Canti di Giacomo LeopardiF. Le Monnier, 1860 - 128 sayfa |
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... Pietà nascesse in core A tal de'suoi ch'affaticata e lenta Di sì buia vorago sì profonda La ritraesse ! O glorioso spirto , Dimmi : d'Italia tua morto è l'amore ? Di ' quella fiamma che t'accese , è spenta ? Di ' nè più mai rinverdirà ...
... Pietà nascesse in core A tal de'suoi ch'affaticata e lenta Di sì buia vorago sì profonda La ritraesse ! O glorioso spirto , Dimmi : d'Italia tua morto è l'amore ? Di ' quella fiamma che t'accese , è spenta ? Di ' nè più mai rinverdirà ...
Sayfa 25
... 1,140 e IV.27 . Euripi Event , fr ( ) Vergil . Aen . IV . 564 * V7337 Certa mori / Carta già di moire Trad . Coro ) Monti Band I و calpestio Di cavalli e di fanti La terrena pietà ? dunque degli empi Siedi , Giove BRUTO MINORE 25.
... 1,140 e IV.27 . Euripi Event , fr ( ) Vergil . Aen . IV . 564 * V7337 Certa mori / Carta già di moire Trad . Coro ) Monti Band I و calpestio Di cavalli e di fanti La terrena pietà ? dunque degli empi Siedi , Giove BRUTO MINORE 25.
Sayfa 26
Giacomo Leopardi. La terrena pietà ? dunque degli empi Siedi , Giove , a tutela ? e quando esulta Per l'aere il nembo , e quando Il tuon rapido spingi , Ne ' giusti e pii la sacra fiamma stringi ? Preme il destino invitto e la ferrata ...
Giacomo Leopardi. La terrena pietà ? dunque degli empi Siedi , Giove , a tutela ? e quando esulta Per l'aere il nembo , e quando Il tuon rapido spingi , Ne ' giusti e pii la sacra fiamma stringi ? Preme il destino invitto e la ferrata ...
Sayfa 30
... pietà pallido il giorno . Ma non cognato al nostro ( 1 ) gener tuo ; quelle tue varie note Dolor non forma , e te di colpa ignudo , Men caro assai la bruna valle asconde . Ahi ahi , poscia che vote Son le stanze d'Olimpo , e cieco il ...
... pietà pallido il giorno . Ma non cognato al nostro ( 1 ) gener tuo ; quelle tue varie note Dolor non forma , e te di colpa ignudo , Men caro assai la bruna valle asconde . Ahi ahi , poscia che vote Son le stanze d'Olimpo , e cieco il ...
Sayfa 31
... pietà , non la diritta impose Legge del cielo . E se di vostro antico Error , che l'uman seme alla tiranna Possa de ' morbi e di sciagura offerse , Grido antico ragiona , altre più dire Colpe de ' figli e irrequleto ingegno , E demenza ...
... pietà , non la diritta impose Legge del cielo . E se di vostro antico Error , che l'uman seme alla tiranna Possa de ' morbi e di sciagura offerse , Grido antico ragiona , altre più dire Colpe de ' figli e irrequleto ingegno , E demenza ...
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Sayfa 41 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il...
Sayfa 41 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo,* Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo; e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno. Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 67 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 108 - Libertà vai sognando, e servo a un tempo Vuoi di novo il pensiero, Sol per cui risorgemmo Della barbarie in parte, e per cui solo Si cresce in civiltà, che sola in meglio Guida i pubblici fati. Così ti spiacque il vero Dell'aspra sorte e del depresso loco Che natura ci die. Per questo il tergo Vigliaccamente rivolgesti al lume Che il fe...
Sayfa 42 - SERA DEL DÌ DI FESTA Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 48 - Da presso né da lunge odi né vedi. Tien quelle rive altissima quiete; Ond'io quasi me stesso e il mondo obblio Sedendo immoto; e già mi par che sciolte Giaccian le membra mie, né spirto o senso Più le commova, e lor quiete antica Co' silenzi del loco si confonda.
Sayfa 78 - Già tutta l'aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre giù da' colli e da' tetti, al biancheggiar della recente luna. Or la squilla da segno della festa che viene; ed a quel suon diresti che il cor si riconforta. I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore: e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dì del suo riposo.
Sayfa 6 - Perché, perché? dov'è la forza antica, Dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando? Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 72 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 5 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è