Saggi critici e letterariTip. Ospizio prov. di beneficenza Umberto I., 1903 - 480 sayfa |
Kitabın içinden
32 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 59
... giorno : Umbra vel aethereo lumine clara magis . Ma l'albero ha radici , e il poeta non può fare a meno di augurarsi che queste radici abbarbichino nel suo petto : Atque adeo immoto vitalis pectore radix Haereat , ut nulla vellier arte ...
... giorno : Umbra vel aethereo lumine clara magis . Ma l'albero ha radici , e il poeta non può fare a meno di augurarsi che queste radici abbarbichino nel suo petto : Atque adeo immoto vitalis pectore radix Haereat , ut nulla vellier arte ...
Sayfa 62
... giorno sinchè durerà la notte . Via ! era già grave sconcezza parlar contempo- raneamente a Cristo e ad Apollo ; ma commessa la scon- cezza , si poteva incomodar quest'ultimo signore per qualche ragione più seria che per non fare ...
... giorno sinchè durerà la notte . Via ! era già grave sconcezza parlar contempo- raneamente a Cristo e ad Apollo ; ma commessa la scon- cezza , si poteva incomodar quest'ultimo signore per qualche ragione più seria che per non fare ...
Sayfa 76
Vincenzo Crescimone. GIOBBE , Sia maledetto il di , sia maledetto Il giorno abbominato In che nacqui e la notte in cui fu detto : Un altro maschio è nato - Ecco la prima e più elementare espressione del pes- simismo . Ma questo si va man ...
Vincenzo Crescimone. GIOBBE , Sia maledetto il di , sia maledetto Il giorno abbominato In che nacqui e la notte in cui fu detto : Un altro maschio è nato - Ecco la prima e più elementare espressione del pes- simismo . Ma questo si va man ...
Sayfa 106
... giorno o l'altro , tornino a riviver di vita propria e continuare il ciclo intermittente ma indefinito delle prosperità e delle deca- denze a cui sono soggette tutte le cose . IL PENSIERO LETTERARIO di Giuseppe Mazzini Giuseppe Mazzini ...
... giorno o l'altro , tornino a riviver di vita propria e continuare il ciclo intermittente ma indefinito delle prosperità e delle deca- denze a cui sono soggette tutte le cose . IL PENSIERO LETTERARIO di Giuseppe Mazzini Giuseppe Mazzini ...
Sayfa 143
... giorno il mio animo , ed ardirò dire e credere lo stesso di essa , la quale in me forse appoggia e corro- bora il suo » . Mai amor più profondo fu così semplice- mente ed efficacemente espresso : il Dio adunque esiste e spira e detta ...
... giorno il mio animo , ed ardirò dire e credere lo stesso di essa , la quale in me forse appoggia e corro- bora il suo » . Mai amor più profondo fu così semplice- mente ed efficacemente espresso : il Dio adunque esiste e spira e detta ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia Achille adunque affetto Agamennone Ajace alcuna Amleto amore anzi appunto artistica assai assolutamente basta bella boccaccesca Boccaccio buon canto certo chè cielo classica contraddizione Crescimone Cressida cuore Dante Decamerone dice divina dolore donna dramma epico epigrammi Ermengarda eroi esagerazione essenziale esso eterno Ettore evidente fanciulla fenomeno filosofia forma frate generale Genio Giacomo Leopardi Giovanni Meli gloria gran Greci guisa imitazione invece l'amore l'uomo Leopardi letteraria letteratura lirica Manzoni Mazzini Meli Menelao mente metafisica morale morte natura novella nulla Omero Orazio organismo Pandaro Pannonio parodia patria pensiero perocchè persino personaggi personalità pessimismo Petrarca poesia poesia lirica poeta poetica Polemone possa profondo proprio quod ragione realtà Recanati religioso ridicolo Rota Saffo scena scrittore sensuale sentimento Shakspeare sino società soltanto sonetto spesso spirito storia storica sublime tragico Troilo Troilo e Cressida troppo trova ugualmente umano uomini uomo verità vero virtù Vittorio Alfieri zione
Popüler pasajlar
Sayfa 233 - Vecchierel bianco, infermo, mezzo vestito e scalzo, con gravissimo fascio in su le spalle, per montagna e per valle, per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, al vento, alla tempesta...
Sayfa 237 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 258 - Né mi diceva il cor che l'età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio, intra una gente Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Sayfa 95 - Roma più non trionfa. Più non trionfa, poi che un galileo di rosse chiome il Campidoglio ascese, gittolle in braccio una sua croce, e disse — Portala e servi — Fuggir le ninfe a piangere ne...
Sayfa 393 - Signori e donne, voi dovete sapere che, essendo io ancora molto giovane, io fui mandato dal mio superiore in quelle parti dove apparisce il sole, e fummi commesso con espresso comandamento che io cercassi tanto che io trovassi i privilegi del Porcellana ; li quali ancora che a bollar niente costassero, molto più utili sono ad altrui che a noi. Per la qual cosa messom'io per cammino, di Vinegia partendomi e andandomene per lo Borgo de...
Sayfa 229 - Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo, Tonando, il tenebroso aere divide.
Sayfa 295 - Padre, nel fondo Di questo cor che vai cercando? Ah! nulla Uscir ne può che ti rallegri: io stessa Temo d'interrogarlo: ogni passata Cosa è nulla per me. — Padre, un estremo Favor ti chieggo: in questa corte, ov'io Crebbi adornata di speranze, in grembo Di quella madre, or che farei?
Sayfa 237 - Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna. O forse erra dal vero, Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero: Forse in qual forma, in quale Stato che sia, dentro covile o cuna, È funesto a chi nasce il dì natale.
Sayfa 236 - Così meco ragiono : e della stanza smisurata e superba, e dell'innumerabile famiglia; poi di tanto adoprar, di tanti moti d'ogni celeste, ogni terrena cosa, girando senza posa, per tornar sempre là donde son mosse; uso alcuno, alcun frutto indovinar non so.
Sayfa 235 - Pur tu, solinga, eterna peregrina, Che si pensosa sei, tu forse intendi. Questo viver terreno, II patir nostro, il sospirar, che sia; Che sia questo morir, questo supremo Scolorar del sembiante, E perir dalla terra, e venir meno Ad ogni usata, amante compagnia.