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Si che remo non vuol, nè altro velo
Che l'ale sue tra liti sì lontani.
Vedi come le ha dritte verso il Cielo,
Trattando l'aer con le eterne penne,
Che non si mutan come mortal pelo.
Poi, come più e più verso noi venne,
L'uccel divino più chiaro appariva:
Per che l'occhio da presso
Ma chinail giuso e quei sen venne a riva
Con un vasello snelletto e leggiero,
Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva.
Da poppa stava il celestial Nocchiero,

Tal che

nol sostenne;

parea beato per iscritto:

E più di cento spirti entro sediero : In exitu Israel de Egitto

Cantavan tutti insieme a una voce,

Con quanto di quel salmo è poi scritto. Poi fece il segno lor di santa Croce:

Ond' ei si gittar tutti in su la piaggia,

Ed el sen gì, come venne, veloce,

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33. Ros. Nid. ali. — 37. Bar. E come più e più.–38. Cr. L'angiol divino. L'angiol di Dio. - 41. Cr. vassello. Bar. vascello. 44. Cr. Bar. Ros. pur descritto.- 45. Bar. sedero. 46. Ros. Nid. de Egypto. 47. Cr. tutti quanti. — 48. Bar. poscia.-51. Ros. Bar. sen gì con el renne. I più gio.

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La turba, che rimase li, selvaggia
Parea del loco, rimirando intorno,
Come colui che nuove cose assaggia.
Da tutte parti saettava il giorno

Lo Sol, che avea con le saette conte
Di mezzo il ciel cacciato il Capricorno ;
Quando la nuova gente alzò la fronte

Ver noi, dicendo a noi : Se voi sapete,
Mostratene la via di gire al monte.
E Virgilio rispose : Voi credete

Forse che siamo sperti d'esto loco;
Ma noi siam peregrin, come voi siete:
Dianzi venimmo innanzi a voi un poco

Per altra via, che fu sì aspra e forte,
Che lo salire omai ne parrà gioco.
L'anime che si fur di me accorte,

Per lo spirar, ch'io era ancora vivo,
Maravigliando diventaro smorte :
E come a messaggier che porta olivo
Tragge la gente per udir novelle,
E di calcar nessun si mostra schivo,

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37. Ros. cacciato Capricorno.

62. Ald. spirti. Bar. esperti.

- 66. Ros. Bar. Nid. Che il salir oramai. 70. Ros. al mes

saggier. 72. Pog. Del calcar.

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Così al viso mio s'affisar quelle

Anime fortunate tutte quante,

Quasi obbliando d'ire a farsi belle. lo vidi una di lor trarresi avante,

Per abbracciarmi, con si grande affetto,
Che mosse me a far lo simigliante.
O ombre vane, fuor che nell'aspetto!
Tre volte dietro a lei le mani avvinsi,
E tante mi tornai con esse al petto.
Di maraviglia, credo, mi dipinsi :
Per che l'ombra sorrise, e si ritrasse,
E io, seguendo lei, oltre mi pinsi.
Soavemente disse ch'io posasse :
Allor conobbi chi era, e pregai,
Che per parlarmi un poco s'arrestasse.
Risposemi Così com'io t'amai

Nel mortal corpo, così t'amo sciolta.
Però m'arresto ma tu perchè vai?

Casella mio, per tornare altra volta

Là dove io son, fo io questo viaggio,
Diss' io; ma a te come tanta ora è tolta?

Ed egli a me : Nessun m'è fatto oltraggio,

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-

73. Ald. Vat. Così agli occhi miei. Cr. avvisar. Nid. affissar. - 76. Bar. traggersi. Nid. di loro trarsi. - 79. Nid. Oi ombre. 81. Bar. con nulla. — 86. Ald. Conobbi allora. 93. Ald. Nid.

Se quei che leva e quando e cui gli piace
Più volte m' ha negato esto passaggio;
Chè di giusto voler lo suo si face.

Veramente da tre mesi egli ha tolto
Chi ha voluto entrar con tutta pace;

Ond' io che era alla marina volto,

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Dove l'acqua di Tevere s'insala,
Benignamente fui da lui ricolto.

A quella foce ha egli or dritta l'ala ;
Però che sempre quivi si ricoglie
Quale verso Acheronte non si cala.
E io Se nuova legge non ti toglie

Memoria o uso all'amoroso canto,
Che mi solea quetar tutte mie voglie,
Di ciò ti piaccia consolare alquanto
L'anima mia, che con la sua persona
Venendo qui, è affannata tanto.
Amor, che nella mente mi ragiona,

Cominciò egli allor si dolcemente,

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Ma a te com' era tanta terra tolta. Bar. Ma a te com' ora tanta

terra è tolta. 95. Ros. leva quando.

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99. Cr. voluto e terrà. -100. Ald. Ros. ch'er 'ora. Bar. che or era. — 102. Cr. raccolto.

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103. Ros. Cr. Nid. La comune lezione. Ov' egli ha dritta l'ala. 104. Ros. Nid. raccoglie. -105. Nid. Altri. qual verso d'Ache- 108. Nid. quietar. Cr. doglie. 110. Antald. colla mia

ronte. persona.

-

Che la dolcezza ancor dentro mi suona.
Lo mio Maestro, e io, e quella gente

Ch'eran con lui parevan sì contenti,
Come a nessun toccasse altro la mente.
Noi andavam tutti fissi e attenti

Alle sue note; ed ecco il veglio onesto,
Gridando Che è ciò, spiriti lenti?
Qual negligenza, quale stare è questo?

Correte al monte a spogliarvi lo scoglio,
Ch'esser non lascia a voi Dio manifesto.

Come quando cogliendo biada o loglio
Li Colombi adunati alla pastura
Queti senza mostrar l'usato orgoglio,
Se cosa appare ond'elli abbian paura,
Subitamente lasciano star l'esca,
Perchè assaliti son da maggior cura ;
Così vidi io quella masnada fresca
Lasciare il canto, e gire in ver la costa,
Com'uom che va, nè sa dove riesca :
Nè la nostra partita fu men tosta.

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118. Cr. Nid. Bar. eravam.— 119. Ros. Bar. vecchio.—121. Pog.

qual negghienza.

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124. Ros. o biada o loglio. Pog. Come co

gliendo biada o vero loglio. Antald. siccome ricogliendo.-131. Bar.

Ros. e fuggir

rer la costa.

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