Le rimeG. Barbèra, 1870 - 511 sayfa |
Kitabın içinden
32 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 3
... luce . Nè il Petrarca fu grande soltanto co- me poeta erotico . I suoi Sonetti contro il lusso , le simonie , l'avarizie e gli osceni vizi della Corte avignonese , lui mostrano degno erede della magnanima bile di Dante : cui imitò anche ...
... luce . Nè il Petrarca fu grande soltanto co- me poeta erotico . I suoi Sonetti contro il lusso , le simonie , l'avarizie e gli osceni vizi della Corte avignonese , lui mostrano degno erede della magnanima bile di Dante : cui imitò anche ...
Sayfa 18
... luce Per meno obbietto ; perchè meno interi Siete formati , e di minor virtute . Però dolenti , anzi che sian venute L'ore del pianto , che son già vicine , Prendete or alla fine Breve conforto a sì lungo martíro . SONETTO XI . - 13 ...
... luce Per meno obbietto ; perchè meno interi Siete formati , e di minor virtute . Però dolenti , anzi che sian venute L'ore del pianto , che son già vicine , Prendete or alla fine Breve conforto a sì lungo martíro . SONETTO XI . - 13 ...
Sayfa 20
... - 16 . Per poter meno amarla , fugge , ma inutilmente dalla vista del suo bel volto . Quand'io son tutto vôlto in quella parte Ove ' l bel viso di Madonna luce ; E m'è rimasta nel pensier la luce , Che m'arde 20 SONETTI E CANZONI.
... - 16 . Per poter meno amarla , fugge , ma inutilmente dalla vista del suo bel volto . Quand'io son tutto vôlto in quella parte Ove ' l bel viso di Madonna luce ; E m'è rimasta nel pensier la luce , Che m'arde 20 SONETTI E CANZONI.
Sayfa 21
Francesco Petrarca. E m'è rimasta nel pensier la luce , Che m'arde e strugge dentro a parte a parte ; I ' , che temo del cor che mi si parte , E veggio presso il fin della mia luce , Vommene in guisa d'orbo senza luce , Che non sa ' ve ...
Francesco Petrarca. E m'è rimasta nel pensier la luce , Che m'arde e strugge dentro a parte a parte ; I ' , che temo del cor che mi si parte , E veggio presso il fin della mia luce , Vommene in guisa d'orbo senza luce , Che non sa ' ve ...
Sayfa 22
Francesco Petrarca. • Ch'i'non son forte ad aspettar la luce Di questa Donna , e non so fare schermi Di luoghi tenebrosi o d'ore tarde . Però con gli occhi lagrimosi e ' nfermi Mio destino a vederla mi conduce : E so ben ch'i ' vo dietro ...
Francesco Petrarca. • Ch'i'non son forte ad aspettar la luce Di questa Donna , e non so fare schermi Di luoghi tenebrosi o d'ore tarde . Però con gli occhi lagrimosi e ' nfermi Mio destino a vederla mi conduce : E so ben ch'i ' vo dietro ...
İçindekiler
6 | |
9 | |
25 | |
47 | |
49 | |
55 | |
60 | |
64 | |
227 | |
232 | |
236 | |
238 | |
261 | |
265 | |
271 | |
274 | |
74 | |
83 | |
89 | |
103 | |
106 | |
114 | |
122 | |
138 | |
142 | |
155 | |
169 | |
170 | |
171 | |
180 | |
182 | |
187 | |
203 | |
207 | |
212 | |
214 | |
277 | |
279 | |
281 | |
287 | |
295 | |
301 | |
304 | |
326 | |
330 | |
337 | |
341 | |
369 | |
393 | |
401 | |
410 | |
473 | |
497 | |
502 | |
505 | |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acerba affanni albergo alma altrui Amor arda arde arsi Avrian begli occhi bel viso bella bellezze bramo cangiar CANZ CANZONE ch'a ch'al ch'altri ch'è ch'io ch'ogni Chè ciel colei d'amor darà penne desio diletto doglia dolcezza dolor donna duol Eufrate faggio fera fior foco frondi fuggir gentil ghiaccio giammai giorno gran indi l'alma l'altro l'aura l'erba lacci d'Amor lagrime lasso Laura leggiadro lieto loco lume m'ha Madonna martír meco mille mirar Misero mondo mortal morte nemica notte nove omai ond'io onesta onor ov'io parlar passo pensier pêra PETRARCA piacer piaggia pianger piango pianto piè pietà pietosa pregio ragion rime riva s'io sdegno seco sento sereno SESTINA sì dolce soave sôle solea SONETTO sospir sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talor terra trista Valchiusa vede veder veggio vêr verde vidi virtute vista viver vivo volve
Popüler pasajlar
Sayfa 139 - Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna ; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ov' Amor co'begli occhi il cor m'aperse: Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Sayfa 505 - altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Sayfa 280 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.
Sayfa 101 - Ma certo il mio Simon fu in paradiso, onde questa gentil donna si parte: ivi la vide e la ritrasse in carte per far fede qua giù del suo bel viso.
Sayfa 128 - Qui tutta umile e qui la vidi altera; Or aspra or piana, or dispietata or pia; Or vestirsi onestate or leggiadria ; Or mansueta or disdegnosa e fera. Qui cantò dolcemente, e qui s' assise; Qui si rivolse, e qui rattenne il passo; Qui co' begli occhi mi trafisse il core; Qui disse una parola, e qui sorrise; Qui cangiò '1 viso.
Sayfa 148 - Amor sì da presso che del suo proprio error l'alma s'appaga: in tante parti e sì bella la veggio, che se l'error durasse, altro non cheggio. I...
Sayfa 502 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue ; Quando assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue.' Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l'erbe sanguigne Di lor vene, ove 'I nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n' aggia ; Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
Sayfa 308 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Sayfa 503 - 1 vostro sangue piove Più largamente ; ch'altr'ira vi sferza . Dalla mattina a terza Di voi pensate; e vederete, come Tien caro altrui , chi tien se così vile . Latin sangue gentile , Sgombra da te queste dannose some : Non far idolo un nome Vano, senza soggetto; Che '1 furor di lassù gente ritrosa , Vincerne d...
Sayfa 112 - ... che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.