Canti di Giacomo LeopardiF. Le Monnier, 1860 - 128 sayfa |
Kitabın içinden
13 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 11
... lungo scempio Vedi afflitta costei , che sì meschina Te salutava allora Che di novo salisti al paradiso ! Oggi ridotta sì che , a quel che vedi , Fu fortunata allor donna e reina , Tal miseria l'accora Qual tu forse mirando a te non ...
... lungo scempio Vedi afflitta costei , che sì meschina Te salutava allora Che di novo salisti al paradiso ! Oggi ridotta sì che , a quel che vedi , Fu fortunata allor donna e reina , Tal miseria l'accora Qual tu forse mirando a te non ...
Sayfa 29
... lungo le ripe ; e tremar l'onda by BY KORVANTS dupeder Escodes . Vide , e stupì , che non palese al guardo La faretrata Diva Scendea ne'caldi flutti , e dall'immonda Polve tergea della sanguigna caccia Il niveo lato e le verginee ...
... lungo le ripe ; e tremar l'onda by BY KORVANTS dupeder Escodes . Vide , e stupì , che non palese al guardo La faretrata Diva Scendea ne'caldi flutti , e dall'immonda Polve tergea della sanguigna caccia Il niveo lato e le verginee ...
Sayfa 36
... lungo Amore indarno , e lunga fede , e vano D ' implacato desio furor mi strinse , Vivi felice , se felice in terra Visse nato mortal . Me non asperse Del soave licor del doglio avaro Giove , poi che perîr gl ' inganni e il sogno Della ...
... lungo Amore indarno , e lunga fede , e vano D ' implacato desio furor mi strinse , Vivi felice , se felice in terra Visse nato mortal . Me non asperse Del soave licor del doglio avaro Giove , poi che perîr gl ' inganni e il sogno Della ...
Sayfa 37
... ! Oh come soavissimi diffusi Moti per l'ossa mi serpeano ! oh come Mille nell ' alma instabili , confusi Pensieri si volgean ! qual tra le chiome D'antica selva zefiro scorrendo , 37 Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre 37 ...
... ! Oh come soavissimi diffusi Moti per l'ossa mi serpeano ! oh come Mille nell ' alma instabili , confusi Pensieri si volgean ! qual tra le chiome D'antica selva zefiro scorrendo , 37 Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre 37 ...
Sayfa 38
Giacomo Leopardi. Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre io taccio , e mentr'io non contendo , Che dicevi , o mio cor , che si partia Quella per che penando ivi e battendo ? Il cuocer non più tosto io mi sentia Della vampa d ...
Giacomo Leopardi. Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre io taccio , e mentr'io non contendo , Che dicevi , o mio cor , che si partia Quella per che penando ivi e battendo ? Il cuocer non più tosto io mi sentia Della vampa d ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
affanni affetto albergo allor alma amante amor anco ANGELO MAI antica appo apriche assai augelli beata bella beltà BRUTO MINORE campagna canto caro celeste ch'a chè chiome ciel conforto CONTE CARLO PEPOLI cotanto deserto desio diletti dolce dolci inganni dolor Elvira Erebo età etade eterno fanciullo fato favella felice festa fior flutto gente GIACOMO LEOPARDI giammai giorno giovanezza greggia guardo ignara ignuda immensa indarno infelice inganni ingegno italo nome labbro lieta luna lungo mente mira misero mondo mortal morte natura notte novo nubi obblio occhi omai opre ozio PASSERO SOLITARIO patria pensier petto piacer piagge pianto Pitea prole raggio rimembrar Saffo sangue sassi sconsolato selve sembianza sento sereno Simonide sogno solea solinga solitario sospirar sovra speme spento spirto stelle Strider stringe suol suon sventura Termopile terra torna tristo umana vago vano vecchiezza vede virtude viva viver volge volve zefiro
Popüler pasajlar
Sayfa 41 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il...
Sayfa 41 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo,* Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo; e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno. Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 67 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 108 - Libertà vai sognando, e servo a un tempo Vuoi di novo il pensiero, Sol per cui risorgemmo Della barbarie in parte, e per cui solo Si cresce in civiltà, che sola in meglio Guida i pubblici fati. Così ti spiacque il vero Dell'aspra sorte e del depresso loco Che natura ci die. Per questo il tergo Vigliaccamente rivolgesti al lume Che il fe...
Sayfa 42 - SERA DEL DÌ DI FESTA Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 48 - Da presso né da lunge odi né vedi. Tien quelle rive altissima quiete; Ond'io quasi me stesso e il mondo obblio Sedendo immoto; e già mi par che sciolte Giaccian le membra mie, né spirto o senso Più le commova, e lor quiete antica Co' silenzi del loco si confonda.
Sayfa 78 - Già tutta l'aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre giù da' colli e da' tetti, al biancheggiar della recente luna. Or la squilla da segno della festa che viene; ed a quel suon diresti che il cor si riconforta. I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore: e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dì del suo riposo.
Sayfa 6 - Perché, perché? dov'è la forza antica, Dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando? Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 72 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 5 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è