Discorsi su DanteCarabba, 1921 - 175 sayfa |
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... degno di dare autorità agli storici come gli storici a lui , “ poeta storico per eccellenza . 66 66 " " In questi Discorsi carattere precipuo è dunque la . storicità ; ciascuno è ravvivato e intessuto di storia ; i piú comuni casi del ...
... degno di dare autorità agli storici come gli storici a lui , “ poeta storico per eccellenza . 66 66 " " In questi Discorsi carattere precipuo è dunque la . storicità ; ciascuno è ravvivato e intessuto di storia ; i piú comuni casi del ...
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... degno di lui ? Quale oratore oserà le sue lodi ? Meglio cantare , valentemente musicati , di versi suoi stessi ; e una raccolta di tali composizioni stampare , e invitare a ciò i piú lodati maestri , primo Gioacchino Rossini . Meglio ...
... degno di lui ? Quale oratore oserà le sue lodi ? Meglio cantare , valentemente musicati , di versi suoi stessi ; e una raccolta di tali composizioni stampare , e invitare a ciò i piú lodati maestri , primo Gioacchino Rossini . Meglio ...
Sayfa 20
... degno d'onore , è rammentato come precursore dell ' Inquisizione , cacciato tra gli atei ; se la cara buona paterna imagine del vecchio che gl'insegnò come l'uomo s'eterna , è da lui rincontrata sotto le fiamme punitrici di Sodoma ; se ...
... degno d'onore , è rammentato come precursore dell ' Inquisizione , cacciato tra gli atei ; se la cara buona paterna imagine del vecchio che gl'insegnò come l'uomo s'eterna , è da lui rincontrata sotto le fiamme punitrici di Sodoma ; se ...
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... - tesca alla storia . Eccovi un autore di fama rac- contare che i Guelfi aiutati da Manfredi sconfis- , sero i Ghibellini : eccovi il Perticari creare Gian- ciotto signore di Rimini , e chiamar degno amico di 24 PROEMIO.
... - tesca alla storia . Eccovi un autore di fama rac- contare che i Guelfi aiutati da Manfredi sconfis- , sero i Ghibellini : eccovi il Perticari creare Gian- ciotto signore di Rimini , e chiamar degno amico di 24 PROEMIO.
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Sayfa 47 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 145 - O animai grazioso e benigno, che visitando vai per l'aer perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno; se fosse amico il Re dell'universo, noi pregheremmo lui per la tua pace, poi...
Sayfa 45 - Fugge dinanzi a lei superbia ed ira. Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente, Onde è beato chi prima la vide. Quel, ch'ella par, quand'un poco sorride, Non si può dicer , nè tenere a mente , Si è nuovo miracolo gentile.
Sayfa 57 - Appresso a questo sonetto apparve a me una mirabil visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente.
Sayfa 57 - Sonetto, apparve a me una mirabile visione, nella quale io vidi cose che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei.
Sayfa 63 - Sire della cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria della sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, che gloriosamente mira nella faccia di Colui, qui est per omnia scecula benedictus.
Sayfa 56 - Occupato dall'amore, non avrebbe forse Dante ambito le cure della discorde repubblica, non forse sofferta la dignità dell'esilio; bella non sarebbe del nome e dell'esempio suo la sventura. Di grandi arcani è ministra la morte...
Sayfa 28 - ... fosse divenuto avendo altrettanti aiutatori?» No. Con meno avversità l'Allighieri sarebbe sorto men grande; perché gli uomini rari alla natura debbono il germe, alla sventura l' incremento della loro grandezza.
Sayfa 84 - ... apparecchiata. Della quale partenza Dante in tanto dolore, in tanta afflizione, in tante lagrime rimase, che molti de' suoi più congiunti e parenti ed amici niuna fine a quelle credettero, altro che solamente la morte; e quella stimarono dover essere in brieve, vedendo lui a niuno conforto, a niuna consolazione portatagli dare orecchie.
Sayfa 60 - Dunque se il tre è fattore per sé medesimo del nove, e lo fattore dei miracoli per sé medesimo è tre, cioè Padre, Figliuolo e Spirito santo, li quali sono tre ed uno, questa donna fu accompagnata dal numero del nove a dare ad intendere, che ella era un nove, cioè un miracolo, la cui radice è solamente la mirabile Trinitade.