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di questa città si fa dalla Compagnia di detta B. V. e suoi Divoti il secondo solennissimo triduo. In Verona li 19 Maggio 1799. Per gli Eredi Carattoni Stamp. Vesc. pag. 16. in 8.o

46. Stanze all' Armata d'Italia.

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Verona nella Stamperia Giuliari 1799. pag. XVI in 8.° Sono 18. Ottave in lode degli Austriaci di Giambattista Cav. De Lisca di niuna Accademia.

47. Trionfando la Croce e l'Aquila Impériale in Castelnuovo nello stesso sito ove in prima vi era l'Albero ed il Beretto della così detta Libertà. Sonetto dedicato a S. E. il sig. Conte S. Julien Generale Maggiore, e Brigadiere di Sua Sacra Cesarea Maestà Regia Apostolica. In segno di vera divozione ed ossequio il Parroco. In Verona 1799. Per gli Eredi Carattoni Stampatori Vescovili. f. v. — In quest'anno era Parroco di Castelnovo un certo Daniele Zampieri, ma il vero autore del sonetto è Antonio Cesari.

48. Triumphali Cumulo Deditione Mantuae Superposita. Epigramma. Veronenses. Dopo la resa di Mantova Sonetto a Verona. Aloys. Zangiacomi Presbyt. Veron. In Verona. Dalla Stamperia Ramanzini MDCCXCIX. f. v.

49. Verona nella solenne Pompa funebre degl' illustri suoi Difensori. Sonetto. Del Dottor Cammillo Renati Socio della R. Accademia di Mantova. Verona 1799 (tip. Giuliari) f. v.

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1800.

50. Al Popolo Veronese. Orazione Postuma dell'Abate Giuseppe Conte Pellegrini. -Verona. Nella Stamperia Giuliari 1800 pagine 54 in 4.° Nello stesso anno: Edizione seconda accresciuta dell' Elogio dell' Autore scritto dall' Abate Eriprando Conte Giuliari. Verona. Nella stamperia Giuliari 1800 pag. 4, 81, 39, in 8.° Le ultime 39 pagine contengono: In Morte di Amaritte. Rime dell' Abate Giuseppe Conte Pellegrini Edizione Seconda accresciuta di due Canzoni postume dello stesso.

51. Composizioni in lode delle vittoriose Armate Austriache. Recitate nell' Accademia Filarmonica di Verona.

Verona 1800. Nella Stamperia Giuliari, pag. XXVII. 76. in 4.° Gli Autori sono: Bevilacqua Cesare, Bonafini Francesco, Carli Alessandro, Cesari Antonio, Da Monte G. Batta, Fontana Santi, Gazola G. Batta, Lavarini G. Batta, Miniscalchi Leonardo, Orti Girolamo, Torri Luigi, Trevisani Luigi.

52. Inno Eucaristico a Dio per le replicate vittorie riportate dalle invitte armi austriache contro i francesi. Paragrafi (sic) del Salmo CXVII. Confitemini Domino etc. di Licindo Cisséo P. A. e S. L. U. In Verona. Per gli Eredi di Marco Moroni. Con Licenza de' Superiori. 12 pag. in 8.°

53. Insigne Atto d' Amicizia di un Cittadino Veronese verso un prode Ufficiale Austriaco. S. a. n. tip. (Verona 1800. Giuliari). 5 pag. in 4.° Relazione delle esequie fatte celebrare da Domenico Valsecchi veronese al Maggiore dello Stato Maggiore Austriaco Uihazy morto a Casteldazzano nella sanguinosa giornata del 5 Aprile 1799. Fu sepolto in Verona nei chiostri di S. Luca. L' epigrafe sepolcrale è di Antonio Cesari.

54. Le Due Orazioni recitate in Santo Stefano li giorni quindici e sedici settembre mille settecento novanta nove la prima del prete Santi Fontana in laude della Santa Croce, la seconda del prete Luigi Trevisani in laude degli Imperiali morti nella guerra d'Italia del detto anno con l'aggiunta di alcune rime. Verona. Per Domenico Carattoni Stampator Regio. Mille Ottocento. pag. VI 72 in 4.° Le rime aggiunte sono di Benedetto Del Bene, Santi Fontana, Pellegrino Lombardo e G. Batta Frisoni. Del Frisoni è pure la prefazione.

55. Lettera del Generale Melas a Sua Maestà Imperatore e Re. Componimento poetico dell' Abate Giambattista Lavarini. Verona. Nella Stamperia Giuliari. 1800.

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pag. 8 in 4.°

56. Madonna Verona ricoronata. Alla Sacra Maestà del gloriosissimo Imperadore Francesco II. Ditirambo del signor Santi Fontana prete veronese. Verona MDCCC. a dì 28 Febbraio D. Ramanzini.) pag. XXX. in 4.° con belle inci

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sioni. Altra edizione economica senza le incisioni: Verona. Nella Stamperia Giuliari 1800. Estratto dal N. 50.

pag. 18 in 4.o ed è un

57. Orazione del nobile signor marchese Gio. Battista Da Monte Accademico Filarmonico. Recitata nella Sala dell'Acdemia la sera del dì I febbraio in laude delle vittoriose Armi Imperiali. - Verona. Nella Stamperia Giuliari. 1800. pag. XXII. in 4.o È un Estratto dall'opera citata al N. 50.

