34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. All' uomo non facesse alcuna guerra, Or perchè in circuito tutto quanto L' aer si volge con la prima volta, . Se non gli è rotto il cerchio d'alcun canto, E fa sonar la selva, perch' è folta. E la percossa pianta tanto puote, E l'alta terra, secondo ch'è degna Non parrebbe di là poi maraviglia, E saper déi che la campagna santa 34. SALIO. Piet. Lomb. (Sent., 1. II, dist. 17), dice il Paradiso terrestre luogo interjacenti spatio vel maris vel terrae a regionibus quas incolunt homines secretum, et in alto situm. SERRA. La porta del c. IX. 35. 36. 38. 39. 40. CIRCUITO. La terra, secondo l'astronomia d'allora, è ferma; l'aria si gira col primo mobile, e con tutti i cieli di sotto da oriente a ponente. Il primo mobile in ventiquattro ore si volge intorno alla terra. Albert. Magn.: Concavitas a coelo lunari dividitur in tres regiones. Infima est calida et humida, propter vapores elevatos ab aqua,qui sunt calidi et humidi propter reflexionem solis. Media, frigida et humida propter frigidas stellas. Superior calida et sicca, quae propinquior coelo, et quasi motu divino movetur. Item propter vicinitatem ignis. Pererio (in Gen., III, 9, 2): Alexander de Hales ait paradisum esse in aere quieto et tranquillo, qui superior est hinc nostrali aere inquieto ac turbulento: et locum paradisi esse ubi finis est et terminus exhalationum et vaporum. ROTTO. L'aria si move da oriente a occidente, se i vapori che fanno il vento, non gli diano altro moto: e allora gira col primo mobile sola quella parte di cerchio d'aria che non è rotta da impeto estranio. VIVO. Non turbato da' vapori. ALTA. L'abitata da noi. CIEL. Clima. CONCEPE. Tasso Cupidamente ella concepe e figlia.. DIVERSE. Secondo il suolo. S'APPIGLIA. Cresc. (II, 2): Il seme s'appiglia. SEMENZA. Non gittata dall'arte, ma naturalmente cresciuta. Piena d'ogni sorta di piante; e molte, tali che non crescono nel nostro emisfero. Questo verso non contraddice al 69: Che l' alta terra senza seme gitta. 41. 42. 44. 45. 46. 47. 48. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. E frutto ha in sè che di là non si schianta. Quelli ch' anticamente poetaro RISTORI. C. XIV: La 've si rende per ristoro Di quel che il ciel della marina asciuga. VAPOR. Aug. (XV, Civ. D.): In summitate tali non sunt nubes, venti, nec imbres, nec aer grossus. Aristot. (Met.): Omnis aqua originem ducit a mari, et per nubes ascendit usque ad regionem aquae. GEL. C. V: Ben sai come nell'aer si raccoglie Quell'umido vapor che in acqua riede Tosto che sale dove 'l freddo il coglie. · CONVERTA. In pioggia. Rime: L' acqua morta si converte in vetro. FONTANA. Gen., II: Non ... pluerat Dominus Deus super terram ... ascendebat e terra, irrigans universam superficiem terrae. Sed fons ADOPRA. Per rammentare il ben fatto, e renderlo meritorio, conviene scordare il male commesso, espiandolo. ta. SOPRA. C. XXXIII: Lo dolce ber che mai non m'avria sazio. D'Eünoè. face. SOGNARO. Pers.: In bicipiti somniasse Parnasso. Ov., I: Aurea prima sata est aetas, Boez., trad. dall' Ott.: Ofelice molto la prima etade!.. RADICE. Pier Lombardo e altri teologi dissero il Paradiso terrestre simbolo delia Chiesa: però finge il P. che quivi apparisca la Chiesa co' simboli di quel Tomo II. 29 49. Qui primavera sempre ed ogni frutto; Poi alla bella donna tornai 'l viso. ch'ella crede ed opera. PRIMAVERA. OV. (Met.): Ver erat aeternum, placidique tepentibus auris Mulcebant Zephyri natos sine semine flores. Da quest'ultime parole avrà Dante trattata la sua teoria sulla vegetazione senza seme palese. NÉTTARE. Ov.: Flumina jam lactis, jam flumina nectaris ibant. RISO. Vedendo la verità nascosa nelle favole loro. CANTO XXIX. ARGOMENTO. Va con Matelda lungo il fiume: vede una luce, ode una melodia; ecco sette candelabri, i sette sacramenti ; ventiquattro seniori, i libri della Bibbia; quattro animali, i Vangelisti; un carro, la Chiesa; tirato da un grifone, Gesù; alla destra del carro, le virtù teologiche, a manca le cardinali; dietro al carro, s. Luca e s. Paolo; poscia i quattro dottori, ultimo s. Bernardo. Così si prepara il trionfo di Beatrice, la sapienza ch'è lume tra la verità e l'intelletto. Le quattro donne e le tre, le vidimo stelle nel I e nell' VIII di questa cantica: s. Bernardo lo incontreremo in Paradiso: quel che avverrà del carro, vedremo più sotto. Nota le terzine 1, 2; la 6 alla 9; la 11, 12, 13, 15, 17, 18; la 22 alla 28; la 31, 38, 40, 41, 43, 48, 50. 1. 2. 2. 3. 4. Cantando ntando come donna innamorata, E come ninfe che si givan sole Allor si mosse contra 'l fiume, andando Non eran cento tra' suoi passi e' miei BEATI. Secondo salmo penitenziale: Beati, quorum remissae sunt iniquitates: et quorum tecta sunt peccata. Tutti i canti degli Angeli cominciano da Beati. NINFE. Virg. (Ecl. II): Et fugit ad salices. Ott.: Quelle de' monti veggiono volentieri il Sole, quelle delle selve il fuggono. 4. CENTO. Cinquanta per uno. — - Igualmente. Rimanendo parallele. LEVANTE. 9. 10. II. 12. 13. 5. 6. 7. 8. 9. 10. II. I 2. 13. Per modo ch' al levante mi rendei. Ed ecco un lustro subito trascorse Ma perchè 'l balenar, come vien, resta, Per l'aer luminoso: onde buon zelo Che là dove ubbidia la terra e 'l cielo, Mentr' io m' andava tra tante primizie Dinanzi a noi tal quale un foco acceso El dolce suon per canto era già inteso. Camminava già prima in quella dirittura (XXVII, 45; XXVIII, 3). Soli i pochi passi fatti con Matelda contro il fiume ne l' avevano tolto. VELO. Ott.: Il velo si pone in segno d'onestade, e d'ubbidienza, e professione. Por. Dal nascere alla morte sarei stato anch'io colassù. PRIMIZIE. Quel luogo era dato all'uomo per arra d'eterna pace (XXVIII, 31). - A. Ps.: Desiderat cervus ad fontes. Foco. Vedrà il corpo e le membra della Chiesa militante. VERGINI. Le invocò nel II e nel XXXII dell' Inf., e nel I del Purg. — FAMI. Per la dolcezza della gloria, dic' egli nella Vulg. El., e' dimenticava ogni disagio e l'esilio. Bocc. (V. D.): Non curando nè caldo nè freddo ne vigilie nè digiuni, nè niuno altro disagio, con assiduo studio venne a conoscere della divina essenzia quello che per umano ingegno se ne può comprendere ... Nel cibo e nel poto fu modestissimo ... Niuno altro fu più vigilante di lui e negli studii e in qualunque altra sollecitudine il pungesse. |