Opere poetiche di Dante Alighieri, con note di diversi: Vita di Dante AlighieriPresso Lefevre Librajo, 1823 |
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... quei tempi di turbolenze e di dissensioni fosse assai frequente l'apporre falsi delitti , e che et Curie nostre factam super eo et ex eo quod ad aures nostras et ipsius Curie nostre pervenerit fama publica precedente , quod cum ipsi et ...
... quei tempi di turbolenze e di dissensioni fosse assai frequente l'apporre falsi delitti , e che et Curie nostre factam super eo et ex eo quod ad aures nostras et ipsius Curie nostre pervenerit fama publica precedente , quod cum ipsi et ...
Sayfa 25
... quei tempi vastissima , che vi s'incontra , per cui Dante è stato detto a ragione profondo teologo non meno che filosofo ingegnoso , poichè egli mostra di aver appreso quanto in quelle scienze poteasi allora apprendere , e con ...
... quei tempi vastissima , che vi s'incontra , per cui Dante è stato detto a ragione profondo teologo non meno che filosofo ingegnoso , poichè egli mostra di aver appreso quanto in quelle scienze poteasi allora apprendere , e con ...
Sayfa 54
... quei prova sua virtute ; 1 Parla il Poeta . 2 Parla Iddio . 3 Si vedé qui che Dante sin dall ' età giovanile aveva cepito l'idea del suo gran poema . 4 Torna a parlare il Poeta . Che gli avvien ciò , che gli dona salute ;
... quei prova sua virtute ; 1 Parla il Poeta . 2 Parla Iddio . 3 Si vedé qui che Dante sin dall ' età giovanile aveva cepito l'idea del suo gran poema . 4 Torna a parlare il Poeta . Che gli avvien ciò , che gli dona salute ;
Sayfa 120
... quei che dal ciel quarto non si parte , Le dà l'effetto della mia desira ; Ancor quel bel pianeta di Mercuro Di sua vertute sua loquela tinge ; E ' l primo ciel di se già non l'è duro . Colei che ' l terzo ciel di se costringe , Il cor ...
... quei che dal ciel quarto non si parte , Le dà l'effetto della mia desira ; Ancor quel bel pianeta di Mercuro Di sua vertute sua loquela tinge ; E ' l primo ciel di se già non l'è duro . Colei che ' l terzo ciel di se costringe , Il cor ...
Sayfa 121
... Beatrice , egli non amò che una giovane Lucchese , nominata Gentucca . Qui parla di Bologna , e in quei tempi le donne non solcano viaggiare . SONETTO XLI . Per malattia della sua donna : dialogo AMOROSE E MORALI . 121.
... Beatrice , egli non amò che una giovane Lucchese , nominata Gentucca . Qui parla di Bologna , e in quei tempi le donne non solcano viaggiare . SONETTO XLI . Per malattia della sua donna : dialogo AMOROSE E MORALI . 121.
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alcun Allor altra altrui Amor anima appresso Arno assai avea Ball Barbariccia Beatrice bella Benvenuto da Imola Bertramo dal Bornio biltà Boccaccio bolgia CANTO CANTO XXVI Canz Canzone cerchio ch'è Ch'io chiama ciascun cielo collo colui comentatori CONV convien cotal cotanto d'Amore d'ogni Dante DANTE ALIGHIERI dice dinanzi dissi dolce dolente dolor donna duca duol Eneide fece figliuolo Firenze gente gentil gran gridò guarda Guido Cavalcanti Inferno intelletto l'anima lasso latino luogo maestro medesimo mente mira mondo morte mostra occhi omai onore ottavo cerchio parea parlar parole passo paura pensier Perocchè piangendo piè pietà pietosa poco poesia Poesie Liriche Poeta porta poscia pruova quivi ragione Rime rispose sento settimo cerchio sì ch Sicchè signore SONETTO sospiri sovra terra tosto trista vede veder veggio vertù vidi Villani Virgilio virtù viso volse volte
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Sayfa 221 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Sayfa 312 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Sayfa 259 - Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancilotto, come amor lo strinse: Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per...
Sayfa 232 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Sayfa 228 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Sayfa 238 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Sayfa 376 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Sayfa 230 - O mente, che scrivesti ciò ch' io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai : Poeta che mi guidi, Guarda la mia virtù, s' ella è possente, Prima che all' alto passo tu mi fidi. Tu dici, che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò, e fu sensibilmente. Però se l' avversario d' ogni male Cortese i fu, pensando l' alto effetto, Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d...
Sayfa 260 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca me baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse! Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 323 - Chi è quel grande, che non par che curi Lo 'ncendio , e giace dispettoso e torto Sì, che la pioggia non par che '1 maturi? E quel medesmo, che si fue accorto, Ch'io dimandava '1 mio duca di lui, 5 o Gridò: Quale i' fu