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Terza Ragione.

§ V. Consisteva la terza ragione in ciò: Ogni opinione che contraddice al senso, è cattiva opinione; Il pensare che l' acqua non sia più alta della terra, è un contraddire al senso: Dunque è cattiva opinione. La prima dicevasi essere manifesta pel Comentatore sopra il III dell' Anima; la seconda, ossia la minore, per la esperienza de' naviganti, i quali scorgono, stando nel mare, i monti più bassi di lui, dicendo che nel salire sull'albero li veggono, ma non altrimenti dalla nave; lo che sembra accadere, per esser la terra molto inferiore e più bassa del dorso del mare.

Quarta Ragione.

§ VI. Così si argomentava in quarto luogo: Se la terra non fosse inferiore all'acqua stessa, la terra sarebbe totalmente senza acqua, almeno nella parte scoperta di cui trattasi e cosi non vi sarebbero nè fonti, nè fiumi, nè laghi; di che veggiamo l'opposto. Quindi l'opposto, che ne seguiva, è il vero; cioè che l' acqua sia più alta della terra. La conseguenza si prova per questo, che l'acqua naturalmente viene portata allo ingiu: ed essendo il mare principio di tutte le acque (siccome è dichiarato dal Filosofo nelle sue Meteore), se il mare non fosse più alto della terra, non sarebbe l'acqua mossa verso la terra stessa, come appunto avviene; avvegnachè in ogni natural movimento fa d'uopo, il principio dell' acqua essere più alto.

Quinta Ragione.

§ VII. Parimenti disputavasi in quinto luogo: L'acqua sembra seguire principalmente il moto della Luna, siccome appare nel flusso e riflusso del mare; quindi essendo eccentrico l'orbe lunare, sembra ragionevole che l'acqua nella sua sfera imiti l'eccentricità di quello, e per conseguenza sia eccentrica e siccome questo non può essere, se non è più alta della terra, come fu di

sit, nisi sit altior terra, ut in prima ratione ostensum est; sequitur idem quod prius.

§ VIII. His igitur rationibus, et aliis non curandis, conantur ostendere suam opinionem esse veram, qui tenent aquam esse altiorem terra ista detecta, sive habitabili, licet in contrarium est sensus et ratio. Ad sensum enim videmus, per totam terram flumina descendere ad mare tam meridionale quam septentrionale, tam orientale quam occidentale; quod non esset, si principia fluminum et tractus alveorum non essent altiora ipsa superficie maris. Ad rationem vero patebit inferius; et hoc multis rationibus demonstrabitur in ostendendo, sive determinando de situ et forma duorum elementorum, ut superius tangebatur.

Ordo quæstionis.

§ IX. Hic erit ordo. Primo demonstrabitur impossibile, aquam in aliqua parte suæ circumferentiæ altiorem esse bac terra emergente, sive detecta. Secundo demonstrabitur, terram hanc emergentem esse ubique altiorem totali superficie maris. Tertio instabitur contra demonstrata, et solvetur instantia. Quarto ostendetur causa finalis et efficiens huius elevationis, sive emergentiæ terræ. Quinto solvetur ad argumenta superius prænotata.

Determinatio duobus modis.

§ X. Dico ergo propter primum, quod si aqua, in sua circumferentia considerata, esset in aliqua parte altior quam terra, hoc esset de necessitate altero istorum duorum modorum; vel quod aqua esset excentrica, sicut prima et quinta ratio procedebat; vel quod, excentrica existens, esset gibbosa in aliqua parte, secundum quam terræ superemineret aliter esse non posset, ut subtiliter inspicienti sa

mostrato nella prima ragione; così ne consegue quello stesso, che superiormente fu detto.

§ VIII. Con queste ragioni adunque, e con altre da non curarsi, si sforzano di provare esser vera la loro opinione quelli che sostengono, che l'acqua sia più alta di questa terra scoperta ed abitabile, comechè a ciò contrarii siano il senso e la ragione. Imperocchè, quanto al senso, vediamo i fiumi discendere per tutta la terra al mare tanto meridionale che settentrionale, tanto orientale che occidentale; lo che non avverrebbe, se i principii dei fiumi e gli alvei loro non fossero più alti della stessa superficie del mare. Quanto alla ragione, si vedrà in seguito manifesto; e ciò sarà dimostrato con molte prove, nell' esporre o determinare il sito e la forma de' due elementi, siccome accennavasi superior

mente.

Ordine della quistione.

