Le rimeG. Barbèra, 1870 - 511 sayfa |
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Sayfa 32
... guardo accense ; E fui l'uccel che più per l'aere poggia , Alzando lei , che ne'miei detti onoro . Nè per nova figura il primo alloro Seppi lassar ; chè pur la sua dolce ombra Ogni men bel piacer del cor mi sgombra . CANZONE II . - 6 ...
... guardo accense ; E fui l'uccel che più per l'aere poggia , Alzando lei , che ne'miei detti onoro . Nè per nova figura il primo alloro Seppi lassar ; chè pur la sua dolce ombra Ogni men bel piacer del cor mi sgombra . CANZONE II . - 6 ...
Sayfa 45
... guardo sereno , Ove i raggi d ' Amor sì caldi sono , Che mi fanno anzi tempo venir meno ; E l'accorte parole , Rade nel mondo o sole , Che mi fer già di sè cortese dono , Mi son tolte : e perdono Più lieve ogni altra offesa , Che l ...
... guardo sereno , Ove i raggi d ' Amor sì caldi sono , Che mi fanno anzi tempo venir meno ; E l'accorte parole , Rade nel mondo o sole , Che mi fer già di sè cortese dono , Mi son tolte : e perdono Più lieve ogni altra offesa , Che l ...
Sayfa 49
... guardo d'Apollo a mano a mano . Del lito occidental si muove un fiato Che fa securo il navigar senz ' arte , E desta i fior tra l'erba in ciascun prato . Stelle noiose fuggon d'ogni parte Disperse dal bel viso innamorato , Per cui ...
... guardo d'Apollo a mano a mano . Del lito occidental si muove un fiato Che fa securo il navigar senz ' arte , E desta i fior tra l'erba in ciascun prato . Stelle noiose fuggon d'ogni parte Disperse dal bel viso innamorato , Per cui ...
Sayfa 53
... guardo . Vivrommi un tempo omai ; ch ' al viver mio Tanta virtude ha sol un vostro sguardo ; E poi morrò , s'io non credo al desio . SONETTO XXXIII . 40 . Fermo di voler palesare a Laura i suoi mali , ammutolisce dinanzi a lei . Se mai ...
... guardo . Vivrommi un tempo omai ; ch ' al viver mio Tanta virtude ha sol un vostro sguardo ; E poi morrò , s'io non credo al desio . SONETTO XXXIII . 40 . Fermo di voler palesare a Laura i suoi mali , ammutolisce dinanzi a lei . Se mai ...
Sayfa 74
... guardo soave . » Tutte le cose di che ' l mondo è adorno Uscir buone di man del Mastro eterno : Ma me , che così addentro non discerno , Abbaglia il bel che mi si mostra intorno ; E s ' al vero splendor giammai ritorno , L'occhio non ...
... guardo soave . » Tutte le cose di che ' l mondo è adorno Uscir buone di man del Mastro eterno : Ma me , che così addentro non discerno , Abbaglia il bel che mi si mostra intorno ; E s ' al vero splendor giammai ritorno , L'occhio non ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acerba affanni albergo alma altrui Amor arda arde arsi Avrian begli occhi bel viso bella bellezze bramo cangiar CANZ CANZONE ch'a ch'al ch'altri ch'è ch'io ch'ogni Chè ciel colei d'amor darà penne desio diletto doglia dolcezza dolor donna duol Eufrate faggio fera fior foco frondi fuggir gentil ghiaccio giammai giorno gran indi l'alma l'altro l'aura l'erba lacci d'Amor lagrime lasso Laura leggiadro lieto loco lume m'ha Madonna martír meco mille mirar Misero mondo mortal morte nemica notte nove omai ond'io onesta onor ov'io parlar passo pensier pêra PETRARCA piacer piaggia pianger piango pianto piè pietà pietosa pregio ragion rime riva s'io sdegno seco sento sereno SESTINA sì dolce soave sôle solea SONETTO sospir sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talor terra trista Valchiusa vede veder veggio vêr verde vidi virtute vista viver vivo volve
Popüler pasajlar
Sayfa 139 - Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna ; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ov' Amor co'begli occhi il cor m'aperse: Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Sayfa 505 - altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Sayfa 280 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.
Sayfa 101 - Ma certo il mio Simon fu in paradiso, onde questa gentil donna si parte: ivi la vide e la ritrasse in carte per far fede qua giù del suo bel viso.
Sayfa 128 - Qui tutta umile e qui la vidi altera; Or aspra or piana, or dispietata or pia; Or vestirsi onestate or leggiadria ; Or mansueta or disdegnosa e fera. Qui cantò dolcemente, e qui s' assise; Qui si rivolse, e qui rattenne il passo; Qui co' begli occhi mi trafisse il core; Qui disse una parola, e qui sorrise; Qui cangiò '1 viso.
Sayfa 148 - Amor sì da presso che del suo proprio error l'alma s'appaga: in tante parti e sì bella la veggio, che se l'error durasse, altro non cheggio. I...
Sayfa 502 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue ; Quando assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue.' Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l'erbe sanguigne Di lor vene, ove 'I nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n' aggia ; Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
Sayfa 308 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Sayfa 503 - 1 vostro sangue piove Più largamente ; ch'altr'ira vi sferza . Dalla mattina a terza Di voi pensate; e vederete, come Tien caro altrui , chi tien se così vile . Latin sangue gentile , Sgombra da te queste dannose some : Non far idolo un nome Vano, senza soggetto; Che '1 furor di lassù gente ritrosa , Vincerne d...
Sayfa 112 - ... che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.