Il Propugnatore, 14. ciltFrancesco Zambrini, Giosuè Carducci G. Romagnoli, 1881 |
Kitabın içinden
75 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa
... di stornelli toscani Stefano Vittorio Bozzo -- Sulla proposta di una cor- rezione al canto V del Purgatorio · La Mantia e Pagano Bibliografia 78 121 D 138 143 a 160 IL PROPUGNATORE PERIODICO BIMESTRALE DI FILOLOGIA , DI STORIA E.
... di stornelli toscani Stefano Vittorio Bozzo -- Sulla proposta di una cor- rezione al canto V del Purgatorio · La Mantia e Pagano Bibliografia 78 121 D 138 143 a 160 IL PROPUGNATORE PERIODICO BIMESTRALE DI FILOLOGIA , DI STORIA E.
Sayfa 26
... canto e le lodi infinite da lui raccolte nelle più nobili comitive . Ma , se non abbiamo prove per affermare che in quel tempo i due giovani confessassero il reciproco affetto , la naturalezza della cosa e gli avve- nimenti successivi ...
... canto e le lodi infinite da lui raccolte nelle più nobili comitive . Ma , se non abbiamo prove per affermare che in quel tempo i due giovani confessassero il reciproco affetto , la naturalezza della cosa e gli avve- nimenti successivi ...
Sayfa 32
... canto a dispetto di madonna Dolce- » Sguardo e di colui col quale s'accompagna . » ( 1 ) ― La confessione dell'errore cadeva a proposito e forse era stata calcolata , perchè non dovea essere lontano il 1148 , anno in cui il figlio del ...
... canto a dispetto di madonna Dolce- » Sguardo e di colui col quale s'accompagna . » ( 1 ) ― La confessione dell'errore cadeva a proposito e forse era stata calcolata , perchè non dovea essere lontano il 1148 , anno in cui il figlio del ...
Sayfa 34
... canto e che progredire » non so , ma così son ora in gravi pensieri per trovar >> belle imagini a questa mia canzone che nè di piog- » gia nè di vento mi accorgerei ; sebbene fiori e foglie » non veda , pure son felice più che in ...
... canto e che progredire » non so , ma così son ora in gravi pensieri per trovar >> belle imagini a questa mia canzone che nè di piog- » gia nè di vento mi accorgerei ; sebbene fiori e foglie » non veda , pure son felice più che in ...
Sayfa 41
... canto del rosignuolo si sveglia pensoso d'amore e melanconico , dice ch ' ell ' era stata la sua prima gioia e voleva che fosse anche l'ul- tima , assicura infine che , sebbene il corpo sia lungi , lo spirito , ricordando sempre il bel ...
... canto del rosignuolo si sveglia pensoso d'amore e melanconico , dice ch ' ell ' era stata la sua prima gioia e voleva che fosse anche l'ul- tima , assicura infine che , sebbene il corpo sia lungi , lo spirito , ricordando sempre il bel ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
alcuni allegorico Amadi amara amore antichi assai auere avea Beatrice bella Bernardo Boccaccio buon canto canzone CARLO GAMBINI carte ch'è chè chiama Choix Cid Campeador cielo codice colla comincia Commedia core credo cronaca dama Dante decto dialetto Dialetto veronese dice dire diuoi Divina Commedia documento dogne donna Dozy Fanfani filosofia Fior fiorentino Firenze gran Guido Cavalcanti Inferno innamorato italiana kamor kemi l'amore legge libro lingua lingua italiana Lucrezio medesimo mente Messer morire morte mostra natura nome Orvieto pare Pariana parla parole passo pietra poema poesia poeta popolo possa preso Prof pubblicata pure ragione Rigutini rime romances Sanripoli scritto secolo secolo XV sença senso sentimento seruire sestina Sicilia signore sonetto storia storico Tasso Toscana trouo trova trovatore Tucidide tucto Turenne uene uolere uostro vedere Ventadorn Veronese verso virtù vocabolario vocabolo καὶ
Popüler pasajlar
Sayfa 325 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Sayfa 287 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Sayfa 343 - ... petti degli uomini e delle donne, che l'un fratello l'altro abbandonava, e il zio il nipote, e la sorella il fratello, e spesse volte la donna il suo marito; e (che maggior cosa è e quasi non credibile) li padri e le madri i figliuoli, quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano. Per la qual cosa a coloro, de...
Sayfa 309 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Sayfa 245 - L'altro si chiama allegorico, e questo è quello che si nasconde sotto il manto di queste favole, ed è una verità ascosa sotto bella menzogna...
Sayfa 324 - Padre, assai ci fia men doglia, « Se tu mangi di noi: tu ne vestisti _ Queste misere carni, e tu le spoglia.
Sayfa 351 - ... secondo la scala del mondo: come un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando tetti, scoprendo campanili, abbattendo muraglie, e sbattendone qua e là i rottami, solleva anche i fuscelli nascosti tra l'erba, va a cercare negli angoli le foglie passe e leggieri, che un minor vento vi aveva confinate, e le porta in giro involte nella sua rapina. Ora, perché i fatti privati che ci rimangon da raccontare, riescan chiari, dobbiamo assolutamente premettere un...
Sayfa 336 - Maravigliosa cosa è ad udire quello che io debbo dire : il che, se dagli occhi di molti e da' miei non fosse stato veduto, appena che io ardissi di crederlo, non che di scriverlo, quantunque da fededegno udito l'avessi. Dico che di tanta efficacia fu la qualità della pestilenzia narrata nello appiccarsi da uno ad altro, che, non solamente l...
Sayfa 434 - Santo, ancor nel segno che fé' i Romani al mondo reverendi, esso ricominciò: « A questo regno non salì mai chi non credette 'n Cristo, vel pria vel poi ch'el si chiavasse al legno. Ma vedi: molti gridan 'Cristo, Cristo...
Sayfa 339 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima, pervenne la mortifera pestilenza, la quale, per operazion de' corpi superiori o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d...