Parole mie, che per lo mondo siete, Piangendo sì, ch' ella oda i nostri guai; Dicendo: dolci rime, che parlando andate Della donna gentil che l'altre onora, A voi verrà, se non è giunto ancora, Un, che direte: questi è nastro frate. Io vi scongiuro che non lo ascoltiate, Per quel Signor, che le donne innamora : Che nella sua sentenza non dimora Cosa che amica sia di veritate. E se voi foste per le sue parole Mosse a venire in ver la donna vostra, Dite Madonna, la venuta nostra E per raccomandare un che si duole, Qeşta donna, ch' andar mi fa pensoso, Poscia ch' io vidi il mio dolce Signore Che l'anima, che move gli sospiri, Chi guarderà giammai senza paura Negli occhi d' esta bella pargoletta, Che m' hanno concio sì, che non s' aspetta Per me, se non la morte che m' è dura? Vedete quanto è forte mia ventura, Che fa tra l' altre la mia vita eletta, Per dare esempio altrui, ch'uom non si metța Destinata mi fu questa finita, Da ch' un uom convenia esser disfatto, E però lasso fu' io così ratto In trarre a me 'l contrario della vita, Dagli occhi della mia donna si move Che sentir prima questo gran valore. Quando son giunti, lasso, ed ei son chiusì, El desio, che gli mena, qui è stinto; Però provveggia del mio stato Amore. |