Autori che ragionano di sèTipi del Gondoliere, 1840 - 235 sayfa |
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Sayfa 83
... filosofi andrò me- scolando qualche detto dei cristiani in mal senso con- vertito , come sarebbe a dire che , se la volontà potes- se comandare all'intelletto assolutamente , ch'egli cre- desse o non credesse a suo modo , questo imperio ...
... filosofi andrò me- scolando qualche detto dei cristiani in mal senso con- vertito , come sarebbe a dire che , se la volontà potes- se comandare all'intelletto assolutamente , ch'egli cre- desse o non credesse a suo modo , questo imperio ...
Sayfa 84
... filosofi , rimprovero in lo- ro la loro ignoranza , la quale tant ' oltre si stende , che usano d'affermare certissimamente che la libertà del- l'arbitrio sia nell ' intelletto , non nella volontà . Che più ? colle medesime armi d ...
... filosofi , rimprovero in lo- ro la loro ignoranza , la quale tant ' oltre si stende , che usano d'affermare certissimamente che la libertà del- l'arbitrio sia nell ' intelletto , non nella volontà . Che più ? colle medesime armi d ...
Sayfa 85
... filosofi ; le quali il più delle volte sono piuttosto fattura della loro immaginazione , che opera delle tue mani o di quelle della natura tua ministra . Non è maraviglia dunque s ' io ti conosceva solo come una certa cagione dell ...
... filosofi ; le quali il più delle volte sono piuttosto fattura della loro immaginazione , che opera delle tue mani o di quelle della natura tua ministra . Non è maraviglia dunque s ' io ti conosceva solo come una certa cagione dell ...
Sayfa 94
... filosofi , quante altre ce ne sono nelle quali con- fessano di non conoscere l'ambizioso artificio della natura , e a quelle loro proprietà occulte si riducono , come sotto lo scudo d ' Aiace era solito Teucro di ripararsi ? Questi ...
... filosofi , quante altre ce ne sono nelle quali con- fessano di non conoscere l'ambizioso artificio della natura , e a quelle loro proprietà occulte si riducono , come sotto lo scudo d ' Aiace era solito Teucro di ripararsi ? Questi ...
Sayfa 118
... l'affetto è indegno della lor grandezza , così non debbo io pensare ch'essi sian per fare ciò che alla lor grandezza non si richiede . Ma la vendetta , diranno , è approvata da ' filosofi , cattivi senza 118 DISCORSO.
... l'affetto è indegno della lor grandezza , così non debbo io pensare ch'essi sian per fare ciò che alla lor grandezza non si richiede . Ma la vendetta , diranno , è approvata da ' filosofi , cattivi senza 118 DISCORSO.
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acciocchè affetto alcuna allora alquanto altrui Amore anco anima appresso Areopagita assai autorità avesse Beatrice Caligola Canzone certo ch'io chè che'l chiama cielo circon colla comandamento comincia cominciai conoscere considerare cotal credere cuore d'Amore degno desiderio dicea Didimo dimostrazioni dire dolore dottrina essendo Fide filosofi fusse Gabriello Gabriello Chiabrera GALILEO GALILEI gastigo gentil donna gentilissima giudici Iddio Ierone intel intelletto intendere lascia luoghi della Scrittura maraviglia meco medesi medesimo mente mondo morte mostrare necessario Nerone Niccolò Copernico occhi onore opinione Padri pare parea pareami parlare parole pena pensando pensiero perciocchè perocchè persona piangere pietà pietosa Pindaro poeti possa poteva principi proposizioni quod ragione rima sacra Scrittura sacre Lettere santo Savona scienze SCIPIONE GONZAGA serenissimo signor sicchè siderio signore sistema Tolemaico sospiri spirito Spirito santo stima teologi terza dico tiranno trova turale uomini vedere veggendo vendetta vero voglio zione
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Sayfa 39 - Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 3 - Amore. Già eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella n'è lucente, Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo.
Sayfa 69 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 6 - O vos omnes qui transitis per viam, attendite et videte si est dolor sicut dolor meus,' and to pray them to stay and hear me.
Sayfa 71 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 47 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien d' amore , Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 50 - Questo m' avvene ovunque ella mi vede, e sì è cosa umil, che nol si crede. XXVIII [xxix]. Quomodo sedei sola civitas piena populo ! facta est quasi vidua domina gentium.
Sayfa 1 - ... occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutoe molto virtuosamente, tanto che me 2 parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine.
Sayfa 26 - Sire, nel mondo si vede Meraviglia nell'atto, che procede D'una anima, che fin quassù risplende : Lo cielo, che non ave altro difetto Che d'aver lei, al suo signor la chiede : E ciascun santo ne grida mercede : Sola pietà nostra parte difende : Che parla Iddio, che di madonna intende Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace.
Sayfa 31 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond