Benefizj Ecclesiastici uniti a nostra istanza da' Somgetti delli dd. PP. mi Pontefici al detto Monastero, come anche li Beni comprati con le doti delle Monache, il che speriamo sarà benignamente per concedere, trattandosi di Benefizj d'una rendita mediocre, e di Jus patronato devoluto al medemo Monastero, e d'un bene sì grande, e spirituale d'una intiera Diocesi, che passa ventisei mila Anime, e preghiamo ancora la Congregazione di S. Ivo, e l'Eminentissimo Protettore pro tempore della medema di volere assistere appresso il Sommo Pontefice per questa grazia, ed in questo caso, e purchè l'entrata lo sopporti, dovranno accrescersi altri soggetti dalli Padri Missionarj ad arbitrio dell' Eminentissimo Protettore della Congregazione di S. Ivone, e di Monsignor Vescovo pro tempore, e vogliamo, che li sudetti Padri applichino ancora ogni giorno due Messe perpetuamente per l'anima nostra, e de' nostri defonti, ed applichino parimente in detta causa tutto il bene, che faranno.

da l'arbitrio di ac

della Missione

oltre li sudetti ot

to, e finalmente ingiunge alli det ti PP. diversi pesi.

In caso che li dd. 27. E quando detti Padri non volessero venire in Sezze, o vePP. non volessero nuti partissero da Sezze, in questo caso tutto ciò che abbiamo ordiandare a Sezze, nato, che si dia a detti Padri Missionarj, vogliamo si divida in due o ne partissero, sostituisce ad essi parti eguali, una delle quali vogliamo si dia, e consegni alla Pia la Casa delli Ca- Casa de' Catecumeni, della quale noi siamo stati Protettore, ad ef

metà, e per l'altra lo Spedale di S. Gallicano di Ro

ma con alcuni

fetto, che il frutto annuo di detta parte si eroghi in beneficio, e tecumeni per una sollievo di detta Pia Casa de' Catecumeni, con il peso però di far celebrare una Messa quotidiana perpetuamente per suffragio della nostra anima, e dell'anime de' nostri Maggiori, Fratelli, e Sorelle; e l'altra parte, e metà vogliamo, che si dia, e consegni all' Ospedale pesi. di S. Gallicano di Roma fondato per li Lebrosi, e Tignosi, del quale parimente noi siamo stati Protettore, e vogliamo, che l'annuo frutto di questa metà si eroghi in dare il necessario per il fuoco, e la sera un pane con minestra a quelli poverelli, che saranno ricevuti nella stanza grande fuori dell' Ospedale, fatta a questo fine di ricevere particolarmente l'inverno quelli miserabili, che non possono avere luogo ne' letti dell' Ospedale ripieni d'ammalati, acciò non periscano per le strade, e quando l'entrata lo comporti, vogliamo, che a detti Poveri si dia la sera oltre il pane, e minestra, anche una pietanza. Vogliamo però, che detto Ospedale sia parimente tenuto a fare ogni giorno celebrare perpetuamente una Messa per suffragio della nostra anima, e de' nostri maggiori, Fratelli, e Sorelle.

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28. Preghiamo in fine li nostri Signori Esecutori assegnare al la nostra Nipote Suor Maddalena Monaca nel Monastero della Purificazione tanti luoghi di Monti, che corrispondino al suo livello di scudi trenta annui, sua yita durante, purchè in vita non l'abbiamo fatto noi, giacchè l'altra nostra Nipote Monaca nel Monastero di Santa Lucia in Selce è stata di già da noi proveduta d'un vacabile, che frutta sessanta, e più scudi l'anno per suo livello, vogliamo però, che dopo la morte di detta Suor Maddalena la proprietà di detti luoghi de' Monti, che se gl'assegnaranno da detti nostri Signori Esecutori assieme con il frutto ricada al detto nostro Monastero nostro Erede.

29. Tutti li nostri Manoscritti, e Scritture ordiniamo, si diano al Signor Abbate Ceccotti nostro Uditore liberamente, e così dispo niamo, ordiniamo, vogliamo, servendoci del Privilegio, e degl' In dulti, che abbiamo in ogni miglior modo.

و

30. Alla Signora Contessa Maddalena Zinanni nostra Nipote lasciamo la Caffettiera d'argento, che ci lasciò la Marchesa Catarina sua Sorella, ed alle due Monache di S. Lucia in Selce, e della Purificazione parimente nostre Nipoti ordiniamo che gli si compri dai nostri Signori Esecutori una Guantiera d'argento per ciascheduna del valore di scudi cinquanta, e si consegni alle medeme.

Questo dì 23. Settembre 1741.

Provede al Livello di annui scudi 30 per Suor Maddalena sua Nipote Monaca, proveduta di Lie dichiara aver vello l'altra Nipote similmente Modi un Vacabile.

naca col mezzo

Legato delli Manuscritti, e Scritture al Sig. Abhate Ceccotti suo

Uditore.

Altri Legati alla
Signora Contessa
Zinanni, e alle
due Monache sue

Nipoti.

Rivocazione degli

31. E così dispongo, ordino, e dico rivocando qualsisia altro

altri Testamenti Testamento fatto in questo, ed in ogn'altro miglior modo.

data di questo Te

stamento, e sot

toscrizione del 'Testatore.

P. Cardinale Corradini.

Il detto Cardinal

CODICILLI

1. Avendo noi nel nostro Testamento eletti, e deputati gl'EseTestatore in que- cutori Testamentarj, nulladimeno, in conferma di quanto abbiamo sto Codicillo elegge di nuovo li su- sopra di ciò stabilito nel medemo, ed anche per maggior chiarezza detti Esecutori della nostra volontà, con il presente foglio eleggiamo nostri EsecuTestamentari, ed tori Testamentarj l'Eminentissimo, e Reverendissimo Signor Cardi. aggiunge il detto Signor Abbate nale Rezzonico, e Monsignor Illustrissimo, e Reverendissimo LudoCeccotti suo Udi- vico Valenti Promotore della Fede, e quando sarà ritornato dalla tore, come se fos- Nunziatura di Parigi, vogliamo, che sia ancora, ed eserciti l'uffizio se un'altro Ese- d'Esecutore Testamentario Monsignor Illustrissimo, e Reverendissi

cutore.

mo Crescenzi, quali Esecutori tutti dovranno avere tutte quelle facoltà da noi dategli, ed espresse, ed individuate nel nostro Testamento, pregando tutti li medemi a volersi valere dell'opra, e della persona del Canonico Tommaso Ceccotti nostro Uditore per dare la piena esecuzione alle cose stabilite in detto nostro Testamento, come se detto nostro Uditore fosse un'altro Esecutore del medemo Testamento, essendo questa la nostra precisa volontà, e la nostra precisa intenzione, che per maggior chiarezza di ciò, che abbiamo espresso nel detto nostro Testamento, abbiamo voluto di nuovo, e per Data, e sottoscri- maggior cautela esprimeré nel presente foglio firmato di nostro prozione di questo prio carattere. Questo dì 29 Gennaro 1743.

Codicillo.

Altri diversi Legati.

P. Cardinale Corradini.

2. Per ragione di Legato, ed in ogni altro miglior modo lascio a Monsignor Illustrissimo, e Reverendissimo Crescenzi la mia A. Monsig. Crescenzi la Mazza Mazza Cardinalizia in segno dell'amore, che sempre gli ho portato. Cardinalizia. 3. Item per ragione di Legato, ed in ogn' altro miglior modo lascio alla Signora Contessa Corradini mia Nipote, Moglie del Signor Conte Lodovico Zinanni da Ravenna tutte le porcellane di qualunque sorte, che ho in Roma, o siano di Portogallo,

Alla Signora Con

tessa Zinanni le Porcellane di'

Roma.

lunque altra qualità.

o di

qua

Alla Sig. March. 4. Item per ragione di Legato, ed in ogni altro miglior modo Sacchetti le Por- lascio alla Signora Marchesa Ginevra Muti Sacchetti mia Pro-nipote tutte le porcellane, che ho in Frascati di qualunque qualità elle

·cellane esistenti in Frascati com

siano, o di Portogallo, o d'altra sorte, intendendo, che fra esse sia compreso tutto il servizio di terra di Sassonia dorato.

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to.

5. Item per ragione di Legato, ed in ogni miglior modo lascio Al Sig. Marcheal Signor Marchese Giovan Battista Sacchetti Muti Marito di detta se Sacchetti un' Signora Marchesa Ginevra mia Pro-nipote l'orologio, che sta sopra Orologio. il tavolino nell'anticamera antecedente alla camera de' quadri, dove sono solito dare udienza. :i

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6. Item lascio per ragione di Legato, ed in ogni miglior mo- Al Sig. Co. Zindo lascio al Signor Conte Ludovico Zinanni, Marito di mia Nipo- nani l'Urna con te, l'urna d'ebano, che stà sopra il mio inginocchiatore della mia figure d'argento. camera, dentro la quale urna vi sono diverse figure di argento rilevate rappresentanti Nostro Signor Gesù Cristo legato alla Colonna. 7. E questa nostra volontà dichiarata in questo foglio, ancorchè possa essere, e sia in qualche parte contraria a ciò, che abbia mo disposto nel Testamento, vogliamo, che sia puntualmente, ed esattamente eseguita nel modo e forma, che l'abbiamo spiegata. Questo dì, ed anno sudetto.

P. Cardinal Corradini.

8. Alli due Camerieri Francesco Selvaggi, e Benedetto, che mi assistono, oltre ciò, che gli ho lasciato nel Testamento gli si diano altri settanta scudi per ciascheduno.

P. Cardinal Corradini.

In Nomine Domini. Amen.

Data, e sottoscrizione delli dd. nuovi Legati, e Codicillo.

Sottoscrizione.

Altri due Legati a due Camerieri Francesco, e Benedetto.

Ultima sottoscrizione del Cardinal Testatore.

enunciata di so

Præsenti publico Instrumento, cunctis ubique pateat, et sit no- Dichiarazione ed tum quod Anno a Nativitate ejusdem Domini Nostri Jesu Chri- attestazione del sti 1732 Indictione X, Pontificatus autem Sanctissimi Clementis ni Gesuita FraP. Luigi CorradiPP. XII Anno tertio mensis Augusti die 26. In mei etc. Testium- tello del d. Carque infrascriptorum præsentia, præsens, et personaliter constitutus dinal Testatore admodum R. P. Aloysius de Corradinis Societatis Jesu, mihi etc. pra dal medesimo optime cognitus, spontè etc. omni etc. pro exoneratione suæ con- Cardinale nel Tescientiæ, tacto pectore ctc. fidem facit, atque testatur, quod licet stamento al §. 10. in Testamento condito a bon. me. Sorore Laureta Santutia de Corradinis ejus Sorore tempore suæ ultimæ infirmitatis, et defuncta in Ven. Monasterio Sacræ Familiæ hujus Setina Civitatis erecto ab Eminentissimo, et Reverendissimo Domino Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinali Petro Marcellino de Corradinis communi Fratre, eadem Soror Laureta, que convivebat cum Oblatis ejusdem Monasterij, reliquerit Hæredem universalem, et liberum eumdem Reverendissi

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