Il fuoco e la luce nella Divina commedia: saggio di studiM. Cellini, 1888 - 491 sayfa |
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Sayfa iii
... esso organismo ci farà sceverare nettamente l'idea , dalla manifestazione poetica , il concetto vagheggiato dal genio , dalle immagini che l'hanno rappresentato e quasi reso sen- sibile . Ma , più che scrutare il mistero dell'arte che ...
... esso organismo ci farà sceverare nettamente l'idea , dalla manifestazione poetica , il concetto vagheggiato dal genio , dalle immagini che l'hanno rappresentato e quasi reso sen- sibile . Ma , più che scrutare il mistero dell'arte che ...
Sayfa viii
... credo che : Chi pensasse il ponderoso tema , E l'omero mortal che se ne carca , Nol biasmerebbe , se sott'esso trema . Milano , Maggio 1888 . ALLA VENERATA MEMORIA DI LODOVICO FIASCHI Lodovico Fiaschi fu professore VIII PREFAZIONE.
... credo che : Chi pensasse il ponderoso tema , E l'omero mortal che se ne carca , Nol biasmerebbe , se sott'esso trema . Milano , Maggio 1888 . ALLA VENERATA MEMORIA DI LODOVICO FIASCHI Lodovico Fiaschi fu professore VIII PREFAZIONE.
Sayfa 16
... esso è possibile simigliarsi a Lui . E ponsi la qualità della creazione , dicendo : Siccome face in Angelo che'l ... esso è nel suo fontale principio : di chiamare raggio , in quanto esso è per lo mezzo dal principio al primo corpo dove ...
... esso è possibile simigliarsi a Lui . E ponsi la qualità della creazione , dicendo : Siccome face in Angelo che'l ... esso è nel suo fontale principio : di chiamare raggio , in quanto esso è per lo mezzo dal principio al primo corpo dove ...
Sayfa 19
... Esso è il prologo naturale della mia dissertazione : esso riassume con lirica brevità tutta l'estasi dei simboli celesti : Come subito lampo che discetti Gli spiriti visivi , sì che priva Dell'atto l'occhio de ' più forti obbietti ...
... Esso è il prologo naturale della mia dissertazione : esso riassume con lirica brevità tutta l'estasi dei simboli celesti : Come subito lampo che discetti Gli spiriti visivi , sì che priva Dell'atto l'occhio de ' più forti obbietti ...
Sayfa 30
... esso ha sovente buon senso di pena giusta , diretta a reprimere il male od a farlo espiare . Così nell'apostolo : Mihi vindicta , ego retribuam ; e altrove : Ulcisci omnem inobedientiam ; e Cicerone , citato nella Somma , la quale alla ...
... esso ha sovente buon senso di pena giusta , diretta a reprimere il male od a farlo espiare . Così nell'apostolo : Mihi vindicta , ego retribuam ; e altrove : Ulcisci omnem inobedientiam ; e Cicerone , citato nella Somma , la quale alla ...
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Sayfa 234 - Così meco ragiono: e della stanza smisurata e superba, e dell'innumerabile famiglia; poi di tanto adoprar, di tanti moti d'ogni celeste, ogni terrena cosa, girando senza posa, per tornar sempre là donde son mosse; uso alcuno, alcun frutto indovinar non so.
Sayfa 220 - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado. Lo moto e la virtù dei santi giri, Come dal fabbro l...
Sayfa 147 - L'occhio lo sostenea lunga fiata; Cosi dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 235 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 101 - Frate, Lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Sayfa 234 - ... e quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: a che tante facelle? Che fa l'aria infinita, e quel profondo infinito seren? Che vuoi dir questa solitudine immensa? Ed io che sono?
Sayfa 330 - Ed io, che a' suoi consigli Tutto era pronto, ancora mi rendei Alla battaglia de' debili cigli. Come a raggio di Sol, che puro mei Per fratta nube, già prato di fiori Vider, coperti d'ombra, gli occhi miei ; Vid' io così più turbe di splendori Fulgorati di su da raggi ardenti, Senza veder principio di fulgori.
Sayfa 167 - Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa 71 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Sayfa 233 - Pur tu , solinga , eterna peregrina , Che sì pensosa sei , tu forse intendi Questo viver terreno , II patir nostro , il sospirar , che sia ; Che sia questo morir , questo supremo Scolorar del sembiante , E perir della terra , e venir meno Ad ogni usata , amante compagnia.