Opere di Giacomo Leopardi, 1-2. ciltlerSuccessori Le Monnier, 1898 |
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Sayfa 42
... alcuna . Ahi non il sangue nostro e non la vita Avesti , o cara ; e morto lo non son per la tua cruda fortuna . Qui l'ira al cor , qui la pietade abbonda : Pugno , cadde gran parte anche di noi : Ma per la moribonda Italia no ; per li ...
... alcuna . Ahi non il sangue nostro e non la vita Avesti , o cara ; e morto lo non son per la tua cruda fortuna . Qui l'ira al cor , qui la pietade abbonda : Pugno , cadde gran parte anche di noi : Ma per la moribonda Italia no ; per li ...
Sayfa 83
... alcuna Serbi di noi ? Donde , risposi , e come Vieni , o cara beltà ? Quanto , deh quanto Di te mi dolse e duol ! nè mi credea . Che risaper tu lo dovessi ; e questo Facea più sconsolato il dolor mio . Ma sei tu per lasciarmi un ' altra ...
... alcuna Serbi di noi ? Donde , risposi , e come Vieni , o cara beltà ? Quanto , deh quanto Di te mi dolse e duol ! nè mi credea . Che risaper tu lo dovessi ; e questo Facea più sconsolato il dolor mio . Ma sei tu per lasciarmi un ' altra ...
Sayfa 85
... alcuna , o di pietà , giammai Verso il misero amante il cor t'assalse Mentre vivesti ? lo disperando allora E sperando traea le notti e i giorni ; Oggi nel vano dubitar si stanca La mente mia . Che se una volta sola Dolor ti strinse di ...
... alcuna , o di pietà , giammai Verso il misero amante il cor t'assalse Mentre vivesti ? lo disperando allora E sperando traea le notti e i giorni ; Oggi nel vano dubitar si stanca La mente mia . Che se una volta sola Dolor ti strinse di ...
Sayfa 87
... Alcuna Benchè scarsa pietà pur mi dimostra Natura in questi lochi , un giorno oh quanto Verso me più cortese ! E tu ... alcuno E rifugio non resta altro che il ferro . Talor m'assido in solitaria parte , Sovra un rialto , al margine d ...
... Alcuna Benchè scarsa pietà pur mi dimostra Natura in questi lochi , un giorno oh quanto Verso me più cortese ! E tu ... alcuno E rifugio non resta altro che il ferro . Talor m'assido in solitaria parte , Sovra un rialto , al margine d ...
Sayfa 96
... alcuna Ti fosse al volto , agli atti , alla favella , Saria , così conforme , assai men bella . Fra cotanto dolore Quanto all ' umana età propose il fato , Se vera e quale il mio pensier ti pinge , Alcun t'amasse in terra , a lui Questo ...
... alcuna Ti fosse al volto , agli atti , alla favella , Saria , così conforme , assai men bella . Fra cotanto dolore Quanto all ' umana età propose il fato , Se vera e quale il mio pensier ti pinge , Alcun t'amasse in terra , a lui Questo ...
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abbia alcuna altra altre amici amore anco animo antichi ANTONIO RANIERI anzi assai Barbari Blemmi buoni canto certo chè ciascuno Cicerone cielo città colla conoscere contrario Copernico corpo costumi cotal cotesto credo Crisippo desiderio dico diletto dire dolce dolore Eleandro Epitteto Ercole esso età eziandio facoltà fanno fare Farfarello fatica fato favellare felicità figliuoli filosofia fortuna fuggire gente Giorgio Gemisto Pletone giorno Giove giudicare gloria Gnomo gran greco infelicità innanzi insino Isocrate istare l'uomo lascia LEOPARDI lode luna luogo maggior Malambruno male maraviglia medesimo mente miseria mondo mortali morte natura nessun niuno odio oggi opere Operette morali parasanghe passato pensare pensiero Perciocchè Perocchè persone Plotino poco Porfirio possa potere pregio Prometeo proprio pure ragione riputazione sarà secolo Senofonte sentimento sieno simili Simonide Socrate stima tali Teofrasto terra Timandro Tissaferne tristo trova uomini uomo vedere veggiamo verità vero virtù vivere voglia volgarizzamenti
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Sayfa 68 - ... mi fere il Sol che tra lontani monti, dopo il giorno sereno, cadendo si dilegua, e par che dica che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 108 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti ; indi ti posi. Àncor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 23 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 127 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 103 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.
Sayfa 109 - Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa; e in sul principio stesso La madre e il genitore Il prende a consolar dell'esser nato.
Sayfa 101 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme ! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Sayfa 25 - L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose! Io credo che le piante ei sassi e l'onda E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin siccome tutta quella sponda Coprir le invitte schiere De' corpi ch'alia Grecia eran devoti.
Sayfa 112 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 116 - Recheran l'ore, ed al travaglio usato Ciascuno in suo pensier farà ritorno. Garzoncello scherzoso, Cotesta età fiorita È come un giorno d'allegrezza pieno, Giorno chiaro, sereno, Che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, Stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo'; ma la tua festa Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.