Lieti fiori e felici e ben nate erbe PAGE 84 Li occhi dolenti per pietà del core MAL si compensa, ahi lasso, un breve sguardo Mentre l'aura amorosa e 'l mio bel lume NASCONDETEVI, o vezzose . Non ha l'ottimo artista alcun concetto O CAMERETTA che già in te chiudesti . O gran padre Alighier, se dal ciel miri 118 16 206 O sonno, o della quieta, umida, ombrosa PACE non trovo, e non ho da far guerra Perchè, Fortuna, quel che Amor m' ha dato Piangete, amanti, poi che piange Amore 262 84 290 138 320 92 66 82 154 94 178 122 120 60 Qual rugiada o qual pianto Quando a le nostre case la diva severa discende Quando a' suoi gioghi Italia alma traea Quando Dio messer Messerino fece Quanto dirne si de' non si può dire Questo la inconscia zagaglia barbara. RONCHI, tu forse al piè de l' Aventino Rosa fresca aulentissima S'i' fosse foco, ardere' il mondo Sempre caro mi fu quest' ermo colle . Soffermati sull' arida sponda Sogni e favole io fingo, e pure in carte Sparsa le trecce morbide . Sublime specchio di veraci detti Sperar, temere, rimembrar, dolersi Surge nel chiaro inverno T'AMO, o pio bove; e mite un sentimento . Te che solinghe balze e mesti piani Tu che, servo di corte ingannatrice Tu parti, o rondinella, e poi ritorni UN dì, s' io non andrò sempre fuggendo VALLE che de' lamenti miei se' piena. Vile un pensier mi dice: Ecco bel frutto Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco |