Autori che ragionano di sèTipi del Gondoliere, 1840 - 235 sayfa |
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Sayfa 10
... aver sua compagnia . Questo Sonetto si divide in quattro parti . Nella prima parte chiamo la Morte per certi suoi nomi proprii . Nel- la seconda , parlando di lei , dico la cagione per che io mi muovo a biasimarla . Nella terza la ...
... aver sua compagnia . Questo Sonetto si divide in quattro parti . Nella prima parte chiamo la Morte per certi suoi nomi proprii . Nel- la seconda , parlando di lei , dico la cagione per che io mi muovo a biasimarla . Nella terza la ...
Sayfa 11
... aver da lei , io l'ho meco , e portolo a donna la qual sarà tua difensione , siccome questa era ( e nominollami , sicchè io la conobbi bene ) ; ma tuttavia di queste parole , ch'io t'ho ragionate , se alcuna ne dicessi , dille per modo ...
... aver da lei , io l'ho meco , e portolo a donna la qual sarà tua difensione , siccome questa era ( e nominollami , sicchè io la conobbi bene ) ; ma tuttavia di queste parole , ch'io t'ho ragionate , se alcuna ne dicessi , dille per modo ...
Sayfa 16
Luigi Carrer. Tu vai , Ballata , si cortesemente , Che sanza compagnia Aver dovresti in tutte parti ardire ; Ma , se tu vuogli andar sicuramente , Ritruova l'Amor pria ; Chè forse non è buon sanza lui gire : Perocchè quella , che ti ...
Luigi Carrer. Tu vai , Ballata , si cortesemente , Che sanza compagnia Aver dovresti in tutte parti ardire ; Ma , se tu vuogli andar sicuramente , Ritruova l'Amor pria ; Chè forse non è buon sanza lui gire : Perocchè quella , che ti ...
Sayfa 23
... di me , acciocchè mi sarebbe alcun conforto . Nel- l'ultima dico , per che altri dovrebbe aver pietà , cioè per la pietosa vista che negli occhi giugne ; la qual vista pietosa è distrutta , cioè non pare altrui , per DI DANTE ALIGHIERI .
... di me , acciocchè mi sarebbe alcun conforto . Nel- l'ultima dico , per che altri dovrebbe aver pietà , cioè per la pietosa vista che negli occhi giugne ; la qual vista pietosa è distrutta , cioè non pare altrui , per DI DANTE ALIGHIERI .
Sayfa 25
... aver manifestato , av- vegnachè sempre poi tacessi di dire a lei , a me conven- ne ripigliare materia nuova , e più nobile , che la pas- sata . E perocchè la cagione della nuova materia è di- lettevole a udire , la dirò , quanto potrò ...
... aver manifestato , av- vegnachè sempre poi tacessi di dire a lei , a me conven- ne ripigliare materia nuova , e più nobile , che la pas- sata . E perocchè la cagione della nuova materia è di- lettevole a udire , la dirò , quanto potrò ...
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Sayfa 39 - Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 3 - Amore. Già eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella n'è lucente, Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo.
Sayfa 69 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 6 - O vos omnes qui transitis per viam, attendite et videte si est dolor sicut dolor meus,' and to pray them to stay and hear me.
Sayfa 71 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 47 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien d' amore , Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 50 - Questo m' avvene ovunque ella mi vede, e sì è cosa umil, che nol si crede. XXVIII [xxix]. Quomodo sedei sola civitas piena populo ! facta est quasi vidua domina gentium.
Sayfa 1 - ... occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutoe molto virtuosamente, tanto che me 2 parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine.
Sayfa 26 - Sire, nel mondo si vede Meraviglia nell'atto, che procede D'una anima, che fin quassù risplende : Lo cielo, che non ave altro difetto Che d'aver lei, al suo signor la chiede : E ciascun santo ne grida mercede : Sola pietà nostra parte difende : Che parla Iddio, che di madonna intende Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace.
Sayfa 31 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond