Le rime di M. Francesco Petrarca, 1. cilt

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Società tipografica de' Classici italiani, 1805 - 357 sayfa

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Sayfa 30 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Sayfa 11 - Che fai ? che pensi ? che pur dietro guardi Nel tempo che tornar non pote omai, Anima sconsolata? che pur vai Giugnendo legne al foco ove tu ardi ? Le soavi parole ei dolci sguardi Ch...
Sayfa 72 - Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole; ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch'amando in te si pose.
Sayfa 74 - Vergine, quante lagrime ò già sparte, quante lusinghe e quanti preghi indarno, pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch
Sayfa 26 - Amor che meco al buon tempo ti stavi fra queste rive a' pensier nostri amiche e per saldar le ragion nostre antiche meco e col fiume ragionando andavi; fior frondi erbe ombre antri onde aure soavi, valli chiuse, alti colli e piagge apriche, porto de 1" amorose mie fatiche, de le fortune mie tante e sì gravi; o vaghi abitator de...
Sayfa 21 - E che si stava de' pensier' miei in cima, Non posso, e non ho più sì dolce lima, Rime aspre e fosche far soavi e chiare. E certo ogni mio studio in quel tempo era Pur di sfogare il doloroso core In qualche modo, non d'acquistar fama.
Sayfa 57 - Ella, contenta aver cangiato albergo, Si paragona pur coi più perfetti; E parte ad or ad or si volge a tergo, Mirando s'io la seguo; e par ch'aspetti: Ond'io voglie e pensier tutti al Ciel ergo, Perch'io l'odo pregar pur ch'i
Sayfa 117 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 26 - 1 terzo cerchio serra, La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse: in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra: I' son colei che ti die, tanta guerra, E compie
Sayfa 72 - Vago augelletto che cantando vai, o ver piangendo il tuo tempo passato, vedendoti la notte e '1 verno a lato e '1 di dopo le spalle ei mesi gai; se, come i tuoi gravosi affanni sai, cosi sapessi il mio simile stato, verresti in grembo a questo sconsolato a partir seco i dolorosi guai. I...

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