I quattro poeti italiani: con una scelta di poesie italiane dal 1200 sino a' nostri tempiLef`evre, 1836 - 903 sayfa |
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... disio : Amor mi mosse che mi fa parlare . Quando sarò dinanzi al Signor mio , Di te mi loderò sovente a lui . Tacette allora , e poi comincia ' io : O donna di virtù , sola per cui L'umana specie eccede ogni contento Da quel ciel ch ...
... disio : Amor mi mosse che mi fa parlare . Quando sarò dinanzi al Signor mio , Di te mi loderò sovente a lui . Tacette allora , e poi comincia ' io : O donna di virtù , sola per cui L'umana specie eccede ogni contento Da quel ciel ch ...
Sayfa 5
... disio . Quinci non passa mai anima buona : E però se Caron di te si lagna , Ben puoi saper omai che ' l suo dir suona . Finito questo , la buja campagna Tremò si forte che dello spavento La mente di sudore ancor mi bagna . La terra ...
... disio . Quinci non passa mai anima buona : E però se Caron di te si lagna , Ben puoi saper omai che ' l suo dir suona . Finito questo , la buja campagna Tremò si forte che dello spavento La mente di sudore ancor mi bagna . La terra ...
Sayfa 7
... disio chiamate , Con l ' ali aperte e ferme al dolce nido Volan per l'aer dal voler portate ; Cotali uscir della schiera ov ' è Dido , A noi venendo per l ' aer maligno ; Si forte fu l'affettuoso grido . O animal grazioso e benigno ...
... disio chiamate , Con l ' ali aperte e ferme al dolce nido Volan per l'aer dal voler portate ; Cotali uscir della schiera ov ' è Dido , A noi venendo per l ' aer maligno ; Si forte fu l'affettuoso grido . O animal grazioso e benigno ...
Sayfa 10
... disio converrà che tu goda . Dopo ciò poco vidi quello strazio Far di costui alle fangose genti , Che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio . Tutti gridavano a Filippo Argenti : Quel Fiorentino spirito bizzarro In se medesmo si volgea co ...
... disio converrà che tu goda . Dopo ciò poco vidi quello strazio Far di costui alle fangose genti , Che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio . Tutti gridavano a Filippo Argenti : Quel Fiorentino spirito bizzarro In se medesmo si volgea co ...
Sayfa 12
... disio La condizion che tal fortezza serra , Come fui dentro , l'occhio a torno invio , E veggio ad ogni man grande campagna Piena di duolo e di tormento rio . Sì come ad Arli ove ' l Rodano stagna , Sì come a Pola presso del Quarnaro ...
... disio La condizion che tal fortezza serra , Come fui dentro , l'occhio a torno invio , E veggio ad ogni man grande campagna Piena di duolo e di tormento rio . Sì come ad Arli ove ' l Rodano stagna , Sì come a Pola presso del Quarnaro ...
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Africa Agramante ajuto Alcina alcun Almonte altra altrui Amor anco appresso arda arme Astolfo avea avean avria avrian Bajardo bella Biserta Bradamante buon canto cavalier cavallo cerchio ciel Circasso colla crudel destrier dice dicea disio dolce donna donzella duca duol ebbe ebbon elmo facea fece fera figliuol foco Frontino fuggir gente giorno gran grido Grifon guerrier indi inferno innanzi Ippogrifo lascia lasso Laura leva loco lume lungo Malagigi Mandricardo Marfisa mondo monte morte mostra Norandino notte occhi omai onor Orlando paladin parea passi pensier petto pianto piè piglia poco porta Poscia potea pria prieghi quivi ragion Rinaldo rispose Rodomonte Ruggier Saracin scudo seco sente signor solea SONETTO sospiri spada spirto tenea terra tolto torna tosto trova usbergo vede veder veggio venir venne vidi viso voglia volse volte vuol Zerbin
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Sayfa 108 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi che stavan sicuri, E pare stella che tramuti loco, Se non che dalla parte onde s...
Sayfa 26 - Bolle l' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte ; Chi terzeruolo ed artimon rintoppa : 15 Tal, non per fuoco, ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che inviscava la ripa da ogni parte. Io vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, 20 E gonf1ar...
Sayfa 121 - Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò...
Sayfa 28 - Io vidi già cavalier muover campo, E cominciare stormo, e far lor mostra, E talvolta partir per loro scampo : Corridor vidi per la terra vostra, O Aretini ; e vidi gir gualdane...
Sayfa 43 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi : E quei, pensando eh...
Sayfa 15 - Tal, ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l'Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotal di quel burrato era la scesa.
Sayfa 46 - Com' io l' ho tratto saria lungo a dirti : Dell' alto scende virtù che m' ajuta Conducerlo a vederti ea udirti. Or ti piaccia gradir la sua venuta : Libertà va cercando ch' è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 1 sai che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste ch
Sayfa 369 - Alcun non può saper da chi sia amato, quando felice in su la ruota siede; però ch'ha i veri ei finti amici a lato, che mostran tutti una medesma fede. Se poi si cangia in tristo il lieto stato, volta la turba adulatrice il piede; e quel che di cor ama riman forte, et ama il suo signor dopo la morte.
Sayfa 76 - Tratto m' ha della costa ove s' aspetta, E liberato m' ha degli altri giri, Tant' è a Dio più cara e più diletta; La vedovella mia, che molto amai, Quanto in bene operare è più soletta; Ché la Barbagia di Sardigna assai Nelle femmine sue è più pudica, Che la Itarbagia dov' io la lasciai. O dolce frate, che vuoi tu ch
Sayfa 49 - Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch'eternalmente ,è dato lor per lutto, Io dico d'Aristotelé e di Piato, E di molti altri.