An Anthology of Italian Poems, 13th-19th CenturyLorna de' Lucchi W. Heinemann, 1922 - 359 sayfa |
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Sayfa 5
... strike Long live the Emperor , unto God be praise ! Dost ponder well , Sweet , what thy lover says ? of thine passed by , I parry two thousand agostari ; for all his wealth in Bari . Ella Tu me no ' lasci vivere donna mi sono 5.
... strike Long live the Emperor , unto God be praise ! Dost ponder well , Sweet , what thy lover says ? of thine passed by , I parry two thousand agostari ; for all his wealth in Bari . Ella Tu me no ' lasci vivere donna mi sono 5.
Sayfa 41
... live , Thinking of her my soul doth serve so well . Go , little song , And unto her of the gold curls draw nigh , Saying almighty Love hath willed that I To her belong . FOLGORE DA SAN GIMIGNANO , Scriveva tra il 1309-1317 I 41.
... live , Thinking of her my soul doth serve so well . Go , little song , And unto her of the gold curls draw nigh , Saying almighty Love hath willed that I To her belong . FOLGORE DA SAN GIMIGNANO , Scriveva tra il 1309-1317 I 41.
Sayfa 45
... lives In humbleness and pardoneth alway : This blessing lastly God accordeth still , Who hath conversed with her need fear no ill . " Love says of her : " How can a mortal be As pure as she is and as wond'rous fair ? ” Then , gazing on ...
... lives In humbleness and pardoneth alway : This blessing lastly God accordeth still , Who hath conversed with her need fear no ill . " Love says of her : " How can a mortal be As pure as she is and as wond'rous fair ? ” Then , gazing on ...
Sayfa 85
... that nourish me ; No hand save hers to heal and hurt me knows ; My ship of passion tarrieth out at sea ; A thousand times a day I live and die , So far away doth my salvation lie ! Ο CCHI miei , oscurato è ' l nostro sole 85.
... that nourish me ; No hand save hers to heal and hurt me knows ; My ship of passion tarrieth out at sea ; A thousand times a day I live and die , So far away doth my salvation lie ! Ο CCHI miei , oscurato è ' l nostro sole 85.
Sayfa 89
... Though vain the pilgrimage , its end be well ! O grant me so to live the rest of life That I may die in Thee on Whom are cast My hopes that in no other temple dwell . GIOVANNI BOCCACCIO , 1313-1375 I o mi son giovinetta , 89.
... Though vain the pilgrimage , its end be well ! O grant me so to live the rest of life That I may die in Thee on Whom are cast My hopes that in no other temple dwell . GIOVANNI BOCCACCIO , 1313-1375 I o mi son giovinetta , 89.
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Sayfa 246 - Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Sayfa 260 - I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo T'acqueta omai.
Sayfa 58 - Già eran quasi che atterzate l'ore del tempo che onne stella n'è lucente, quando m'apparve Amor subitamente, cui essenza membrar mi dà orrore. Allegro mi sembrava Amor tenendo meo core in mano, e ne le braccia avea madonna involta in un drappo dormendo. Poi la svegliava, e d' esto core ardendo lei paventosa umilmente pascea: appresso gir lo ne vedea piangendo.
Sayfa 256 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 260 - Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza.
Sayfa 252 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 50 - Levava li occhi miei bagnati in pianti, e vedea, che parean pioggia di manna, li angeli che tornavan suso in cielo, e una nuvoletta avean davanti, dopo la qual gridavan tutti: Osanna; e s'altro avesser detto, a voi dire'lo.
Sayfa 160 - Sogni e favole io fingo; e pure in carte Mentre favole e sogni orno e disegno, In lor, folle ch'io son, prendo tal parte, Che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Sayfa 82 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra; ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse: «In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
Sayfa 248 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.