Che fosti in terra per noi crocifisso, Del tuo consiglio fai per alcun bene In tutto dall'accorger nostro scisso? Ogni villan che parteggiando viene. Di questa digression, che non ti tocca, 120 123 126 129 Ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca. 132 Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida : Io mi sobbarco. 135 Or ti fa lieta, chè tu hai ben onde : Tu ricca; tu con pace; tu con senno. S'io dico ver, l'effetto nol nasconde. Atene e Lacedemona, che fenno 138 126. Bar. 129. Nid. si, senza accento. - 135. Ald. e -- 125. Nid. Ascisso. Bar. In tutto per corregger. tald. Che le città. 125. Antald. ed un Metel. Ciascun villan. grida: io mi sobbarco. Le antiche leggi, e furon sì civili, Fecero al viver bene un picciol cenno Provvedimenti, che a mezzo Novembre 141 144 147 Che non può trovar posa in su le piume, 150 Ma con dar volta suo dolore scherma. 148. Ros. Nid. ri 146. Nid. Leggi, monete, offici, e costume. Bar. Legge, moneta, uficio, costume. Cr. e ufici, e costume. cordi. Antald. Ma se ben ti ricorda.- 149. Bar. simigliare.· -- 151. Ros. dar volte. CANTO VII Poscia che le accoglienze oneste e liete Sordel si trasse, e disse: Voi chi siete? Lo Ciel perdei, che per non aver Fè : Qual è colui che cosa innanzi a sè Subita vede, ond' ei si maraviglia, 3 6 VARIANTI 1. Bar. Posciachè.— 4. Antald. Ros. Bar, anzi.—5. Pog. Anime degne.-10. Ald. innanzi se. 11. Ros. Nid. onde si maraviglia. - Che crede, e no, dicendo: Ell'è, non è ; E abbracciollo ove il minor s'appiglia. Mostrò ciò che potea la lingua nostra, pregio eterno del loco ond'io fui, Qual merito, o qual grazia mi ti mostra? S'io son d'udir le tue parole degno, 12 15 18 Dimmi se vien d'Inferno, e di qual chiostra. 21 Per tutti i cerchi del dolente regno, Rispose lui, son io di qua venuto : Virtù del Ciel mi mosse, e con lei vegno. Non per far, ma per non fare ho perduto Dai denti morsi della morte, avante 13. Là ove 'l minor. 19. Ros. e qual grazia. Nid. o di qual. 27. Bar. Nid. son io. --- per me. DANTE. 3. 26. Ros. A veder. 24 27 30 21. Ald. Antald. Il veder. Che fosser dalla umana colpa esenti. Virtù non si vestiro, e senza vizio Ma se tu sai, è puoi, alcuno indizio Da noi, perchè venir possiam più tosto Là dove il Purgatorio ha dritto inizio. Rispose: Loco certo non c'è posto: Licito m'è andar sù e intorno : 33 36 39 Per quanto ir posso, a guida mi t'accosto. 42 Ma vedi già come dichina il giorno, E andar su di notte non si puote: Però è buon pensar di bel soggiorno. Se mi consenti, io menerotti ad esse, : Com'è ciò ? fu riposto chi volesse D'altrui? o non sarria, chè non potesse? 45 48 51 35. Ros. Nid. dell' umana. -38. Ros. Di a noi perchè possiam 40. Ros. non c'è 'mposto. 41. Ald. su ed intorno. renir. edd. merrò. 47. Pog. Caet. Ant. Le più tra le - 48. Vat. e le più tra le edd. fier. — 49. Cr. Com' è si. 51. Bar. D'altrui ? o pur saria ch' el non potesse? Ros. o - saria. |