Discorsi d'arte di Maria Alinda Brunamonti, nata Bonacci ...S. Lapi, 1898 - 199 sayfa |
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Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. DISCORSI D'ARTE C D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ.
Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. DISCORSI D'ARTE C D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ.
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Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. C D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ DI.
Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. C D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ DI.
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Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ DI CASTELLO S. LAPI TIPOGRAFO - EDITORE 1898 71 Si avranno per contraffatti tutti gli esemplari senza il DISCORSI.
Mme. María Alinda (Bonacci) Brunamonti. D'ARTE DI MARIA ALINDA BRUNAMONTI NATA BONACCI 704 CITTÀ DI CASTELLO S. LAPI TIPOGRAFO - EDITORE 1898 71 Si avranno per contraffatti tutti gli esemplari senza il DISCORSI.
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... città contro città , castello contro castello , famiglia contro famiglia . Intanto quell'umile cordigliere andava mansuefacendo petti rabbiosi , come il lupo di Gubbio . E dietro a Francesco , innamorate di tanto raggio divino ...
... città contro città , castello contro castello , famiglia contro famiglia . Intanto quell'umile cordigliere andava mansuefacendo petti rabbiosi , come il lupo di Gubbio . E dietro a Francesco , innamorate di tanto raggio divino ...
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... e fissità dello spavento . Gli angioli dell ' ira tra- scorrono un cielo tetro , lanciando saette piccole che si spezzano sul manto di lei . Altre città dell'Umbria ebbero il privilegio dell'apparir nuovo della bellezza E L'ARTE UMBRA 29.
... e fissità dello spavento . Gli angioli dell ' ira tra- scorrono un cielo tetro , lanciando saette piccole che si spezzano sul manto di lei . Altre città dell'Umbria ebbero il privilegio dell'apparir nuovo della bellezza E L'ARTE UMBRA 29.
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Sayfa 152 - O donna di virtù, sola per cui L'umana spezie eccede ogni contento Da quel ciel, e' ha minor li cerchi sui ; Tanto m'aggrada il tuo comandamento, Che l'ubbidir, se già fosse, m' è tardi: Più non t'è uopo aprirmi '1 tuo talento.
Sayfa 128 - Tornan de' nostri visi le postille Debili sì, che perla in bianca fronte Non vien men tosto alle nostre pupille; Tali vid...
Sayfa 151 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Sayfa 147 - Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand' elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce si, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira.
Sayfa 151 - Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretr'a me che non era più tale.
Sayfa 25 - Ciò ch' è sotto all'abisso e sopra all'are, Tutti fan versi davanti al mio amore Voglio invitar tutto il mondo ad amare, Le valli ei monti e le genti a cantare, L'abisso ei cieli e tutt
Sayfa 94 - Nelle cave di pietra che sono in Chiampo, mio luogo natale, ho veduto che i primi strati non hanno valore, come quelli che facilmente si sfogliano e si sgretolano; solamente dopo il secondo o il terzo esce la lastra magnifica, che resiste alla forza dissolvente del sole e del ghiaccio.
Sayfa 158 - ... grembo una pioggia di fiori dai rami ventilati, come una ninfa teocritea. E appena si muove un poco alla luce di quei nitidi e forbiti sonetti, intravediamo in lei anche qualche linea fuggevole della dama provenzale, dal costume rigido, dal sopracciglio altero, dal magnifico abbigliamento. Simon Memmi la ritrasse dal vivo: ma quando Dante, disegnatore egli stesso, cercò delineare sopra una tavoletta il ricordo di Beatrice, gli venne fatto il profilo d'un angelo. Un inno a Maria chiude il Canzoniere,...
Sayfa 156 - Maria, la donna gentile, e colla nimica di ciascun crudele, ch' è Lucia, una triade pietosa di donne che intervengono potenti e cortesi al suo scampo. Nell' inno finale alla Vergine, egli conclude la confessione serena del suo intemerato e permanente amore. Il Petrarca non vede sempre nella donna amata un principio di salute, ma anche di vaneggiamento e di pericolo. Nel primo sonetto, scritto tardi e con animo sconfortato, chiama errore giovanile l' amore per Laura, e come fosse indegno d' uomo...
Sayfa 57 - Era il giorno ch'ai sol si scolorare Per la pietà del suo fattore i rai. Quando i' fui preso, e non me ne guardai, Che i be' vostr'occhi, donna, mi legaro.