I' gli potrei ben tender qualche rete: ma da poi che 'l cantar gli piace tanto, sanz' altra ragna o sanz' altra parete mi vo' provar di pigliarlo col canto. E questa è la cagion per ch' io pur canto, che questo vago augel, cantando, alletto. I' mi trovai un dì . . Iacopo Sannazaro, 1458-1530 Alma beata e bella, Altri monti, altri piani, That I could spread a net for him is true. I found myself alone . . . Iacopo Sannazaro, 1458-1530 O Blessed soul and sweet, Now other hills and plains, temprando gli elementi col suon di novi inusitati accenti. Quale la vite a l'olmo, et agli armenti il toro, et l'ondeggianti biade ai lieti campi, tale la gloria e 'l colmo fostù del nostro coro. Ahi cruda morte, et chi fia che ne scampi, se con tue fiamme avvampi le più elevate cime? chi vedrà mai nel mondo pastor tanto giocondo, che cantando fra noi sì dolci rime sparga il bosco di fronde, et di bei rami induca ombra su l'onde? Pianser le sante dive la tua spietata morte; i fiumi il sanno e le spelunch' e i faggi: pianser le verde rive, l' erbe pallide et smorte, e 'l sol più giorni non mostrò suo' raggi, nè gli animal selvaggi usciro in algun prato, nè greggi andar per monti, nè gustàro erbe o fonti: tanto dolse ad ciascun 1' acerbo fato, tal che al chiaro et al fosco "Androgéo, Androgéo " sonava il bosco Dunche fresche corone a la tua sacra tomba et voti di bifolci ognor vedrai, tal che in ogni stagione, quasi nuova colomba, per bocche de' pastor volando andrai; The winds are by the sound Of unaccustomed accents wafted round. As bull unto the herd, As to the happy fields the waving corn, Even so art thou the wine And fame our hearts preferred; Who may escape from thee, O Death forlorn, If hills thy fire hath shorn? O who can hope to see So gay a shepherd again, Singing so sweet a strain, Stripping the woods as he, And scattering everywhere Shade on the waters with green branches fair? The Goddesses divine The streams, the caves, the beeches mourned thy plight, Hence garlands fresh we lay nè verrà tempo mai Niccolò Machiavelli, 1469-1527 ">^~>hi sei tu, che non par donna mortale, V^>di tanta grazia il ciel t'adorna e dota? perchè non posi? e perchè a' piedi hai l ' ale?: "Io son l ' Occasione, a pochi nota; e la cagion che sempre mi travagli è perchè io tengo un piè sopra una rota. Volar non è ch' al mio correr s'agguagli; e però l ' ale a' piedi mi mantengo, acciò nel corso mio ciascuno abbagli. Gli sparsi miei capei dinanzi io tengo; con essi mi ricopro il petto e 'l volto, perch' un non mi conosca quando io vengo. Dietro dal capo ogni capel m'è tolto, onde in van si affatica un, se gli avviene ch' io l ' abbia trapassato, o s'io mi volto." "Dimmi: chi è colei che teco viene?" "È Penitenza; e però nota e intendi: chi non sa prender me, costei ritiene. E tu, mentre parlando il tempo spendi, occupato da mold pensier vani, già non t'avvedi, lasso! e non comprendi com' io ti son fuggita tra le mani!" |