Intern' ad una fonte, in un pratello E dopo alquanto l'una alle due disse, Franco Sacchetti, 1335-1400 "/~\ Vaghe montanine pasturelle, V_y d'onde venite sì leggiadre e belle? Qual è 'l paese dove nate site, che sì bel frutto più che gli altri adduce? Creature d'amor vo' mi parete, tanto la vostra vista adorna luce! Nè oro me argento in voi riluce, e malvestite parete angiolelle." "Noi stiamo in alpe presso ad un boschetto; povera capannetta è 'l nostro sito; col padre e con la madre in picciol letto torniam la sera dal prato fiorito, dove natura ci ha sempre nodrito, guardando il di le nostre pecorelle." Beside a fountain in a little grove After a while, unto the other two Franco Sacchetti, 1335-1400 u/~\ Little shepherdesses fresh and fair, V^/Say whither do you come so soft and rare? "We live upon a hill beside some trees; "Assai si de' doler vostra bellezza, quando tra monti e valli la mostrate; chè non è terra di sì grande altezza dove non foste degne et onorate. Deh, ditemi se voi vi contentate di star ne' boschi così poverelle?" "Più si contenta ciascuna di noi andar drieto alle mandre alla pastura, che non farebbe qual fosse di voi d'andar a feste dentro a vostre mura. Ricchezza non cerchiam nè più ventura che balli, canti e fiori e ghirlandelle." Ballata, s'i' fosse come già fui, diventerei pastore e montanino; e, prima ch' io il dicesse altrui, serei al loco di costor vicino; et or direi " Biondella " et or " Martino," seguendo sempre dove andasson elle. Passando con pensier per un boschetto, donne per quello givan fior cogliendo, "to' quel, to' quel " dicendo, "eccolo, eccolo," "che è, che è?" "è fior alliso," "va là per le viole." "Omè che 'l prun mi pugne!" "quell' altra me' v' aggiugne." "Uh, uh, o che è quel che salta?" "È un grillo." "Venite qua, correte: raponzoli cogliete." "Your loveliness might well indeed make moan, "Nay, we are well contented with our fate, O Ballad, were I now as long ago, ONCE, deep in thought, I, passing 'neath some trees, "A rose—woe's me, a thorn hath pricked my finger through!" "Alas, alas!" "What's that in the grass?" "E' non son essi." "Sì, sono." "Colei, o colei, vie' qua, vie' qua per fungi: costà, cost, pe' l sermollino." "Non starem troppo, chè 'l tempo si turba, e balena e tuona, e vespero già suona." "Non è egli ancor nona." "Odi, odi: è l'usignuol che canta." "Piu bel v' è, piu bel v' è." "I' sento, e non so che." "Ove?" "Dove?" "In quel cespuglio." Tócca, picchia, ritocca: mentre 'l busso cresce, et una serpe n' esce. "O me trista!" "O me lassa!" "Oimè!" ruggendo tutte di paura piene, una gran piova viene. Qual sdrucciola, qual cade, qual si punge lo pede: a terra van ghirlande: tal ciò c' ha colto lascia, e tal percuote: densi beata chi più correr puote. Si fiso stetti il di che lor mirai, ch' io non m'avvidi, e tutto mi bagnai. |