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58. Per la solenne esposizione della Reliquia di Santa Croce nella veneranda Pieve di Santo Stefano per le riportate vittorie dell' Armi Austro-Russe. Sonetti dedicati al Ven. Clero di detta Chiesa. In segno di profondo rispetto Giovanni Maria Gambaretti. In Verona per Domenico Carattoni Stampator Regio. (1800) f. v. Sono due sonetti anonimi, uno del prete Santi Fontana Prof. in S. Zeno in Monte, l'altro del prete Giovanni Battista Frisoni Prof. nel Seminario.

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59. Per le Vittorie Austriache. Canzone all' Italia di G. C. Verona 1800. Dalla Stamperia Moroni,

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in 16.o

pag. VII.

60. Sopra le Vittorie Austriache. Ode del Conte Federico di Serego. Verona 1800. Nella Stamperia Giuliari. pag.

XII. in 8.o

61. Sopra le Vittorie Imperiali. Inno a Dio del signor Luigi Trevisani Prete Veronese.

pag. 7 in 4.°

Verona. Nella Stamperia Giuliari 1800. È un Estratto dall' Opera indicata al N. 50. Nello stesso anno se ne fece una: Edizione seconda. Verona MDCCC. Dalla Stamperia Ramanzini. Con licenza de' Superiori. pag. IX. in 8.° procurata da Giuseppe Pederzani perchè le copie della prima erano state tutte distribuite.

62. Verona salvata. Cantica di Pietro Scotes (veronese). Venezia MDCCC. Dalla tipografia di Antonio Curti q. Giacomo. pag. 38 in 16.°

LETTERE DI GIUSEPPE PELLI.

Ill.mo e Rev.mo Sig.re Sig.re Pron. Colmo.

Ho ricevuto dal nostro Sig. Can.o Bandini il suo Comentario (1), e di poi mi è pervenuta la lettera che V. S. Ill.ma, e R.ma mi ha fatto l'onore di scrivermi nel di 10 del caduto. Sono in conseguenza nell' obbligo di doppiamente ringraziarla per l'onore fattomi, tanto più che mi viene da un soggetto che sono molti anni che conosco, e stimo per le cose che di lui ho lette. L'opinione che sostiene non essere di Pietro figliuolo di Dante il Comento inedito che porta il suo nome è appoggiato sopra buonissime prove, ma io non so donde possa nascere l'equiVoco degli antichi Copisti, e bisognerebbe osservare se un Nipote del Poeta collo stesso nome ch'è nell' Albero, che ho ricorretto, potessero aver confuso con un figlio. La qual cosa doverei esaminare, se mai prendessi fra mano le mie Memorie (2) sopra di lui. Dopo l'anno 1759 in cui vennero alla luce, molte cose ho aggiunte, e raccolte,

(1) Serie di Aneddoti N. II. Censura del Comento di Pietro creduto figlio di Dante Alighieri. Verona 1786. Erede Merlo. in 4.o

(2) Memorie per servire alla Vita di Dante. Quanto alla questione intorno all'autore del Comento di Pietro figliuolo di Dante sarebbe forse inutile citare le dotte scritture del Nannucci e del Ponta che precedono la superba edizione del Barone Vernon. Petri Allegherii super Dantis psius Genitoris Comaediam Commentarium. Florentiae 1846.

ma le occupazioni di altro genere in cui mi sono dovuto trattenere, e l'incarico della R. Galleria a cui ho l'onore di sopraintendere, mi hanno impedito di pensare a questo lavoro, ed oggimai mi manca la speranza di farlo. V. S. Ill.ma e Rev.ma mi fa la grazia di profittare di dette Memorie, ma non è del mio sentimento rispetto agli Amori di Dante. Io la prego però a leggere nel Catalogo della Laurenziana del suddetto Sig. Bandini uno squarcio (T. 1. dei Codd. Latini pag. 65) ove parla di un' Opera di Bastiano da Gubbio suo scolare intitolata «Teleutelogio. in cui si accusa il Poeta di Amori assai poco casti, e la predilezione per lui non ci deve abbagliare fino a crederlo quello che non fù; anche per quello che ho detto sopra la Casa Cerchi, hò per garante l'autor della vita della Beata Umiliana di tal Famiglia ch'io cito. Tutte queste cose non dico per difendere i miei errori, lo dico per scusarmi appresso di Lei a cui professo infinito rispetto. Io vorrei che costà potessero effettuare l' edizione del Poeta ch' Ella propone, ma questa temo che non riuscirebbe mai perfetta senza collazionare, e senza consultare i tanti Codici ed i tanti Comenti che sono nella Laurenziana per scegliere i migliori per guida. Prenda poi questa mia rispettosa Replica per un attestato della somma gratitudine che le professo, e per una sicurezza che mi pregierò sempre d'essere quale ho' l' onore di dichiararmi

Di V. S. Ill.ma e R.ma

Firenze 2. 7.bre 1786.

Dev. ed Obbl.o Servo

GIUSEPPE PELLI (1).

(1) Unita a questa lettera si trova la minuta di risposta scritta tutta

dal Perazzini, meno poche aggiunte di mano del Dionisi. Eccola:

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