Opere di Giacomo Leopardi, 1-2. ciltlerSuccessori Le Monnier, 1898 |
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Sayfa 17
... cantò da se stesso il canto della morte nelle Ricordanze , e poi risorto , nella primavera , si ricantò da se stesso il Risorgimento . E stretti l'ultima volta al suo cuore i suoi cari geni- tori , i suoi fratelli , Carlo ( il suo , più ...
... cantò da se stesso il canto della morte nelle Ricordanze , e poi risorto , nella primavera , si ricantò da se stesso il Risorgimento . E stretti l'ultima volta al suo cuore i suoi cari geni- tori , i suoi fratelli , Carlo ( il suo , più ...
Sayfa 27
... canto primo , Mi- lano , Spettatore , quaderno 55 , 1816 : Continuazione e fine del saggio di traduzione dell ' Odissea , ibid . quad . 56 , 1816 ; Poesie di Mosco , traduzione inedita del conte Giacomo Leopardi , ibid . quad . 58 , 59 ...
... canto primo , Mi- lano , Spettatore , quaderno 55 , 1816 : Continuazione e fine del saggio di traduzione dell ' Odissea , ibid . quad . 56 , 1816 ; Poesie di Mosco , traduzione inedita del conte Giacomo Leopardi , ibid . quad . 58 , 59 ...
Sayfa 31
... canto di Saffo . ΤΟ X. XI . XII . Il primo amore . Il passero solitario . L'infinito . 73 71 7y XIII . La sera del di di festa . 80 / XIV . Alla luna . 82 XV . Il sogno . 83 XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla ...
... canto di Saffo . ΤΟ X. XI . XII . Il primo amore . Il passero solitario . L'infinito . 73 71 7y XIII . La sera del di di festa . 80 / XIV . Alla luna . 82 XV . Il sogno . 83 XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla ...
Sayfa 39
... canto Si debbe , a cui non pur cure o consigli , Ma dell'ingegno e della man daranno I sensi e le virtudi eterno vanto Oprate e mostre nella dolce impresa ? Quali a voi note invio , sì che nel core , Sì che nell ' alma accesa Nova ...
... canto Si debbe , a cui non pur cure o consigli , Ma dell'ingegno e della man daranno I sensi e le virtudi eterno vanto Oprate e mostre nella dolce impresa ? Quali a voi note invio , sì che nel core , Sì che nell ' alma accesa Nova ...
Sayfa 40
... canto mio , Sedendo u ' vostro ferro i marmi avviva . O dell ' etrusco metro inclito padre , Se di cosa terrena , Se di costei che tanto alto locasti Qualche novella ai vostri lidi arriva , Io so ben che per te gioia non senti , Chè ...
... canto mio , Sedendo u ' vostro ferro i marmi avviva . O dell ' etrusco metro inclito padre , Se di cosa terrena , Se di costei che tanto alto locasti Qualche novella ai vostri lidi arriva , Io so ben che per te gioia non senti , Chè ...
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abbia alcuna altra altre amici amore anco animo antichi ANTONIO RANIERI anzi assai Barbari Blemmi buoni canto certo chè ciascuno Cicerone cielo città colla conoscere contrario Copernico corpo costumi cotal cotesto credo Crisippo desiderio dico diletto dire dolce dolore Eleandro Epitteto Ercole esso età eziandio facoltà fanno fare Farfarello fatica fato favellare felicità figliuoli filosofia fortuna fuggire gente Giorgio Gemisto Pletone giorno Giove giudicare gloria Gnomo gran greco infelicità innanzi insino Isocrate istare l'uomo lascia LEOPARDI lode luna luogo maggior Malambruno male maraviglia medesimo mente miseria mondo mortali morte natura nessun niuno odio oggi opere Operette morali parasanghe passato pensare pensiero Perciocchè Perocchè persone Plotino poco Porfirio possa potere pregio Prometeo proprio pure ragione riputazione sarà secolo Senofonte sentimento sieno simili Simonide Socrate stima tali Teofrasto terra Timandro Tissaferne tristo trova uomini uomo vedere veggiamo verità vero virtù vivere voglia volgarizzamenti
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Sayfa 68 - ... mi fere il Sol che tra lontani monti, dopo il giorno sereno, cadendo si dilegua, e par che dica che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 108 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti ; indi ti posi. Àncor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 23 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 127 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 103 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.
Sayfa 109 - Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa; e in sul principio stesso La madre e il genitore Il prende a consolar dell'esser nato.
Sayfa 101 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme ! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Sayfa 25 - L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose! Io credo che le piante ei sassi e l'onda E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin siccome tutta quella sponda Coprir le invitte schiere De' corpi ch'alia Grecia eran devoti.
Sayfa 112 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 116 - Recheran l'ore, ed al travaglio usato Ciascuno in suo pensier farà ritorno. Garzoncello scherzoso, Cotesta età fiorita È come un giorno d'allegrezza pieno, Giorno chiaro, sereno, Che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, Stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo'; ma la tua festa Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.