Opere poetiche di Dante Alighieri, con note di diversi: Vita di Dante AlighieriPresso Lefevre Librajo, 1823 |
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Sayfa 59
... veggio andar sanza atto vile . E se venite da tanta pietate , Piacciavi di restar qui meco alquanto : E checchè sia di lei , nol mi celate . Io veggio gli occhi vostri , ch'hanno pianto : E veggiovi venir sì sfigurate , Che ' l cor mi ...
... veggio andar sanza atto vile . E se venite da tanta pietate , Piacciavi di restar qui meco alquanto : E checchè sia di lei , nol mi celate . Io veggio gli occhi vostri , ch'hanno pianto : E veggiovi venir sì sfigurate , Che ' l cor mi ...
Sayfa 121
... veggio che mi sfida e mi sconforta , Ciò che dar mi dovrebbe sicurtate . Però parla un pensier che mi rampogna , Com ' io più vivo , no sperando mai Che tra lei e pietà pace si pogna : Onde morir pur mi convene omai ; E dir che mal vidi ...
... veggio che mi sfida e mi sconforta , Ciò che dar mi dovrebbe sicurtate . Però parla un pensier che mi rampogna , Com ' io più vivo , no sperando mai Che tra lei e pietà pace si pogna : Onde morir pur mi convene omai ; E dir che mal vidi ...
Sayfa 137
... veggio il lume de ' begli occhi spento , Che suole esser de ' miei sì dolce guida , Ben veggio che ' l mio fin consenti e vuoi : Sentirai dolce sotto il mio lamento ; Ch ' io temo forte già , per quel ch ' io sento , Che per aver di ...
... veggio il lume de ' begli occhi spento , Che suole esser de ' miei sì dolce guida , Ben veggio che ' l mio fin consenti e vuoi : Sentirai dolce sotto il mio lamento ; Ch ' io temo forte già , per quel ch ' io sento , Che per aver di ...
Sayfa 171
... negli occhi sì bella mi luce , Quando la miro , ch ' io la veggio in pietra , O in altra parte ch ' io volga mia luce . Dagli occhi suoi mi vien la dolce luce , Che mi fa non caler d ' ogni altra donna AMOROSE E MORALI . 171.
... negli occhi sì bella mi luce , Quando la miro , ch ' io la veggio in pietra , O in altra parte ch ' io volga mia luce . Dagli occhi suoi mi vien la dolce luce , Che mi fa non caler d ' ogni altra donna AMOROSE E MORALI . 171.
Sayfa 190
... veggio in quella parte la salute ; Che l'intelletto mio non vi può gire . Allor si strugge sì la mia vertute ; Che l'anima che muove gli sospiri 2 , S'acconcia per voler dal cor partire . 1 Questo e i tre Sonetti seguenti , con alcune ...
... veggio in quella parte la salute ; Che l'intelletto mio non vi può gire . Allor si strugge sì la mia vertute ; Che l'anima che muove gli sospiri 2 , S'acconcia per voler dal cor partire . 1 Questo e i tre Sonetti seguenti , con alcune ...
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Sayfa 221 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Sayfa 312 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Sayfa 259 - Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancilotto, come amor lo strinse: Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per...
Sayfa 232 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Sayfa 228 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Sayfa 238 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Sayfa 376 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Sayfa 230 - O mente, che scrivesti ciò ch' io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai : Poeta che mi guidi, Guarda la mia virtù, s' ella è possente, Prima che all' alto passo tu mi fidi. Tu dici, che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò, e fu sensibilmente. Però se l' avversario d' ogni male Cortese i fu, pensando l' alto effetto, Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d...
Sayfa 260 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca me baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse! Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 323 - Chi è quel grande, che non par che curi Lo 'ncendio , e giace dispettoso e torto Sì, che la pioggia non par che '1 maturi? E quel medesmo, che si fue accorto, Ch'io dimandava '1 mio duca di lui, 5 o Gridò: Quale i' fu