Il conte Ugolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa: Romanzo storico, 3. ciltSocieta Tipogr. De' Classici Italiana, 1844 - 436 sayfa |
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Sayfa 334 - Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand'ella altrui saluta, Ch'ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 419 - Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri.
Sayfa 41 - Perch'io un poco a ragionar m'inveschi. 57 lo son colui, che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo...
Sayfa 48 - E nel detto parlamento tutte le città vicine, e' conti Guidi, e' conti Alberti, e que'da Santafiore , e gli Ubaldini , e tutti i baroni d' intorno proposono e furono in concordia per lo migliore di parte ghibellina, di disfare al tutto la città di Firenze , e di recarla a borgora...
Sayfa 329 - Alighieri; che ben potrebbe servir d'esempio, ma non servirà probabilmente, a' quei provetti possessori di qualche gloria letteraria, che disprezzano i principianti pur destinati ad oscurarli. Dante da Maiano aveva allora gran fama, e non che in Firenze o Toscana, ma più lungi, fino in Sicilia, culla di tutte quelle glorie; dove una Nina poetessa, tanto, benché da lungi, s'innamorò dei versi di lui stesso, che con lui corrispondendo in poesia, non...
Sayfa ix - ... è di rappresentare il fatto principale quale si ha dalla Storia, e di cercare gli abbellimenti nelle particolarità più verisimili che l'immaginazione può liberamente inventare. Così fecero il Boccaccio, come ha dimostrato il Manni; Franco Sacchetti, come notarono i Deputati; e la più parte de' Novellieri che vennero di poi.
Sayfa 49 - Proenza di qua dal Rodano per retaggio della moglie , figliuola del buono conte Raimondo Berlinghieri, siccome per lo papa e per la Chiesa fu eletto re di Cicilia e di Puglia , (82) si s' apparecchiò di cavalieri e di baroni per fornire sua impresa e passare in Italia, come innarrammo dinanzi.
Sayfa 293 - Egli dimentica le sue pene, ed aggirandosi per la sua città natia dice : « giusti son due ma non vi sono intesi : superbia invidia ed avarizia sono le tre faville che hanno i cuori accesi».
Sayfa 111 - Niccola tagliar la torre da piedi da uno de' lati, e fermatala con puntelli corti un braccio e mezzo, e poi dato lor fuoco, consumati che furono i puntelli, rovinò e si disfece da sè quasi tutta : il che fu tenuto cosa tanto ingegnosa ed utile per cotali affari, che è poi passata di maniera in uso, che quando bisogna, con questo facilissimo modo si rovina in poco tempo ogni edifizio.
Sayfa 9 - ... raddobbarono le navi che stavano nel porto, dalla Corsica e dalla Lunigiana si trassero i legnami per fabbricarne delle nuove , dagli Apennini si fecero discendere giù per l'Arno gli abeti per inalzare gli alberi; e tutta la pece che trovossi in Sardegna venne richiesta per l'arsenale pisano. Fecero arieti, baliste, testuggini, gatti e ogni altra macchina di guerra ; si costruirono barche piatte per trasportarle, zattere per condurre i cavalli, navi frumentarie per le provvisioni; inflne, galere...