Il Canzoniere di Dante Alighieri1883 |
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Sayfa 27
... Scrive Dante al marchese Morcello Malaspina : « Perchè al Signore non restino ascosi i legami del suo servo , il quale dai sensi di gratitudine è dominato , e perchè le varie no- velle da altri riferite , le quali sogliono essere di ...
... Scrive Dante al marchese Morcello Malaspina : « Perchè al Signore non restino ascosi i legami del suo servo , il quale dai sensi di gratitudine è dominato , e perchè le varie no- velle da altri riferite , le quali sogliono essere di ...
Sayfa 31
... scrive ad un vecchio soldato , qual era il Moroello marchese di Giovagallo , ma sì al gio- vine Moroello marchese di Villafranca ; 2 ° La epistola a Moroello è del 1306 o meglio del principio del 1307 , non del 1310 ovvero 1311 , e ...
... scrive ad un vecchio soldato , qual era il Moroello marchese di Giovagallo , ma sì al gio- vine Moroello marchese di Villafranca ; 2 ° La epistola a Moroello è del 1306 o meglio del principio del 1307 , non del 1310 ovvero 1311 , e ...
Sayfa 32
... scrive : Amabile palinodia ! si rilegga il passo di Gentucca , e si vegga se altra simile se ne ascolti nella storia delle più lodate lingue ! Se poteasi meglio ringraziare una donna dell ' avergli fatto piacere una città , fin qui ...
... scrive : Amabile palinodia ! si rilegga il passo di Gentucca , e si vegga se altra simile se ne ascolti nella storia delle più lodate lingue ! Se poteasi meglio ringraziare una donna dell ' avergli fatto piacere una città , fin qui ...
Sayfa 42
... scrive non ad altro Moroello che al marchese di Villafranca , e ricorda quella stessa cor- tesia de ' Malaspini , della quale più tardi fece le magnifiche . lodi nel Purgatorio . E chi non dirà che Dante volle dedi- 1 - Purgatorio ...
... scrive non ad altro Moroello che al marchese di Villafranca , e ricorda quella stessa cor- tesia de ' Malaspini , della quale più tardi fece le magnifiche . lodi nel Purgatorio . E chi non dirà che Dante volle dedi- 1 - Purgatorio ...
Sayfa 49
... scrive che Dante nel 1307 fu segretario di Scarpetta degli Ordelaffi in Forlì , ma Paolo Bonoli scrive che ciò fu nel 1308. A chi dobbiamo credere ? Ignorando i documenti , non possiamo che tacere ; ma il Biondo ci si mostra scrittore ...
... scrive che Dante nel 1307 fu segretario di Scarpetta degli Ordelaffi in Forlì , ma Paolo Bonoli scrive che ciò fu nel 1308. A chi dobbiamo credere ? Ignorando i documenti , non possiamo che tacere ; ma il Biondo ci si mostra scrittore ...
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Sayfa 45 - Che fuor di sè mi serra, Vota d'amore e nuda di pietate. Se dentro v'entri, va dicendo: - Omai Non vi può fare il mio signor più guerra...
Sayfa 155 - Dico quel che è nel core, Appena di parlar di lor s'aita. Ciascuna par dolente e sbigottita, Come persona discacciata e stanca , Cui tutta gente manca, E cui vertute e nobiltà non vale. Tempo fu già, nel quale, Secondo il lor parlar, furon dilette; Or sono a tutti in ira ed in non cale.
Sayfa 101 - Poi vidi cose dubitose molte, nel vano imaginare ov'io entrai; ed esser mi parea non so in qual loco, e veder donne andar per via disciolte, qual lagrimando, e qual traendo guai, che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco turbar lo sole e apparir la stella, e pianger elli ed ella; cader li augelli volando per l'are, e la terra tremare; ed orno apparve scolorito e fioco, dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 91 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 38 - La tua città, che di colui è pianta, Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la 'nvidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore , C' ha disviate le pecore e gli agni , Perocché fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì , che pare a
Sayfa 41 - Sì che ne sa, chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia, Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che perché il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Sayfa 182 - S'io avessi le belle trecce prese, Che fatte son per me scudiscio e ferza, Pigliandole anzi terza, Con esse passerei vespero e...
Sayfa 59 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Sayfa 106 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien o" amore , Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 181 - Cosi de la mia mente tien la cima. Cotanto del mio mal par che si prezzi, Quanto legno di mar che non leva onda: E '1 peso, che m'affonda, È tal, che non potrebbe adeguar rima.