Il Canzoniere di Dante Alighieri1883 |
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Sayfa 9
... terra coll'anima di Dante fino al settembre 1321 , e senza tempo vive cogl ' indiati nel Cielo . Tale contendere dell ' animo di Dante fra i due amori , cominciato forse al settembre del 1293 , un trentanove mesi dopo i 9 di giugno 1290 ...
... terra coll'anima di Dante fino al settembre 1321 , e senza tempo vive cogl ' indiati nel Cielo . Tale contendere dell ' animo di Dante fra i due amori , cominciato forse al settembre del 1293 , un trentanove mesi dopo i 9 di giugno 1290 ...
Sayfa 18
... terra come un esilio , che si posava a meditare sui pel- legrini alla Roma terrestre , e che , pensando , andava a contemplare Beatrice nella vera patria degli uomini , nella gloria cioè dei Beati , doveva drizzare quel viaggio al mondo ...
... terra come un esilio , che si posava a meditare sui pel- legrini alla Roma terrestre , e che , pensando , andava a contemplare Beatrice nella vera patria degli uomini , nella gloria cioè dei Beati , doveva drizzare quel viaggio al mondo ...
Sayfa 28
... terra , empiamente quasi sospetto sbandi ; e finalmente , perchè l'anima mia non più si ribellasse contro di lui , incatenò il mio libero arbitrio ; sicchè mi sia forza voltarmi non là dove voglio io , ma là dove vuol egli . In me ...
... terra , empiamente quasi sospetto sbandi ; e finalmente , perchè l'anima mia non più si ribellasse contro di lui , incatenò il mio libero arbitrio ; sicchè mi sia forza voltarmi non là dove voglio io , ma là dove vuol egli . In me ...
Sayfa 38
... terra la lupa , dice Dante che Lucifero , superbo ed invido , piantò Fio- renza , perchè questa che volea stare lupa rapace , produ- ceva e spandeva il maladetto fiore : La tua città , che di colui è pianta , Che pria volse le spalle al ...
... terra la lupa , dice Dante che Lucifero , superbo ed invido , piantò Fio- renza , perchè questa che volea stare lupa rapace , produ- ceva e spandeva il maladetto fiore : La tua città , che di colui è pianta , Che pria volse le spalle al ...
Sayfa 45
... terra , Che fuor di sè mi serra , Vôta d'amore e nuda di pietate . Se dentro v'entri , va ' dicendo : Omai Non vi può fare il mio signor più guerra ; Là d'ond'io vegno , una catena il serra Tal , che , se piega vostra crudeltate , Non ...
... terra , Che fuor di sè mi serra , Vôta d'amore e nuda di pietate . Se dentro v'entri , va ' dicendo : Omai Non vi può fare il mio signor più guerra ; Là d'ond'io vegno , una catena il serra Tal , che , se piega vostra crudeltate , Non ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Sayfa 45 - Che fuor di sè mi serra, Vota d'amore e nuda di pietate. Se dentro v'entri, va dicendo: - Omai Non vi può fare il mio signor più guerra...
Sayfa 155 - Dico quel che è nel core, Appena di parlar di lor s'aita. Ciascuna par dolente e sbigottita, Come persona discacciata e stanca , Cui tutta gente manca, E cui vertute e nobiltà non vale. Tempo fu già, nel quale, Secondo il lor parlar, furon dilette; Or sono a tutti in ira ed in non cale.
Sayfa 101 - Poi vidi cose dubitose molte, nel vano imaginare ov'io entrai; ed esser mi parea non so in qual loco, e veder donne andar per via disciolte, qual lagrimando, e qual traendo guai, che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco turbar lo sole e apparir la stella, e pianger elli ed ella; cader li augelli volando per l'are, e la terra tremare; ed orno apparve scolorito e fioco, dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 91 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 38 - La tua città, che di colui è pianta, Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la 'nvidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore , C' ha disviate le pecore e gli agni , Perocché fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì , che pare a
Sayfa 41 - Sì che ne sa, chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia, Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che perché il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Sayfa 182 - S'io avessi le belle trecce prese, Che fatte son per me scudiscio e ferza, Pigliandole anzi terza, Con esse passerei vespero e...
Sayfa 59 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Sayfa 106 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien o" amore , Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 181 - Cosi de la mia mente tien la cima. Cotanto del mio mal par che si prezzi, Quanto legno di mar che non leva onda: E '1 peso, che m'affonda, È tal, che non potrebbe adeguar rima.