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AVVERTENZA PRELIMINARE

Nella prefazione ai Diplomi della Cattedrale di Messina raccolti da ANTONINO AMICO (Palermo, Amenta, 1888) io mi fermai a ragionare di alquanti scritti di questo celebrato diplomatista, nonchè di parecchi documenti inediti, donde ricavansi notizie di non poco interesse intorno alla vita di lui. Oggi che il Consiglio direttivo della Società Siciliana per la Storia Patria, favorevolmente accogliendo la mia proposta, ha deliberato che quegli scritti e quei documenti siano dati alla luce, ed ha affidato a me stesso l'incarico di curarne la stampa, son lieto di poter offrire ai cultori degli studi storici nostrani una raccolta presso che completa del materiale concernente quell' insigne Messinese, con la quale raccolta si dà opportunamente principio alla quarta serie dei Documenti per servire alla Storia di Sicilia che si vengon pubblicando a cura e spese della prelodata Società.

Va innanzi la breve noticia del govierno del Estraticò y Regia Curia Estraticocial de la muy noble y fidelissima Ciudad de Mecina cavata da un codice non autografo della

Biblioteca Universitaria di quella città, portante i numeri 161 (antico) e 206 (nuovo) di conservazione.

In codesta noticia lo stesso autore si qualifica Cronista de su Magestad, ch'è quanto dire Regio Storiografo; e dichiara di averla dettata durante il lungo tempo in cui fece dimora nella Spagna. Desumendosi dal regal privilegio pel quale gli fu conferita quella carica, che ciò non avvenne innanzi il 10 aprile 1622, si dee conchiuderne che lo scritto di cui ci occupiamo non può risalire a tempo anteriore. Sapendosi poi, per testimonianza di lui stesso, ch'ei fece ritorno in Sicilia nel 1625 (1), è chiaro che l'opuscolo di cui trattasi non può essere a questo anno posteriore. Esso va dunque circoscritto tra il 1622 e il 1625, ed è quindi il più antico dei lavori del Nostro fino a noi pervenuti.

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Intorno alla "preminenza dell' officio di Stradicò della nobile città di Messina et sua Regia Corte, aveva scritto un "Compendio brevissimo diviso in trenta discorsi, il Dottor Vincenzo Ferrarotto Gentilhuomo dell'istessa Città (n. 1559, m. 1608) che fu stampato a Venezia nel 1593 (4o, pp. 8 non numm. 96 numm.). Il Ferrarotto dedicando il suo libro al vicerè del tempo, ch'era il Conte di Olivares, dice che gli si debba concedere di poter trattare di tale argomento, "essendo stato cinque volte Officiale in questo Magistrato,; ed altrove soggiunge che aveva cominciato a scriverne in latino in un commentario alle Costituzioni prammaticali (di M. A. Colonna). Però procedendo nel lavoro, venne nel divisamento di sceverarne la parte concernente lo Stratigò " et tramutarla del meglio

(1) V. SCHIAVO (D.) Mem. p. serv. alla St. lett. di Sic. II, 121.

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modo alle sue forze possibili (?), e in lingua volgare, per esser commune a tutti,. Se non che egli spende tutto il primo" discorso (pp. 1-4) nel dimostrare alla propria foggia che non solamente il governo è cosa naturale ma a un certo modo sopranaturale che il governatore deve imprimerse tre cose nella memoria.... la prima che ei signoreggia huomini; la seconda che per il governo sono introdotte le leggi; la terza che il dominio non è perpetuo e nel dimostrar con esempi tolti dall'antichità classica come il vero, il buon governatore è quello che mira al comun bene,, e chi fa il contrario di questo non è governatore ma tiranno „. Segue nel secondo (pp. 4-8) a investigare l'etimologia del nome "Stradicò e notato che "a niuna parte del mondo, in niun tempo si legge esservi stati officiali con nome di Stradicò, se non in Messina, e non molto anticamente in Salerno, poichè da Greci e Romani molti officij instituiti si trovano senza far mentione dell'officio di Stradicò d'altra parte che di Messina stabilisce che fu esso "ordinato e creato molto innante tempo di Re Ruggiero, nel tempo di Arcadio Imperadore l'anno 407, nel qual tempo era Stradicò Metrodoro, come appare per molti privilegij; il qual nome come anomalo ha questo significato per quel che giuridicamente ritrovo scritto, imperoche si domanda Strator idest Preses, o veramente si deriva a Sterno perchè castiga e punisce i maleficij, Nota nel terzo che "l'ufficio di Stradicò di Messina è giudicato il quarto carico di Governo di Stato che la Catholica Maestà dona in Italia, et il secondo che conferisce in Sicilia e si diffonde nel dimostrar questo assunto fermandosi sulla importanza della città posta sotto il governo del medesimo, la quale fu da Arcadio chiamata "Prothometropoli della Sicilia e magna Grecia perchè

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niun'altra città ha servito al Regno quanto Messina, la quale introdusse nel Regno Re Ruggiero l'anno 1058 (sic!), e sul fatto che quell'" ufficio è stato alcune volte scala di salire al governo di tutto il Regno Nel quarto "discorso, dimostra "quanto importa ad esser letterato lo Stradicò assunto veramente opportuno, se si rifletta ai non pochi ed importanti personaggi che occuparon quel posto e pur confessarono ingenuamente di aver fatto apporre negli atti, dove era richiesta, la propria soscrizione per mano del maestro notaro dell'officio, sia perchè non sapevano affatto, o sia perchè non sapean bene scrivere (1).

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(1) Non so resistere alla tentazione di dar qui, comunque non molto a proposito, le sottoscrizioni di parecchi Stratigò, che potei raccogliere da non poche pergamene provenienti da corpi ecclesiastici soppressi della città di Messina, e depositate nel nostro Archivio di Stato per opera di quella Intendenza di Finanza. Gioveranno in parte a dimostrare la esattezza della osservazione fatta di sopra, e a correggere qua e là la cronologia degli Stradigò fornita dal Gallo (Annali di Messina - Indice.) 1235 Residentibus stratigotis in imperiali pretorio Messane domino Riccardo Ciriolo et domino Sergio de Turre. 1247 Ego magister Matheus de Rebecca baiulus Messane. 1257 Nos Manfridus Lancea Regius Castellanus et strategotus Messane.

1263 Nos Simon de Sancto Georgio Regius straticotus Messane. 1267 Ge huede (sic?) de Chauvincort chevalier Stradigot de Meschine.

1272 Ego Ludovicus de Montibus strategotus Messane. 1288 Ego Gilabret de Valermnes vi estretko de Mecina. 1299 Nos Symon Aurie Regius Stratigotus civitatis Messane. 1301 Nos Poncius de Queralto miles Regius Capitaneus et strategotus civitatis Messané nesciens scribere per manus notarii Berardi de Pascali notarii nostri nos subscribi fecimus. 1313 Residente in Regio pretorio civitatis Messane nobili viro

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