§ IX. Questo sarà l'ordine. Primamente si dimostrerà impossibile che l'acqua in alcuna parte della sua circonferenza sia più alta di questa terra emergente e scoperta. Secondamente sarà dimostrato, che questa terra emergente è dovunque più alta della totale superficie del mare. Terzo s' insisterà contro le fatte dimostrazioni, e verrà sciolto il dubbio. Quarto dimostrerassi la causa finale ed efficiente di codesta elevazione, od emergenza della terra. Quinto si scioglieranno gli argomenti superiormente allegati.

Determinazione in due modi.

§ X. Dico adunque in primo luogo: Se l' acqua considerata nella sua circonferenza, fosse in qualche parte più alta della terra, ciò sarebbe di necessità nell' uno o nell' altro di questi due modi; o perchè l'acqua fosse eccentrica, come affermavano la prima e la quinta ragione; o perchè, essendo eccentrica, fosse gibbosa in qualche parte, e perciò sovrastasse alla terra: nè altrimenti esser potrebbe, siccome è ben noto a chi sottilmente os

tis manifestum est. Sed neutrum istorum est possibile; ergo nec illud ex quo, vel per quod, alterum sequebatur. Consequentia, ut dicitur, est manifesta per locum a sufficienti divisione causæ; impossibilitas consequentis, per ea quæ ostendentur, apparebit.

Suppositio prima et secunda.

§ XI. Ad evidentiam igitur dicendorum, duo supponenda sunt: primum est, quod aqua naturaliter movetur deorsum; secundum est, quod aqua est labile corpus naturaliter, et non terminabile termino proprio. Et si quis hæc duo principia, vel alterum ipsorum negaret, ad ipsum non esset determinatio; quum contra negantem principia alicujus scientiæ non est disputandum in illa scientia, ut patet ex · primo Physicorum: sunt etenim hæc principia inventa sensu et inductione, quorum est talia invenire, ut patet ex primo ad Nichomacum.

Destructio primi membri.

§ XII. Ad destructionem igitur primi membri consequentis dico, quod aquam esse excentricam est impossibile; quod sic demonstro: Si aqua esset excentrica, tria impossibilia sequerentur; quorum primum est, quod aqua esset naturaliter movibilis sursum et deorsum; secundum est, quod aqua non moveretur deorsum per eamdem lineam cum terra; tertium est, quod gravitas equivoce prædicaretur de ipsis : quæ omnia non tantum falsa, sed impossibilia esse videntur. Consequentia declaratur sic: Sit cælum circumferentia, in qua tres cruces, aqua in qua duæ, terra in qua una; et sit centrum cæli et terræ punctus in quo A: centrum vero aquæ excentricæ punctus in quo B, ut patet in figura signata. Dico ergo, quod si aqua erit in A, et habeat transitum, naturaliter movebitur ad B; quum omne grave moveatur ad centrum propriæ circumferentiæ natu

serva. Ma nè l' uno nè l'altro di codesti modi è possibile; e quindi nè quello da cui o per cui l'altro conseguiva. La conseguenza, come dicesi, è manifesta rispetto al luogo per la sufficiente divisione della causa; l'impossibilità del conseguente apparirà per quelle cose che si dimostreranno.

Prima e seconda supposizione.

§ XI. Ad evidenza dunque delle cose da dirsi, due sono le supposizioni da farsi : la prima si è, che l'acqua naturalmente si muove allo ingiù; la seconda, che l'acqua è un corpo labile naturalmente, e non terminabile per termine suo proprio. E se alcuno negasse questi due principii, o l' uno di essi, la determinazione non sarebbe per lui, poichè contra uno che nega i principii di qualche scienza, non deesi disputare in quella scienza, come desumesi dal I della Fisica; imperocchè sono questi principii ritrovati dal senso e dalla induzione, cui spetta ritrovar tali cose, com'è manifesto dal I a Nicomaco.

Distruzione del primo membro.

§ XII. A distruggere adunque il primo membro conseguente dico, che è impossibile esser l'acqua eccentrica; il che dimostro così: Se l'acqua fosse eccentrica, tre effetti impossibili ne seguirebbero; de' quali il primo è, che l'acqua sarebbe naturalmente mobile all' insù ed all' ingiù ; il secondo, che l'acqua non muoverebbesi all' ingiù per la medesima linea colla terra; il terzo, che si asserirebbe equivocamente la gravità di questi corpi : le quali cose tutte non solo veggonsi essere false, ma eziandio impossibili. La conseguenza dimostrasi a questo modo: Sia il cielo la circonferenza, nella quale sono poste tre croci; l'acqua ove due; la terra ove una; e sia il centro del cielo e della terra nel punto A ; il centro poi dell' acqua eccentrica nel punto B, siccome apparisce nella figura qui appresso segnata. Dico adunque, che se l'acqua sarà in A, ed abbia un passaggio, è naturale che si muoverà in B; giacchè ogni parte grave naturalmente muo

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